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Consigli Utili

Parquet delle mie brame, qual è il legno più adatto al mio pavimento?

La scelta dell’essenza perfetta per la nostra casa passa da numerosi fattori: oltre all’estetica, infatti, bisogna valutarne bene resistenza, durabilità e adattabilità. Scopriamo insieme qual è il legno da parquet più adatto alle nostre esigenze.

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Ormai avete deciso, il pavimento dovrà essere ricoperto dal parquet! Niente da ridire su questa scelta, che è esteticamente (forse) imbattibile, al tempo stesso elegante, caldo e accogliente. Ma siete sicuri di aver scelto l’essenza di parquet più opportuna?

Spesso e volentieri ci si ferma solo sull’aspetto estetico, ma quando si compie una scelta del genere è necessario anche considerare altri fattori: in primo luogo le caratteristiche del legno stesso, come la porosità e la durezza, anche e sopratutto perché queste incideranno sulla quantità e qualità delle cure che dovrete prestargli; altra importante valutazione da fare è il luogo in cui avverrà la posa del

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e l’utilizzo che si intende farne; infine, c‘è la questione economica, non da sottovalutare: ad esempio, i legni europei, qui da noi, sono sicuramente meno costosi di quelli che vengono da più lontano.

Questi sono tutti aspetti da tenere in considerazione, in questo articolo noi lo facciamo, e cerchiamo di darvi una visione completa e accurata sull’argomento, sperando che vi aiuti in qualche modo nella vostra scelta del parquet. Ma prima di elencare i legni più richiesti e le loro caratteristiche, definiamo un paio di classificazioni: le essenze classiche, sono quelle provenienti da foreste locali, quindi italiane o europee, e le essenze esotiche, invece, quelle che provengono dall’Asia, dall’Africa, dalle Americhe e dalle foreste tropicali. In base alla capacità di resistenza agli urti, ovvero alla durezza, i legni vengono classificati in teneri, semi-duri e duri.

Le essenze classiche.

Una accortezza prima di elencare i più classici e richiesti legni locali: quando comprate un parquet europeo, assicuratevi che sia contrassegnato dal marchio PEFC, ovvero Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di Certificazione Forestale, in questo modo sarete certi che il legno che state acquistando provenga da foreste gestite in maniera sostenibile, nel rispetto dell’ambiente dell’area interessata.

Il Rovere.

Ottima resistenza e colorazione abbastanza omogenea, che svaria dal biondo al bruno, lo rendono uno dei legni più apprezzati e richiesti; essendo semi-duro si presta a qualsiasi tipo di impiego, adatto sia a interni classici, che in stile contemporaneo. Per la sua cura bisogna porre particolare attenzione agli insetti xilofagi (ovvero che si nutrono di legno), contro i quali deve essere periodicamente trattato.

Il Castagno.

Legno dal colore biondo e delicato, caratterizzato da piccoli nocchi, che si sposa perfettamente con la moda del momento, che ricerca materiali raffinati e accoglienti. Grazie alla sua tessitura grossolana è immune all’attacco di funghi e insetti, ma attenzione alle termiti, che invece sono ghiotte di castagno. Essendo classificato come semi-duro può anch’esso essere posato in ogni ambiente, tranne, ovviamente, quelli troppo umidi come il bagno o la cucina. Si distingue anche per l’ottimo rapporto qualità-prezzo.

Il Frassino.

Legno dal colore molto chiaro, che va dall’ocra al castano chiaro, e omogeneo, grazie alla sua alta resistenza agli urti (duro) si presta a ogni tipo di utilizzo. Unico limite sta nella posa sopra un sistema a pannelli radianti, che è meglio evitare. Questo perché le assi hanno uno spessore maggiore alla norma, aumentando il rischio di dilatazione. Il frassino può essere scurito e essere reso adatto anche alla posa esterna in seguito alla “rettificazione”, un processo che ne riduce l’umidità interna, aumentandone la durezza e la durabilità.

Il Faggio.

È un legno dal colore biondo, tendente al rossastro o al grigio, caratterizzato da tessitura fine e molto omogenea, quindi poco adatto ad ambienti umidi o con riscaldamento a pavimento. In compenso tollera bene il calpestio, ha durezza media, si piega facilmente ed è di facile lavorazione. È molto richiesto perché simile ai legni esotici, ma con un prezzo decisamente locale: lo si può trovare su molte terrazze ed è anche adatto a rivestire le pareti esterne degli edifici.

