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L’utilizzo del marmo in bagno: tutti i pro e i contro del “Re dei rivestimenti”

Il marmo è un materiale naturale dal grande impatto estetico, capace di donare luminosità e lucentezza anche ai bagni più piccoli. Tra i tanti vantaggi che porta con sé, però, questa pietra nasconde anche delle insidie: scopriamo quali.

Marmo

Il marmo è uno dei materiali considerato tra i “re dei rivestimenti”, per i numerosi pregi, in particolare per la sua potenza estetica, perfetto connubio tra naturale eleganza e lussuosa anima retrò. Questo materiale dona, a qualsiasi ambiente in cui è utilizzato, un look accattivante e raffinato. Nel 2017 è stato uno dei materiali più utilizzati, in particolare per l’arredamento del bagno. E anche nel 2018 il trend sarà lo stesso, rimanendo uno dei rivestimenti più di tendenza in assoluto. Tra i tanti vantaggi che il marmo porta con sé, però, si nasconde anche qualche “contro”, che è bene tenere presente prima di sceglierlo per la propria abitazione.

Solo leggendo fino in fondo questo articolo, che analizza i principali pro e contro di questo materiale, si potrà valutare con coscienza di causa se si tratti effettivamente della soluzione più adeguata per rispondere alle proprie esigenze.

Marmo in bagno: tutti i vantaggi.

1) Bellezza estetica. Il

marmo

è un materiale naturale, che si genera in seguito all’alterazione fisica o chimica dei sedimenti di rocce calcaree in un materiale più denso, che può avvenire in seguito all’esposizione a una forte pressione o a una intensa fonte di calore. Per raggiungere la bellezza unica che caratterizza ogni blocco di marmo, basterà un semplice, quanto accurato processo di lucidatura. Essa avviene senza l’aggiunta di cere o componenti chimici, conferendogli la tipica brillantezza naturale e la sua pregiata e indiscussa bellezza. Segni distintivi e motivi che lo hanno portato ad essere uno dei materiali più utilizzati per arredare i bagni italiani.

2) Unicità e luminosità. Ogni blocco di marmo è unico e irripetibile, questo perché presenta venature assolutamente esclusive, che renderanno ogni bagno originale ed esteticamente eccezionale. Questo materiale, inoltre, presenta una finitura liscia e lucida, che riflette con forza la luce all’interno del bagno. Proprio per questo, il marmo si configura come il rivestimento perfetto anche per gli ambienti piccoli, che sembreranno decisamente più ampi e ariosi. Nessun altro materiale è in grado di creare un tale effetto illuminante. Senza, ovviamente, trascurare il suo alto impatto scenografico che dona da subito un aspetto lussuoso ed elegante alla stanza.

3) Adattabilità allo stile. Sul mercato, il marmo è disponibile in una vastissima varietà di colorazioni naturali, che spaziano dal bianco più puro ai toni del grigio, del nero, del marrone, ma anche del giallo, rosa, blu e verde. Alcune lastre presentano venature scure prominenti, altre linee più sottili e irregolari. Tutto questo permette una grande adattabilità allo stile e al design del bagno e della casa più in generale, che garantirà un’assoluta capacità di soddisfare ogni esigenza estetica del proprietario.

Marmo

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Marmo in bagno: gli svantaggi principali.

1) Il prezzo. Il primo e più problematico svantaggio della scelta del marmo in bagno, come in ogni altro ambienti di casa, è il suo costo, estremamente più alto di altri rivestimenti ugualmente performanti. Si consideri inoltre che, la posa del marmo richiede l’intervento di un tecnico abilitato e qualificato nell’operazione, per evitare ogni sorta di danno successivo, come la risalita di sali minerali in superficie: questo, dunque, richiede un ulteriore costo da considerare.

2) Delicatezza. Il marmo è senza dubbio un materiale estremamente versatile, ma bisogna tenere conto che è anche decisamente delicato. Essendo una pietra tenera e porosa, questo materiale è fortemente soggetto ai graffi e assorbe velocemente i liquidi che vengono versati su di esso. Ha una scarsa resistenza ai materiali acidi presenti in alcuni prodotti per la pulizia troppo aggressivi, che rischiano di danneggiarlo con relativa facilità.

3) Manutenzione. In virtù della relativa debolezza di cui si parlava prima, è necessaria grande attenzione per evitare la formazione di macchie, che a volte non è sufficiente: per questo, le lastre di marmo devono, periodicamente ogni 9-12 mesi, essere trattate tramite l’applicazione di un rivestimento protettivo e sigillate. Inoltre, in quanto prodotto naturale, il marmo tende ad invecchiare e a sviluppare una patina con l’uso: risulta anche decisiva la sua manutenzione ordinaria, questo materiale deve infatti essere pulito con un detergente delicato che non contenga cloro, avendo inoltre cura di asciugarlo immediatamente, onde evitare un dannoso assorbimento di acqua.

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