In Italia sono più di 30 milioni le persone che vivono insieme in palazzi più o meno grandi, e che quindi verranno toccate da questa radicale riforma delle norme che regolano la vita in condominio prevista dalla Legge 220 dell’11 dicembre 2012, e che entrerà in vigore il prossimo 18 giugno. Ma andiamo a conoscere più nel dettaglio i punti salienti dei 32 articoli della riforma.
Prima di tutto la nomina dell’amministratore sarà obbligatoria quando ci sono più di 8 condomini. L’amministratore condominiale non potrà più essere un semplice proprietario di un appartamento, ma dovrà possedere specifici requisiti: se si tratta di un professionista è richiesto un diploma e un corso di formazione. Avrà l’obbligo di contrarre polizza di responsabilità professionale a carico dei condomini. Inoltre non potrà ricoprire tale incarico chi ha subito condanne. L’incarico dell’amministratore durerà un anno, dopodiché si rinnova tacitamente per un altro solo anno, a patto che l’incaricato non rinunci o l’assemblea non intervenga tempestivamente con il diniego di rinnovo.
Per le assemblee condominiali non si potranno più attribuire le deleghe all’amministratore, e se il condominio ha più di 20 unità, il delegato può rappresentare al massimo un quinto dei condomini e dei millesimi.
Con la presenza in assemblea di 1/3 dei millesimi e la maggioranza più uno dei favorevoli, sarà più facile raggiungere il numero sufficiente per l’eliminazione delle barriere architettoniche dell’edificio.
Una delle migliori novità è il fatto che il regolamento condominiale non potrà vietare di possedere o detenere animali domestici.
Importanti novità riguardano la manutenzione straordinaria, per poter dare il via ai lavori, il Condominio dovrà disporre di un fondo speciale in grado di coprire il totale delle spese. Norma nata per tutelare i costruttori, ma che in realtà potrebbe creare un calo di lavori di manutenzione, dovuto alla mancanza di fondi.
Sarà possibile installare impianti di energia da fonti rinnovabili anche sulle parti comuni, per alimentare anche una sola abitazione, senza alcuna autorizzazione da parte dell’assemblea, che potrà comunque fissare alcune regole da rispettare; e ogni condomino potrà installare l’antenna televisiva e/o parabolica individualmente.
Le novità toccheranno anche il riscaldamento che ora sarà libero, con la possibilità per ogni condomino di staccarsi dall’impianto centrale senza il consenso dell’assemblea, sempre a patto di non danneggiare gli altri e di pagare la manutenzione straordinaria dell’impianto condominiale.
Per quanto riguarda il conto corrente, dal 18 giugno ogni somma relativa all’amministrazione del Condominio dovrà necessariamente transitare dal conto corrente intestato al Condominio stesso, e non più all’amministratore, che nella pratica rimane comunque l’unico intestatario e potrà eventualmente delegare anche un altro condomino.
Nei casi di condomini morosi l’amministratore dovrà obbligatoriamente ricorrere al decreto ingiuntivo per recuperare gli incassi mancati, pena la revoca del mandato da parte dell’autorità giudiziaria, anche su ricorso di un solo condomino.