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Cambiare residenza: tutti gli adempimenti per il trasferimento ad altro comune

L’iter burocratico per il cambio di residenza in un nuovo comune comporta numerosi aggiornamenti, ma non è complicato come sembra: vi basterà seguire questa rapida guida che vi espone passo a passo come fare.

Residenza

Quando ci si trasferisce da un comune ad un altro, per effettuare ufficialmente il cambio di residenza, sono necessarie tutta una serie di procedure burocratiche. Esse vi accompagneranno nei primissimi mesi della vostra nuova vita, ma sanciranno inequivocabilmente il vostro trasferimento.

L’iter burocratico è meno complesso di quel che sembra, anche perché ormai molti passi possono essere eseguiti comodamente online. I passaggi, gli enti da informare e i documenti da aggiornare, però, sono veramente tanti. Cerchiamo, dunque, di fare un po’ di chiarezza e ordinare le priorità, così che possiate eseguire il cambio di

residenza

in totale tranquillità, senza aggiungere stress al trasloco, pratica notoriamente pesante per fisico e mente.

Iter burocratico.

Come prima cosa, fondamentale, bisognerà inoltrare la richiesta di cambio di residenza all’anagrafe del comune nel quale si trova la vostra nuova abitazione, entro e non oltre i 20 giorni dal trasferimento. Questa domanda va presentata dal cittadino maggiorenne, accompagnata da un documento di riconoscimento e dal modulo di richiesta compilato, che può essere reperito presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) nei punti informazioni del nuovo comune, oppure più comodamente online. Tale dichiarazione dovrà essere integrata con i dati identificativi dell’immobile e di tutte le persone interessate dal cambio di residenza e inviata via mail, via fax o tramite raccomandata al nuovo comune di appartenenza.

Successivamente il comune, registrata la richiesta del cittadino, darà mandato ai vigili urbani di accertare che siano presenti i requisiti necessari al cambio e che questo sia realmente avvenuto. Il controllo avverrà entro 45 giorni dalla data di registrazione dell’istanza inoltrata dal cittadino, termine dopo del quale il cambio di residenza verrà considerato effettuato con successo. A tal proposito il cittadino deve aver, nel frattempo, compilato due moduli: la Dichiarazione di Residenza, che varia da comune a comune; e il Verbale di Accertamento, da consegnare entrambi ai vigili urbani al momento del sopralluogo.

Altre pratiche da aggiornare obbligatoriamente.

I primi passi per essere ufficialmente cittadini del nuovo comune sono stati mossi, ma gli adempimenti da aggiornare sono ancora molti, elenchiamoli per avere una visione di insieme di ciò che ancora manca:

  • Patente di guida e libretto di circolazione di tutti i veicoli intestai al nuovo nucleo familiare;
  • Assicurazione sui veicoli;
  • Tassa sui Rifiuti (TARI) ed, eventualmente, l’Imposta Municipale Unica (IMU); Canone Rai, da quest’anno legato alla bolletta della luce;
  • Bollette del gas, della luce e del telefono;
  • Banca;
  • Medico e/o pediatra;
  • Tessera elettorale;
  • Agenzia delle Entrate e/o INPS.

Ora i sarete resi conto che, quando inizialmente parlavamo dei molti passi da eseguire, non si stava esagerando: per prima cosa, dunque, vi consigliamo di stilare una lista identica a quella appena elencata, in modo da non rischiare di dimenticare qualcosa. Di seguito, comunque, andremo ad analizzare le modalità di aggiornamento di ognuna di queste istanze. Ricordiamo, inoltre, che il cambio di residenza non comporta, per i vari adempimenti, tempi di attesa. Nel momento in cui l’anagrafe comunale accetta l’istanza di trasferimento del cittadino, infatti, la nuova residenza si considera accettata a tutti gli effetti.

Patente, libretto e assicurazione.

Per quanto riguarda i tagliandi di circolazione, essi sono inviati al nuovo residente direttamente dalla motorizzazione civile per posta, previa richiesta. Fino a quel momento sarà necessario circolare con un foglio sostitutivo consegnato al cittadino al momento della comunicazione. Per il certificato di proprietà non è necessario l’aggiornamento, che può comunque essere fatto a pagamento. Anche la compagnia assicurativa alla quale ci si appoggia per i propri veicoli va contattata per procedere all’aggiornamento.

Canone Rai e bollette.

Il Canone, che da quest’anno si appoggia alla bolletta elettrica, il cittadino dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate il cambio di residenza entro 20 giorni dal trasferimento, indicando unicamente il numero del Canone tv. Per ciò che concerne le bollette, invece, occorre distinguere due casi:

  • Se la nuova abitazione è priva di allacciamenti, bisognerà richiedere direttamente al distributore un nuovo contratto di fornitura;
  • Se, invece, gli allacciamenti sono già in funzione, si dovrà procedere solo con le volture dei contratti intestati al precedente proprietario di casa.
Residenza

Cambio di residenza, tutto l’iter burocratico.

IMU e TARI.

Partiamo dalla tassa sui rifiuti, che come sappiamo è a carico di chiunque possieda un immobile di proprietà, per questa sarà necessario compilare un modello specifico da consegnare all’ufficio di competenze del nuovo comune, secondo un termine variabile. Qualora il contribuente fosse in possesso di fabbricati, aree fabbricabili e/o terreni agricoli assoggettati all’IMU o usufruttati, egli è tenuto a comunicare, all’anagrafe del comune in cui è collocato l’immobile, del cambio di residenza, per procedere all’aggiornamento.

Banca, medico e posta.

Banca: sarà necessario comunicare alla propria filiale la variazione o fare il passaggio a quella del nuovo comune di residenza, qualora ne sia presente una.

Medico: medico e/o pediatra vengono revocati automaticamente, e sarà necessario mettersi in contatto con uno nuovo.

Posta: per ricevere la propria posta al nuovo indirizzo sarà necessario informare del cambio anche le Poste Italiane, negli uffici postali abilitati, al portalettere o direttamente online.

Agenzie delle Entrate e INPS.

La prima sarà da contattare per confermare il cambio di residenza se si possiedono immobili, terreni, fabbricati o se si è in possesso di partita IVA, passo necessario per la dichiarazione dei redditi, tassazioni e agevolazioni. Se si percepisce una pensione, disoccupazione o ANF sarà invece necessario contattare l’INPS.

Tessera elettorale e altri documenti.

Passaporto e Carta di Identità: non vanno aggiornati obbligatoriamente, Ma va comunicato il cambio di residenza ogni volta che vengono esibiti.

Tessera elettorale: l’aggiornamento avviene automaticamente, anche se non coincidente con le tempistiche del cambio di residenza per motivi burocratici.

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