Oggi internet è uno degli strumenti principali degli agenti immobiliari, che acquistano pacchetti di annunci più o meno ampi sui portali immobiliari con lo scopo di incrociare domanda ed offerta per affittare immobili o concludere compravendite.
Tra portali gratuiti e a pagamento, pacchetti di annunci illimitati e non, sul web possiamo trovare un’infinità di immobili in vendita, ma quali sono quelli che attirano veramente l’attenzione di un possibile acquirente? Naturalmente chi cerca casa su internet deve raffinare la sua ricerca, specificando le caratteristiche dell’immobile che sta cercando: zona, tipologia, fascia di prezzo, numero di camere, evitando in questo modo di dover esaminare centinaia e cantinaia di annunci.
Compilando le schede degli immobili per inserire gli annunci sui portali, gli agenti immobiliari devono usare alcune accortezze, sia per far emergere i propri immobili dalla marea di proposte, sia per andare ad incontrare le ricerche degli utenti.
Prima di tutto è fondamentale mettersi nei panni degli utenti che fanno una ricerca e ragionare sulle parole chiave per far sì che il nostro annuncio venga selezionato ogni volta che l’utente cerca un immobile compatibile con quello che proponiamo. E’ consigliabile inserire più informazioni possibili in quanto gli annunci poco curati, con informazioni parziali o senza immagini passano facilmente in secondo piano. Le proposte sono tantissime e chi cerca casa ha sempre meno tempo, quindi dobbiamo fare in modo che si “innamori” subito dell’immobile che gli stiamo proponendo.
Da uno studio condotto da Michael Seiler, fondatore e direttore dell’Institute for Behavioral and Experimentale Real Estate dell’Università di Norfolk, è emerso che chi utilizza internet per cercare casa giudica la prima foto che compare nell’annuncio per circa 20 secondi, dedicando a quelle che seguono molto meno tempo. Possiamo dedurre che chi vuole vendere casa si gioca tutto nei primi istanti, che risultano decisivi nel giudizio che il possibile acquirente darà all’immobile. Il 76% dei partecipanti allo studio, dopo aver osservato la foto iniziale si concentrava, prima sul testo discorsivo e successivamente sulle caratteristiche dell’immobile. La descrizione discorsiva non dovrebbe avere la lunghezza ideale per dare le informazioni necessarie senza annoiare il lettore, in media circa 400 battute in cui sarebbe meglio non ripetere le caratteristiche già inserite nella compilazione della scheda.
Dallo studio è emerso che il 60% del tempo totale di analisi dell’annuncio viene dedicato alle foto, quindi è necessario fare le migliori foto possibili per presentare al meglio la casa in vendita.
La prima foto di presentazione è determinante nel catturare l’attenzione e instaura un legame con l’utente che andrà poi a valutare tutti i dettagli dell’annuncio. Ciò che dobbiamo sempre ricordare è che la prima impressione è quella che conta e va ad inquadrare tutta la valutazione successiva, predisponendo positivamente o negativamente il visitatore.