Quando si parla di manutenzione degli elettrodomestici c’è sempre un leggero fastidio, quasi una sorta di pregiudizio negativo su una spesa sempre troppo difficile da digerire. Finché tutto funziona il costo della manutenzione sembra inutile, come fossero soldi sprecati. Il problema sta proprio nel comprendere come se gli elettrodomestici funzionano è proprio grazie alla manutenzione ordinaria. Questo discorso riguarda in maniera ancora più significativa il climatizzatore dell’aria. Vediamo il perché.
Manutenzione ordinaria e straordinaria.
Quando si parla di manutenzione è bene distinguere tra quella ordinaria e quella straordinaria. La prima riguarda quegli interventi di controllo e, nel caso dei climatizzatori dell’
aria
, pulizia dei filtri, verifica della presenza di eventuali perdite e della quantità di gas refrigerante. La manutenzione straordinaria, come dice la parola stessa, non può essere prevista e riguarda tutti quei guasti, anomali e rotture improvvise. E sono queste, che più di altre, possono compromettere, parzialmente o totalmente, il funzionamento del climatizzatore dell’aria.
La manutenzione del climatizzatore.
Quando si parla di manutenzione ordinaria degli elettrodomestici si punta a far comprendere l’importanza di prevenire eventuali guasti, mantenere efficiente l’intero impianto e assicurargli anche una maggiore longevità. Nel caso dei condizionatori bisogna tener presente anche un altro elemento: la qualità dell’aria. Infatti una corretta manutenzione del climatizzatore incide notevolmente su ciò che andremo a respirare ogni giorno stando in casa.
L’aria è, nonostante sia il più delle volte tutto molto impercettibile, piena di sostanze e particelle nocive per la salute dell’uomo. Muffe, batteri, pollini e altri microrganismi si annidano nell’aria, ma anche all’interno del condizionatore stesso. La manutenzione deve essere quindi finalizzata sia alla pulizia che all’igienizzazione e alla sanificazione di ogni singola unità, in modo da prevenire la formazione di questi microrganismi nocivi sia per la salute dell’uomo che per l’integrità dell’edificio (umidità sulle pareti, muffa sui mobili, eccetera).
Manutenzione ordinaria: quando farla e cosa prevede.
Negli ultimi anni anche la legge ha uniformato la normativa vigente per la gestione della manutenzione ordinaria degli impianti di climatizzazione e condizionamento. Per i climatizzatori è obbligatorio avere il libretto dell’impianto sul quale vengono registrati i dati tecnici e tutti gli interventi e le modifiche sull’impianto stesso. Ma anche e soprattutto i controlli di efficienza energetica e interventi di manutenzione periodica.

Perché e come fare la manutenzione dei condizionatori d’aria.
I controlli di efficienza energetica sono obbligatori per gli impianti, sia di riscaldamento che di climatizzazione, che hanno una potenza superiore ai 12kW. La manutenzione periodica, invece, può essere obbligatoria o ogni 2 o ogni 4 anni. La cadenza varia in base alle caratteristiche tecniche dell’impianto. Per evitare errori e sanzioni è possibile consultare il manuale d’uso dell’impianto nel quale il produttore indica quali sono gli interventi obbligatori. Ma sopratutto ogni quanto vanno eseguiti.
A chi rivolgersi.
È importante anche ricordare come per il corretto svolgimento di questi lavori è fondamentale rivolgersi a dei tecnici autorizzati. Non si tratta, infatti, semplicemente di smontare uno sportello e pulire un filtro, ma di farlo in maniera corretta e certificata. Inoltre, la manutenzione dei climatizzatori riguarda anche la gestione di gas particolari che possono essere inquinanti. I quali devono essere quindi trattati (e smaltiti) in maniera conforme alle normative di legge. L’esecuzione degli interventi di manutenzione, quindi, è da richiedere a tecnici abilitati e autorizzati. Che sono i soli che possano esibire le dovute certificazioni per lo svolgimento di questo tipo di interventi.