Elemento indispensabile di ogni cucina, e ormai diventato quasi anche oggetto di design, è la cappa d’aspirazione. Sostanzialmente, appunto, sistemi di aspirazione che consentono di eliminare i fumi e i vapori prodotti durante la cottura di cibi. Volti a garantire un ambiente libero da sostanze inquinanti.
I modelli sono tanti e diversi e per decidere quale tipo di
cappa
installare nella propria cucina si consiglia di considerare alcuni elementi strutturali e le proprie abitudini di vita. In particolare: la planimetria della cucina; le modalità preferite di cucinare, ad esempio se si frigge spesso; il tempo speso in cucina, ad esempio se si consumano i pasti nella stessa stanza in cui si cucina.
Per un corretto funzionamento, in genere, basta accendere la cappa un minuto prima di iniziare a cucinare. In questo modo si creerà un preventivo flusso d’aria costante che catturerà i fumi, gli odori e i vapori della cottura fin da subito. Dopo la fine della cottura, in media, basta spegnere la cappa circa 5 minuti dopo la fine della trattazione degli alimenti, per ultimare l’aspirazione. La capacità di aspirazione va sempre regolata a seconda della necessità del momento.
Le cappe da cucina.
Questo tipo di elettrodomestico presenta principalmente due diversi tipi di funzionamento principale:
- Le cappe in versione aspirante. Espellono l’aria all’esterno della cucina attraverso un condotto di areazione; garantiscono maggiore efficacia di depurazione dell’aria, in quanto i fumi e gli odori sono aspirati direttamente durante la loro sprigionamento. Bisogna però porre attenzione durante l’installazione, poiché l’efficacia della cappa aspirante può essere diminuita da condotti troppo stretti, troppo lunghi o troppo tortuosi;
- Le cappe in versione filtrante, o a riciclo interno. Queste, invece, semplicemente aspirano l’aria carica di fumi e di vapori, la depurano attraverso filtri anti-grasso e al carbone attivo, e reimmettono l’aria purificata nella cucina.
Altra importante funzione delle cappe da cucina, è quella di illuminare il piano cottura e i piani adiacenti. La maggior parte dei modelli, infatti, sono posizionati adiacenti al muro perpendicolarmente al pavimento e direttamente sopra ai piani cottura. Quelli più recenti, inoltre, sono dotati di lampadine a led, che offrono una maggiore durata nel tempo, consumi molto contenuti e rispettano l’ambiente. Esistono, infine, anche modelli da posizionare al centro della stanza.

Tutto ciò che occorre sapere sulle cappe d’aspirazione.
Per gli ambienti più ristretti o se semplicemente non si apprezza le cappe a parete a vista, esistono dei modelli installabili direttamente sul piano di lavoro o incassati sul soffitto, che diventano a scomparsa quando non utilizzati. Per chi invece cucina molto e cibi con odori molto pungenti, esistono cappe con filtri verticali da fissare lungo le pareti della stanza. In questo modo si potrà usufruire di una superficie aspirante estremamente più ampia.
Caratteristiche tecniche importanti.
Questi elettrodomestici presentano due caratteristiche fondamentali, che non bisogna assolutamente trascurare al momento della scelta del modello da installare nella propria cucina.
Capacità di aspirazione.
È, sostanzialmente, la potenza di aspirazione dell’aria da parte della cappa, il cui rateo volumetrico di aspirazione si esprime in metri cubi all’ora. Una cappa risulta realmente efficace se, approssimativamente, produce un ricambio completo d’aria nella cucina per almeno 10 volte in un’ora.
Rumore.
Le ventole e i filtri che fanno parte del sistema di aspirazione o filtrante delle cappe, durante il loro funzionamento, producono, inevitabilmente, rumore. Per questo, si consiglia sempre di scegliere una cappa con un rapporto aspirazione/rumorosità adeguato alle proprie esigenze. Si tenga conto che, genericamente, fino a 55 dB(A) di potenza sonora sviluppata, la cappa non disturba chi si trova nella cucina. Questo è un fattore molto importante soprattutto per coloro che consumano i propri pasti nella stessa stanza in cui li cucinano.
Per ridurre l’intensità sonora, esistono modelli il cui motore può essere discrezionalmente installato anche in posizione indipendente e remota rispetto alla cappa stessa, come ad esempio all’esterno dell’abitazione o in un vano nascosto.

Tutto ciò che occorre sapere sulle cappe d’aspirazione.
Manutenzione e sostituzione dei filtri.
I filtri più comuni delle cappe sono anti-grasso e servono per depurare l’aria dalle particelle grasse derivanti dai fumi di cottura. Possono essere in carta, in questo caso sono da sostituire quando saturi, o in metallo, i quali saranno da lavare a mano o in lavastoviglie. I filtri al carbone, invece, in quanto costituiti da un involucro contenente granelli di carbone attivo, hanno il compito di assorbire gli odori generati sempre durante la trattazione dei cibi.
In linea di massima, i filtri anti-grasso vanno cambiati ogni tre mesi, salvo diversa indicazione esplicita del produttore. Il grasso che si deposita sui filtri è infiammabile, quindi la corretta pulizia è necessaria per evitare incendi e malfunzionamenti. Quelli anti-odore, invece, vanno sostituiti, sempre in media, ogni due mesi, per avere un perfetto ricambio dell’aria della cucina.