Quando ci apprestiamo ad arredare o a cambiare l’arredamento della nostra abitazione, ci sentiamo tutti un po’ degli interior designer. In realtà (e accade più spesso di quel che si pensi) ci ritroviamo con un insieme di mobili e pezzi d’arredamento che fanno fatica a convivere tra loro. Un filo conduttore è indispensabile: ogni stile ha le sue regole e le sue linee guida da rispettare (per quanto possibile).
Il consiglio, per arrivare ad avere un’abitazione da copertina, è quello, in primo luogo, di conoscere nel dettaglio le tendenze più in voga negli ultimi anni. Ma soprattutto, è fondamentale lasciarsi consigliare e farsi guidare nella scelta da professionisti del settore, come gli esperti di Livingo, che sapranno sempre consigliarvi i migliori arredi, perfetti per voi e per la vostra casa.
Scopriamo insieme quali sono gli stili di arredamento che oggi spopolano nelle nostre case e in quelle dei più attenti e ricercati interior designer.
Stile moderno.
L’imperativo è “less is more”, ovvero ambienti sobri, spaziosi, in cui ogni oggetto ha la sua funzione e nulla è superfluo. Questo vale tanto per gli arredi, quanto per i soprammobili, i suppellettili, i ninnoli e gli oggetti decorativi, come quadri o piante. Un salotto moderno, inoltre, è caratterizzato da strutture lineari, pulite e precise. Anche colori e materiali seguono gli stessi dettami: si preferiscano le tonalità tenui e neutre, sempre da utilizzare su una base di bianco; per i rivestimenti non possono mancare i laccati, i metalli cromati, i vetri e il policarbonato, oggi salito alla ribalta e decisamente di moda.
Stile nordico.
Lo stile scandinavo si adatta perfettamente a chi ama le linee pulite, morbide e accoglienti. E sarà la gioia di chi apprezza gli arredi semplici, essenziali, pratici, ma soprattutto funzionali. I colori, come nello stile moderno, sono delicati, sui toni del grigio (è concessa qualche macchia pastello qua e là) e del legno. Lo stile nordico, infatti, strizza l’occhio a quello vintage e necessita di qualche arredo in legno, così come quelli che hanno fatto la storia del desing. Il risultato sarà una casa senza tempo, accogliente, ma raffinata, rilassante, ma di carattere… insomma, una casa in stile nordico!
Stile vintage.
Lo abbiamo citato e dunque eccolo qua, lo stile vintage, di grande impatto estetico, ma decisamente complesso da ricreare. I rischi che si corrono quando si vuole
arredare
casa in stile vintage, infatti sono molteplici. In primis occorre evitare come la peste l’effetto “casa della nonna”, scegliere quindi pezzi raffinati e non vintage perché vecchi. Inoltre, bisogno stare attenti al vintage-trascurato: questo stile è sofisticato, ricercato, a tratti decadente, deve rendere omaggio all’estetica del passato, non farti tornare in quel passato!
Lo stile vintage, l’avrete capito, necessita di un equilibrio perfetto tra pezzi d’antiquariato, ai quali occorre dare l’adeguata evidenza, mobilia (anche nuova) dallo stile antico e qualche elemento in stile moderno. Un esempio? Il classico divano in velluto di una di quelle tonalità tipiche di altri tempi, accostato a cuscini dalla fantasia più moderna.
Stile rustico-chic.
Sulla falsariga dello stile vintage, si pone anche lo stile rustico-chic, che è ben lontano dall’essere una copia dei vecchi interni tipici delle case di campagna. L’idea che sta alla base del rustico-chic è quella di creare un contrasto, ben amalgamato, tra finiture grezze e arredi raffinati, tra il rustico, appunto, e il moderno. I colori, anche in questo caso, sono molto importanti: il gioco deve interessare solo tonalità neutre e naturali, eleganti nella loro semplicità. I materiali sono quelli naturali e di una volta, come il mattone a vista, il legno, la pietra, il bronzo. Molto apprezzati, per rendere più accoglienti i vari ambienti, sono i tessili morbidi, avvolgenti e vistosi.

Stile e tendenze per arredare la propria casa.
Stile industriale.
Il punto di arrivo sono i classici loft della New York della seconda metà del ‘900. La prima regola, invece, è l’assenza di divisioni: l’open space è fondamentale, ogni parete (ove possibile) va eliminata per creare ambienti il più spaziosi possibile. I muri vanno riportati al loro aspetto precedente all’intonacatura e gli spazi vanno arredati con mobilia e materiali “ruvidi”. Con ruvidi intendiamo il legno e il metallo grezzi, la pietra e la pelle. I colori dominanti devono essere il marrone e il grigio, ma, in fondo, non siamo nella New York del secolo scorso, quindi qualche macchia di colore, anche volutamente vistosa, non guasterà il vostro stile industriale.
Stile urban jungle.
Lontano dalla maggior parte degli stili appena citati, è l’urban jungle, idea di arredamento che si sta affermando negli ultimi anni, conquistando anche alcuni tra i designer più influenti della scena. L’idea è quella di portare, con sagacia e criterio, la giungla in appartamento. Dunque, la natura va posta al centro del palco, e non in un angolino come decorazione. Piante rigogliose, anche ingombranti, sempre verdi e lussureggianti dovranno troneggiare nelle vostre stanze, insieme a materiali naturali, come il legno, il bambù, il rattan, la pietra, ma anche le fibre come il cotone e il lino sono adeguatissime. I colori, ovviamente, sono pastello e la paletta di colori dovrà basarsi su quelli tipici della natura: verde, marrone, bianco…