Il Ciliegio e il Ciliegio selvatico.

Sono entrambi legni chiari, color miele tendente, la massimo, all’arancio, dalla tessitura fine, resistenti (durezza media) e solidi, ma poco durevoli, quindi sconsigliati per la posa su pannelli radianti.

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Tutte e le migliori essenze per il vostro parquet.

Le essenze esotiche.

I legni provenienti da fuori Europa sono ormai sempre più richiesti e amati, in particolare per la loro resistenza e per le svariate tonalità cromatiche che offrono. Nonostante il loro prezzo sia decisamente superiore rispetto alle essenze classiche. I parquet esotici richiedono anche cure un po’ più attente, si consiglia infatti di nutrirli con oli specifici, per preservarne il colore e aiutarne un miglior processo di invecchiamento. I legni esotici devono essere certificati dal marchio FSC, ovvero Forest Stewardship Council, che ne assicura la provenienza e la sostenibilità.

Il Bambù.

Il legno ecologico per definizione, solido e moderno, resistente a umidità, muffe, insetti, abrasioni, calpestio e adatto alla posa su pannelli radianti. Insomma un’essenza praticamente perfetta, che, non a caso, negli ultimi anni sta spopolando. Ne esistono due versioni: quella classica e quella pressata. Quest’ultima presenta una struttura più densa e intrecciata, due volte più resistente della classica. L’unico difetto del bambù è il costo, che comunque è ottimo se si considerano tutte le sue qualità.

Il Wengé.

Questo legno africano è conosciuto per il suo colore molte scuro, quasi nero, e anche se ne esistono anche tonalità decisamente più chiare, è spesso utilizzato per realizzate particolari effetti decorativi a contrasto con legni più chiari. È immune all’attacco di funghi e insetti, è molto duro e ha un’eccellente resistenza, per questo è adatto alla posa in ogni ambiente.

Il Teak.

Essenza asiatica particolare per la colorazione chiaroscura fatto di nuance che vanno dal marrone medio al marrone scuro. Questo legno non teme né l’acqua, né il sole ed è resistente alle macchie, per questo viene utilizzato sia per gli interni, che per gli esterni, tutto grazie all’oleoresina che trasuda naturalmente e che lo protegge, ma che nel corso degli anni si esaurisce, quindi si può scegliere per il naturale decorso o per il trattamento periodico con oli specifici che ne aiutano il naturale rigenero.

L’Ipé.

È un legno brasiliano dalle sfumature che variano dal marrone al rosso scuro, scelto spesso per le sue caratteristiche estetiche, ma anche per la sua impermeabilità, grazie alla quale non necessita di alcun trattamento specifico ed è adatto sia per la posa esterna, che per quella interna, anche in ambienti umidi, a patto però che venga trattato con oli specifici. È un legno molto duro e perciò molto resistente. La sola nota dolente di questo materiale è il prezzo, molto alto.

Il Merbau.

Questo legno asiatico è fortemente consigliato per la posa su sottofondi con riscaldamento a pavimento, poiché molto duro, solido e resistente alla termiti. Consigliato sia per pavimentazioni esterne, che interne: è disponibile in varia finiture e dimensione. L’inconveniente principale della scelta di questa essenza, oltre al prezzo abbastanza alto, è la variabilità del colore, che in base alla luce varia la sua tonalità dal marrone con riflessi, al rosso scuro.

L’Iroko.

Essenza africana dal colore giallo-bruno che può tendere al marrone se esposto alla luce del sole. Questo legno ha tessitura media, resistente e solida. Trattandosi di un legno piuttosto grasso, i tempi di asciugatura delle finiture a olio o a cera saranno più lunghi.

Il Muiracatiara o Tiger Wood.

Questo legno brasiliano è forse quello con colorazione più particolare, ma anche per questo è ormai di gran moda. È naturalmente a fondo giallo-arancio, con venature nere, ma il suo innegabile fascino deriva dalle striature brune fortemente irregolari, le cui tonalità variano dal marrone rossiccio al marrone scuro. Dal punto di vista strutturale, questo legno è particolarmente resistente al calpestio e quindi adatto ad ogni ambiente, oltre che per terrazze e giardini. In più, e non gusta mai, non è molto costoso.

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