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Arredamento

La figura dell’interior designer: chi è e di cosa si occupa?

Sai chi è l’interior designer? È un professionista esperto di arredamento la cui missione è creare ambienti domestici di design, funzionali e pratici, ottimizzando gli spazi, creando armonia tra gli elementi e trasformando luoghi e molto altro.

Interior designer

Professione creativa, dove allo stesso tempo non mancano sprazzi di tecnicità, l’interior designer è diventata una delle figure più richieste. Conosciuto anche come arredatore d’interni, il suo lavoro si sviluppa proprio all’interno degli spazi, che possono essere di una casa, di un’azienda, di un edificio pubblico. A ben pensarci il suo compito è tutt’altro che semplice: deve creare un ambiente di design, funzionale e pratico in contesti dove le persone devono trascorrere buona parte della propria esistenza. E per farlo è necessario seguire alcuni principi cardine: prima di tutti ci sono le esigenze del committente, senza trascurare però il contesto in cui dovrà operare, che non deve essere in alcun modo snaturato, facendolo diventare non solo bello esteticamente ma anche un posto gradevole dove stare.

Di cosa si occupa e caratteristiche dell’interior designer.

L’interior designer dunque si occupa di progettare gli spazi interni, e per riuscire a farlo deve possedere competenze trasversali: funzionali, artistiche e tecnologiche. Per riuscire a padroneggiare tutti questi temi serve apertura mentale, ma non deve mancare nemmeno la capacità d’ascolto, essenziale per comprendere fino in fondo le necessità dei clienti. Utilizzando le conoscenze a sua disposizione, l’interior designer riesce a delineare le soluzioni più corrette per ogni situazione. Per lo più i suoi interventi si concentrano sulla definizione di layout funzionali, sulla scelta dei materiali, sulla progettazione delle finiture, sull’illuminazione ma anche sulla palette di colori. L’indole dell’interior designer dev’essere inoltre improntata sulla dinamicità: tenersi aggiornati sulle nuove tendenze, soprattutto in un’epoca in cui tutto corre veloce, è fondamentale.

Lo sviluppo dell’interior designer.

A far diventare l’interior designer in voga al giorno d’oggi ha contribuito anche il web, grazie al quale i professionisti possono proporre progetti d’interni originali in modo rapido, realizzandoli in tutta comodità anche da remoto. Grazie alla tecnologia inoltre il modo di lavorare e presentare i lavori è notevolmente cambiato: l’utilizzo di programmi professionali ha fatto sì che i progetti apparissero sempre più fotorealistici, dunque capaci di riprodurre in maniera quasi completamente fedele quello che sarà il risultato finale. Tuttavia la nascita di questa figura va ricercata in epoche più lontane: colei che viene considerata a tutti gli effetti la promotrice della professione fu Elsie de Wolfe che, nella seconda metà del 1800, seppe vedere nella casa un autentico strumento d’espressione dell’interiorità. Newyorkese, appassionata delle più belle abitazioni del mondo, nei suoi lavori riuscì a esprimere il buon gusto unito alla raffinatezza e al comfort.

Tra architettura e interior design.

In tanti tendono a confondere l’architetto con l’interior designer e viceversa, situazione più che comprensibile considerato che la divisione tra le due professioni è tutt’altro che netta: nulla vieta infatti a un architetto di occuparsi del lato decorativo di un progetto, di solito ad appannaggio dell’interior designer, per esempio. Più facile però che entrambe le figure collaborino in contesti analoghi, operando simultaneamente su uno stesso progetto. In questo caso l’architetto si occupa di modificare l’aspetto strutturale di un edificio per quanto riguarda il lato prettamente costruttivo ed edile, mentre l’interior designer si occupa della funzionalità e dello stile degli spazi interni.

Interior designer
La figura dell’interior designer: chi è e di cosa si occupa?

L’architetto inoltre si occupa di intervenire esternamente la struttura, ma può svolgere anche lavori negli spazi interni inerenti alla disposizione dei muri portanti, delle colonne o degli archi. È possibile praticare la professione di architetto dopo aver compiuto uno specifico corso di studi all’università e aver superato un esame di stato con appelli annuali per ottenere l’abilitazione, così da risultare iscritti all’ordine professionale. Per l’interior designer invece non esiste ancora un titolo accademico preciso, anche se hanno cominciato a nascere i primi corsi di laurea e accademie. L’interior designer si distingue anche dall’arredatore: se quest’ultimo lavora prevalentemente sull’elemento estetico, l’arredatore d’interni usa le competenze creative e la sensibilità artistica per gestire la funzionalità.

Come si sviluppa una consulenza di interior design.

Prima di entrare in azione sul campo, l’interior designer segue un iter di progettazione ben preciso, con tappe che vedono il diretto coinvolgimento del cliente, chiamato a prendere dopo ogni step delle decisioni, e lo sviluppo del progetto, che avviene all’interno dello studio di design, in cui ha luogo l’elaborazione dell’idea generale emersa a colloquio con il cliente.

Qualunque professionista, compresi gli interior designer di Brescia, agiscono secondo precisi passaggi per ottenere i risultati desiderati. Dopo l’intervista al cliente per entrare in sintonia e conoscerne i gusti, e aver effettuato un sopralluogo dell’ambiente in cui andrà a intervenire, l’arredatore d’interni definisce una moodboard, tavola o bacheca con immagini che servono a evidenziare le linee guida del progetto e le sensazioni che si vogliono rincorrere, in termini di stile, scelte di colore, forme e materiali. A completare il progetto anche uno studio sull’illuminazione ideale da inserire nello spazio. Il moodboard sarà poi mostrato al committente per un primo feedback e, una volta approvato il progetto definitivo, potrà cominciare a tutti gli effetti la creazione di un nuovo ambiente.

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