Posa del parquet: quali sono le principali geometrie?
Esistono diverse geometrie di posa del parquet. Vengono scelte in base al gusto personale di ognuno di noi. Le principali sono: posa a correre e geometria a spina di pesce, ma ce ne sono molte altre come spina ungherese e spina traversa o posa a mosaico.
Quando si decide di posare il parquet negli ambienti della propria casa o del proprio ufficio/negozio, si fa una scelta che comporta numerosi vantaggi. Per i contesti domestici, si parla di aumento del valore dell’immobile (al di là del semplice, se così si può dire, appagamento estetico). Nel caso delle attività, invece, di un ritorno d’immagine positivo.
Sono diversi gli aspetti ai quali fare attenzione una volta che si inizia ad approcciarsi al mondo del parquet. Uno dei principali riguarda il focus sulle geometrie di posa.
Procedura che deve essere gestita da un professionista qualificato e referenziato – sul sito parquetsartoriale.com, puoi trovare, grazie a una comoda pagina di geolocalizzazione, quello più vicino a te – la posa del parquet, con scelta e gestione della geometria, può fare la differenza dal punto di vista della gradevolezza estetica.
Vediamo meglio le principali opzioni nelle prossime righe.
La direzione.
Prima di entrare nel vivo delle geometrie di posa, è il caso di soffermarsi sulla direzione. Il parquet va posato verticalmente o in direzione orizzontale? Non esiste una risposta giusta.
L’approccio giusto prevede il fatto di posare i listelli nella medesima direzione dellaluce naturale che entra nell’ambiente attraverso i vetri delle finestre. Il motivo dietro a questo suggerimento è presto spiegato.
Così facendo, infatti, si riescono a valorizzare al meglio le venature del legno che, a prescindere dall’essenza stessa, rappresentano una delle peculiarità preferite di questa tipologia di pavimentazione.
Detto questo, possiamo entrare nel vivo delle tipologie di posa del pavimento più raffinato in assoluto.
Posa a correre.
La posa a correre, altrimenti conosciuta come a cassero irregolare, vede il ricorso a listelli che possono essere caratterizzati da diversa estensione. Possono essere disposti sia in direzione parallela al muro, sia con un’inclinazione di 30 o di 45 gradi rispetto alla parete.
Fondamentale è disporli affinché le varie giunzioni di testa siano irregolari una rispetto all’altra.
Posa del parquet: quali sono le principali geometrie?
Cassero regolare.
In questo caso, si ha a che fare con una geometria non molto differente, fatta eccezione per alcuni aspetti.
Prima di tutto, i singoli listelli hanno il medesimo formato. In secondo luogo, è bene ricordare che il posatore li dispone nel senso della lunghezza, in modo che tutte le giunzioni di testa si trovino sulla medesima linea di mezzeria.
Geometria a spina di pesce.
Molto apprezzata da chi vuole creare un senso di assoluta raffinatezza negli ambienti in cui posa il parquet, la geometria a spina di pesce vede i listelli disposti ad angolo retto e in file una parallela all’altra.
L’obiettivo, in questo caso, è arrivare a unire la testa di ciascuno al fianco di quello vicino.
Questa geometria di posa può essere di due tipologie, ossia dritta e in diagonale.
Spina ungherese.
La differenza rispetto alla geometria descritta nel paragrafo precedente riguarda le caratteristiche dei lati corti dei singoli pezzi, tagliati con una inclinazione che, rispetto a quelli lunghi, va dai 45 ai 60°.
Spina francese
Questa geometria di posa è simile alla spina ungherese, fatta eccezione per l’ampiezza dell’angolo regolare di taglio obliquo, pari a 45° precisi.
Geometria a spina traversa.
La geometria di posa del parquet a spina traversa può essere considerata come una vera e propria evoluzione dello schema di posa a spina ungherese. Qual è la sua caratteristica principale? Il taglio di testa dei listelli, caratterizzato da un angolo che deve essere rigorosamente diverso da quello retto.
In questo modo, si riesce a conferire alla pavimentazione un effetto di piacevole dinamicità.
Spina italiana
Questa geometria di posa prevede il montaggio delle plance ad angolo retto una rispetto all’altra. Le tavole, inoltre, sono di forma rettangolare e prive di tagli in corrispondenza della parte terminale.
Schema di posa a mosaico.
In questo caso, si procede ad assemblare i listelli in modo da arrivare a formare dei quadrati. La geometria di posa in questione può essere eseguita sia dritta, sia in diagonale.
In casi specifici, può essere abbinata allo schema di posa noto come di fascia e bindello, tipico degli antichi palazzi nobiliari e ideale per regalare all’ambiente un’atmosfera di estrema eleganza.