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Condominio

Divisione spese legali in un condominio

Tra le voci di costo che si ripartiscono tra le famiglie di un condominio, ci sono anche le spese legali. Quali sono? Come gestirle? E come suddividerle? Scopriamolo insieme.

Spese legali

L’acquisto di una casa è accompagnato da numerose decisioni da prendere, tra cui una delle prime riguarda la tipologia di abitazione in cui vivere. C’è chi preferisce l’indipendenza di una villetta, chi invece, anche per motivazioni economiche, opta per un appartamento, all’interno di un classico condominio.

Ovviamente entrambe le soluzioni hanno pro e contro. Uno dei vantaggi delle soluzioni indipendenti è la possibilità di poter gestire in totale autonomia moltissimi aspetti della propria dimora. Ma si tratta di un’opzione che comporta anche numerosi costi. Proprio questo è il motivo per cui molte coppie o famiglie preferiscono vivere in condominio. Per la possibilità di dividere tutte le spese condivise o relative agli spazi comuni, che alla lunga possono fare anche un’enorme differenza in termini economici.

Tra le voci di costo che si ripartiscono tra le diverse famiglie che abitano in condominio ci sono anche le spese legali. Le quali, per diversi motivi, possono sorgere e pesare sul bilancio di fine anno.

Nel contesto di un condominio alcune problematiche legali possono nascere proprio dalla particolare tipologia abitativa. Ad esempio, può capitare di dover agire per recuperare il credito di un determinato condomino moroso; oppure a causa di alcune diatribe tra due o più condomini.

Esistono però casi in cui i problemi legali non si creano tra i condomini stessi, bensì contro delle società esterne. Ad esempio, può essere necessario rivolgersi ad una compagnia assicurativa, per indennizzare un danno subito dal condominio, evento che può scaturire da un’ampia panoramica di motivazioni.

L’importanza dell’amministratore di condominio.

Quando capitano queste problematiche, ed è imprescindibile avere a che fare con delicate procedure legali, è sempre meglio avere tra le mani un contratto con un buon amministratore di condominio. Soprattutto nelle grandi città, ma non solo, sono moltissime le possibilità di incappare in problematiche che non si possono gestire in autonomia. Proprio per questo un valido studio di amministrazione condominiale, come Studio Bassi – Amministratori Condomini Milano, può far la differenza nella risoluzione della problematica.

Questi studi sono generalmente composti da professionisti in grado di dare risposta alle più comuni domande, ai dubbi e alle richieste dei condomini. E possono intervenire anche per coordinare e gestire le procedure legali nei confronti di aziende e società terze che hanno a che fare con il condominio. Riuscire a trovare soluzioni in ambito legale è molto più semplice quando ci si appoggia a un network di professionisti del settore.

Come si dividono le spese legali.

Le diatribe a livello condominiale possono riguardare dei semplici solleciti, che non escono quindi dal piano stragiudiziale; ma anche faccende più gravi e complesse, che implicano un contenzioso giudiziario volto a tutelare un determinato condomino. La domanda che si pongono in molti è: chi deve pagare le spese legali? E come verranno eventualmente ripartiti i costi legali tra i condomini?

In questi casi è necessario fare una distinzione tra le azioni che sono deliberate dall’assemblea; e le azioni che sono, invece, ordinate dall’amministratore.

Spese legali

Divisione spese legali in un condominio

Azioni deliberate dall’amministratore.

Uno degli esempi più comuni in quest’ambito è quello relativo al recupero del credito nei confronti di un condomino moroso. Quest’azione è di competenza dell’amministratore di condominio e non necessita dell’approvazione dell’autorità civile. È necessario intraprenderla entro il termine di sei mesi dalla chiusura dell’esercizio all’interno del quale è compreso il credito esigibile (salvo differenti indicazioni assembleari).

Viene inoltre incaricato un avvocato, che si occuperà in una fase iniziale della richiesta delle somme con un atto formale di mora al quale, se la problematica non si risolve, verrà fatta seguire un’azione legale in sede giudiziale. In questi casi il costo dell’azione è suddiviso tra i vari condomini, in relazione al principio dei millesimi di proprietà.

Azioni deliberate dall’assemblea.

Qualora invece sia l’assemblea dei condomini a deliberare di promuovere una lite o di resistere a una domanda, il condomino che dissente da tale procedura può separare la propria responsabilità per le conseguenze della lite, in caso di soccombenza. Può farlo con un atto notificato all’amministratore, entro un termine di 30 giorni da quello in cui il condomino ha avuto notizia della deliberazione. Le spese legali che riguardano la soccombenza, dovranno quindi essere suddivise solamente tra i condomini che non hanno manifestato l’intenzione di dissociarsi dalla lite in questione.

La materia, come si può evincere, è alquanto complessa. E spesso si sottovaluta la possibilità di incorrere in problematiche legali di diversa natura, soprattutto quando il condominio è nuovo e gli appartamenti iniziano ad essere acquistati ed abitati. Nel corso degli anni è invece più che normale però che possano sorgere diatribe tra gli inquilini, che vanno risolte in modo rapido, possibilmente pacifico e soprattutto competente.

Le diverse vicende legali possono purtroppo anche protrarsi per lunghi periodi di tempo, ma in questi casi la responsabilità non è dello studio di amministrazione di condominio, ma piuttosto degli infiniti tempi della burocrazia che caratterizza la sfera legale.

Chi vive in una grande città, come ad esempio il capoluogo lombardo, può cercare i migliori amministratori di condominio Milano, per avere un supporto valido nella risoluzione delle più comuni problematiche. Riuscire a districarsi in ambito legale in totale autonomia può infatti essere molto complesso ed è comunque spesso necessario ricorrere alla professionalità di uno studio di amministrazione condominiale per avviare determinate azioni legali nei confronti di altri condomini o di attori esterni.

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