Secondo i dati Istat, nel solo anno 2015, i trasferimenti di residenza all’interno dei confini nazionali sono stati circa 1,3 milioni. Una cifra notevole, segnale della mobilità della popolazione, dovuta per lo più a motivi di lavoro o familiari, ma anche indice di un mercato immobiliare residenziale in ripresa. Anche grazie alle numerose agevolazioni fiscali, che permette agli italiani di cambiare casa più facilmente.
La domanda che vogliamo porci oggi è: quanto costa traslocare in Italia? Cerchiamo di stilare una breve guida per districarsi nel mondo delle ditte di trasporto, dei prezzi e di ciò che è necessario fare per fare un trasloco a regola d’arte.
Quanto costa traslocare?
In primo luogo ci teniamo a sottolineare che, per evitare spiacevoli imprevisti, è sempre buona norma affidarsi ad una azienda di traslochi professionale. Ovvero iscritta all’Albo nazionale dei trasportatori, iscrizione che per esercitare la professione è obbligatoria.
Detto questo, mettiamo subito in chiaro che è impossibile, o meglio, poco producente, fare una stima media del costo di un trasloco. Perché le attività che incidono sul prezzo del trasferimento sono diverse e si differenziano sostanzialmente a secondo del tipo di
trasloco
che è necessario fare. Le ditte di trasloco, dunque, basano le loro tariffe su vari fattori, vediamo quali:
- Le dimensioni del carico che si rendono necessarie in base alla quantità di mobili e scatoloni da trasportare, calcolato dunque in metri cubi;
- La distanza da percorrere;
- Il tempo di carico e scarico;
- I tipi di mobili da trasportare;
- Il numero di uomini richiesti per il lavoro.
Il preventivo.
È sempre buona norma, prima di impegnarsi con una ditta particolare, confrontare due o più preventivi di diverse aziende, per confrontare i diversi prezzi stabiliti. Spesso, inoltre, le ditte propongono una visita a domicilio per avere un’idea ancora più precisa delle dimensioni del carico. Ma non è una prassi obbligatoria e soprattutto, a volte, non è nemmeno gratuita.
Per avere un preventivo esatto, però, è necessario essere precisi nel fornire il maggior numero di dettagli alla ditta in questione:
- Facendo l’inventario preciso della mobilia, con rispettive misure e calcolo dei metri cubi occupati da ogni singolo pezzo. E facendo una stima, più precisa possibile, del numero di scatoloni che si intende riempire. Questo è il punto fondamentale, in quanto si paga ogni metro cubo occupato. Una stima precisa vi eviterà la spiacevole situazione, lecita per l’azienda di trasloco, di dover pagare un sovrapprezzo per lo spazio in più occupato;
- Specificando il numero di piani dell’abitazione da cui si “esce” e quelli dell’immobile nel quale si “entra”. Questo serve all’azienda per fare una stima, anche in base agli oggetti che si intende trasportare, di quanti uomini possono servire per il trasloco. Può essere importante anche indicare la presenza, o meno, di un ascensore o di un montacarichi, con rispettiva capienza e peso supportato. Ma anche la presenza di strade strette o non percorribili dal furgone o qualsiasi altra cosa che potrebbe ostacolare il lavoro.
Compiere queste due operazioni inoltre copre il cliente dall’eventualità di reclami dell’assicurazione. Un inventario preciso e ben redatto può bastare per provare che la ditta di traslochi trasportava gli oggetti in questione.

Tutto sulle ditte specializzate nel trasloco.
Quale ditta scegliere?
Oltre al preventivo è interessante anche tener conto dei servizi extra che ogni azienda mette al servizio del fruitore. Alcune possono cambiare le sorti di una scelta, essendo molto funzionali, altre posso risultare assolutamente negative, a seconda delle necessità dell’utente.
Alcune ditte offrono “servizi di raggruppamento”: ovvero che i mobili lasciati in consegna alla ditta verranno collocati un po’ alla volta ogni volta che c‘è un po’ di spazio in appositi container. In questo caso, i mobili impiegheranno molte settimane o addirittura mesi prima di arrivare a destinazione, ma sarà molto più economico.
Alcune aziende, poi, faranno solamente le operazioni di carico e scarico. Altre forniscono le scatole e i contenitori con cui impacchettare le proprie cose. Altre ancora le impacchetteranno personalmente, caricheranno, trasporteranno, scaricheranno e spacchetteranno tutti gli averi del cliente. Alcune ditte possono anche aiutare a pulire.
Attenzione particolare va posta sulla possibilità che ha una ditta di trasportare animali domestici, oggetti pesanti e/o fragili. Ma soprattutto occorre sempre informarsi e assicurarsi che sia stata stipulata un’assicurazione o garanzia di rimborso nel caso non si riescano a trasportare determinati pezzi e, in questo caso, di ottenere su carta una dichiarazione di spedizione di massima velocità.
Assicurazione per il trasloco.
Se si possiedono oggetti fragili o di valore è, infine, necessario tener conto dell’assicurazione stipulata sul carico. Da notare è il fatto che per avere una copertura completa dell’assicurazione, molte aziende, pongono come condizione il fatto di far impacchettare il carico dai propri addetti ai lavori. In caso contrario, spesso, non è assicurata la copertura completa dei danni. Per oggetti di particolare valore, anche sentimentale, è buona prassi fotografare tali pezzi, come prova dello stato del carico prima del trasloco, in caso di danni.
In genere il costo dell’assicurazione è pari all’1 o 2 % del valore del carico, ma dipende molto dalla ditta a cui ci si affida e dal tipo di assicurazione stipulata.