L’amministratore di condominio è una figura molto importante per la gestione degli immobili. Generalmente, i suoi compiti si riconducono alla gestione del condominio, alla vigilanza e manutenzione delle parti comuni, all’erogazione delle spese occorrenti al mantenimento dei servizi comuni e all’osservanza delle norme stabilite dal regolamento di condominio.
L’amministratore ha l’obbligo e la responsabilità di riscuotere le somme dovute dai singoli proprietari o condomini presenti; ma anche di redige il consuntivo delle spese alla fine della gestione per giustificare le uscite e le entrate della cassa condominiale.
Chi può fare l’amministratore di condominio?
L’amministratore di condominio è nominato dall’assemblea per agire e rappresentare il condominio. Le parti comuni dell’edificio di cui esso è responsabile, sono definite dall’articolo 1117 del codice civile e dal regolamento di condominio.
La nomina dell’amministratore è obbligatoria quando i condomini presenti nell’edificio sono più di 8 e deve essere un amministratore esterno. Quando i condomini presenti sono meno di 8, è possibile scegliere un individuo che abita all’interno del condominio capace di gestire le parti comuni e l’amministrazione del condominio.
È possibile fare l’amministratore di condominio se si frequenta un corso di formazione e se si ha il diploma di scuola superiore. La durata dell’incarico è di un anno e si rinnova automaticamente quando non si assiste ad una revoca dell’incarico.
Tuttavia, trovare un amministratore di condomini a Roma, o in qualsiasi città, non è al quanto semplice, per questo è consigliabile affidarsi ad aziende specifiche che offrono questo servizio.
I compiti dell’amministratore di condominio.
I compiti dell’amministratore di condominio si suddividono in 4 categorie, in base al momento del mandato in cui si manifestano: inizio incarico, in corso, fine anno e fine incarico.

Compiti e potere di un amministratore di condominio
Al momento dell’accettazione della nomina, l’amministratore deve comunicare i propri dati anagrafici e professionali, il luogo in cui custodirà i registri del condominio e gli orari in cui saranno consultabili. Dovrà, inoltre, apporre sul luogo di accesso al condominio i propri recapiti e dovrà associare il condominio al proprio codice fiscale, presso l’Agenzia delle Entrate. In questa fase iniziale, l’amministratore deve effettuare la voltura delle utenze comuni del condominio e fare il formale passaggio di consegne con l’amministratore precedente.
Durante il suo mandato, l’amministratore ha dei compiti ben specifici da rispettare:
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Convocare l’assemblea dei condomini almeno 1 volta l’anno;
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Disciplinare l’uso delle parti condominiali e la fruizione dei servizi nell’interesse comune;
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Incassare le rate condominiali e pagare i fornitori;
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Agire contro i condomini morosi;
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Tutelare il regolamento di condominio;
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Inviare la certificazione unica dei redditi e il modello 770;
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Curare la tenuta dei registri del condominio: quello anagrafico, il registro dei verbali di assemblea, il registro di nomina e revoca degli amministratori e il registro di contabilità.
A fine mandato o alla sua revoca, l’amministratore è tenuto per legge a consegnare tutta la documentazione relativa al condominio. Fino al formale passaggio di consegne, l’amministratore uscente è obbligato a svolgere per conto del condominio tutte quelle attività con carattere d’urgenza. Tra la nomina del nuovo amministratore e la revoca di quello precedente, non può esserci neanche un giorno in cui nessuno ricopra il ruolo di amministratore.