Consigli per un pavimento sempre perfetto.
Le faccende domestiche richiedono tempo e, talvolta, una fatica che rende complicate persino le mansioni apparentemente più semplici. Senza ombra di dubbio, pulire i pavimenti è uno di quei compiti che, per sua natura, richiede certamente delle dosi di impegno e di precisione maggiori.
Se è vero che un pavimento soggetto a manutenzione e pulizia costanti contribuisce a redigere il biglietto da visita dell’ambiente casalingo, ma anche di chi fa gli onori di casa; è altrettanto vero che una superficie tenuta in buono stato consentirà di far colpo su ospiti eventuali. Contrariamente a quello che si potrebbe erroneamente credere, quella che in teoria sarebbe una seccatura dotata di tutti i crismi, potrebbe invece divenire un gesto facile e completabile nel giro di poco tempo.
Basta seguire qualche semplice accorgimento.
Pulizia e manutenzione dei pavimenti in resina.
Caratterizzati da una superficie unitaria e dalla completa assenza di fughe, la pulizia dei
pavimenti
in resina risulta essere abbastanza agevole. Si può procedere alla loro detersione procurandosi detergenti facilmente reperibili in commercio. La loro concentrazione consentirà di eliminare istantaneamente residui ed incrostazioni, per un pavimento libero dalle tanto antiestetiche quanto visivamente fastidiose macchie.
Fase preliminare consisterà nel provare il prodotto acquistato, accertandosi che esso non produca aloni. In caso affermativo, è bene sostituire il detergente. L’uso di attrezzature a funzionamento manuale è consigliato, così come quello eventuale di dischi per il lavaggio.
A cadenza periodica, altra accortezza dovrebbe essere quella di passare delle cere metallizzate. Queste ultime avranno sia la funzione di rendere i pavimenti più brillanti, sia di proteggerlo da graffi che ne comprometterebbero la godibile apparenza. Nello stesso modo in cui si applica la cera, questa deve essere eliminata ad intervalli non troppo ravvicinati. Utile allo scopo sarà l’uso di appositi prodotti deceranti. Successivamente al completamento di questa fase, la cera potrà quindi essere nuovamente passata.
Per limitare ai minimi termini l’uso della cera, valida alternativa è rappresentata da dischi in feltro che lasceranno il pavimento in resina egualmente lucido. Alla caduta accidentale di oggetti, la cui conseguenza immediata sarà la comparsa di graffi, si può rimediare procurandosi uno stucco bicomponente. Che può essere reperita in colorazioni del tutto analoghe alle cromaticità che compongono i pavimenti.
Nella fattispecie in cui, invece, dovrebbero rivelarsi necessarie opere di scasso o la produzione di tracce per cavi elettrici, la parte interessata della pavimentazione dovrà dapprima essere demolita, ripristinando poi il sottofondo e quindi lo strato superficiale della pavimentazione.
Pulizia e manutenzione di pavimenti in ceramica.
Indipendentemente dal fatto che si tratti di un pavimento in ceramica lappata, lucida o levigata, la gradevolezza estetica e la durevolezza temporale vengono in egual misura assicurate. La manutenzione e la preservazione delle sue caratteristiche sono strettamente correlate ad una serie di gesti, elencabili come segue:
- Nel caso di un pavimento appena posto in opera, ci si troverà a dover eliminare quelle fisiologiche tracce di stucco o di cemento. Sarà perciò opportuno, prima di provvedere al lavaggio a tutti gli effetti, sbarazzarsi dello sporco più grossolano, concentrandosi solo successivamente ad una pulizia profonda. Inumidendo con acqua il pavimento, si eviterà che le fughe assorbano il detergente ad azione decalcificante. Per applicare quest’ultimo, bisognerà prestare attenzione alle istruzioni indicate nel flacone. Nel frattempo che il prodotto agisca, potranno energicamente essere rimosse le macchie più ostinate. Ultima fase consisterà nel risciacquare il pavimento, eliminando istantaneamente l’acqua sporca;

Pulizia e manutenzione dei vari materiali dei pavimenti di casa.
- La pulizia quotidiana, inversamente a quella straordinaria, esigerà solo acqua abbinata ai normali detergenti presenti in commercio. Volgere la lente di ingrandimento verso la composizione del prodotto è d’obbligo, dato che i pavimenti in ceramica sopportano malvolentieri le sostanze di carattere ceroso. Per macchie che faticano ad andare via, i prodotti quotidiani possono essere sostituiti con quelli più concentrati.
Pulizia e manutenzione del gres porcellanato.
Per chi intende dare un tocco di modernità in più alla propria casa, il gres porcellanato sta, a poco a poco, rimpiazzando le materie prime più tradizionali, dalla pietra al parquet. Diverse sono le varietà reperibili, ognuna delle quali offre un effetto visivo del tutto particolare. Per pulire il gres porcellanato, la distinzione che segue è già un buon punto di partenza:
- Gres porcellanato ruvido: vista la sua conformazione, la capacità di assorbire le macchie è davvero molto bassa, con l’unica criticità che forse è individuabile in una superficie che, data la porosità, trattiene la polvere più del normale. Avendo quindi spolverato il pavimento, step di chiusura sarà la stesura di detergenti appositi;
- Gres porcellanato lucido: la microfibra e i migliori robot aspirapolvere con setole adatte e delicate, rappresentano la soluzione funzionale per spolverare la variante lucida del gres, senza che possano formarsi graffi impossibili da rimuovere. Da depennare assolutamente è la cera, la quale permarrebbe creando un piano troppo scivoloso. Se l’aspetto del pavimento in gres risulta spento e tutt’altro che lucente, alla pulizia ordinaria dovrà essere accompagnata quella straordinaria. Prima di procedere con qualsiasi altro genere di trattamento, sarà bene provare con un secchio di acqua tiepida mista ad ammoniaca che, come si sa, è un ottimo ed efficace sgrassante;
- Gres effetto legno: ebbene, qui le piastrelle del pavimento stanno insieme tra loro con dello stucco. È quindi indispensabile toglierne ogni residuo ricorrendo ad una spugnetta imbevuta d’acqua da passare con movimenti delicati, ma precisi. Per quello che invece attiene la pulizia ordinaria, i consigli sono i medesimi di quelli finora descritti. Spolverando preliminarmente, la superficie potrà essere detersa con un panno in microfibra.
Pulizia e manutenzione del parquet.
Sinonimo di pregevolezza e di un calore propri del legno di cui è formato, il parquet ad oggi costituisce una delle pavimentazioni più apprezzate. Nel corso degli anni, esso ha vissuto un’evoluzione graduale. Essendo un materiale vivo, il legno reagisce positivamente o meno alle condizioni ambientali circostanti, apparendo come sensibile a parametri come una temperatura che dovrebbe essere compresa tra i 16 e i 22 gradi. La luce e l’aria sono altri due fattori che, con l’incedere del tempo, potrebbero provocare la sua naturale ossidazione.
La manutenzione del parquet può essere suddivisa in due grosse e distinte branche:
- Manutenzione ordinaria: la pulizia quotidiana va fatta tramite un’aspirapolvere le cui setole siano possibilmente formate da materiali completamente naturali e non troppo aggressivi. Per il lavaggio, invece, basta un panno inumidito con acqua non troppo calda. I detergenti, magari neutri, non devono contenere solventi. Liquidi aggressivi, come candeggina e alcool, vanno dimenticati, visto che potrebbero danneggiare il legno;
- Manutenzione straordinaria: per i legni verniciati, a cadenza trimestrale, possono essere utilizzati trattamenti con prodotti che possano ravvivare e rendere più lucente proprio lo strato di vernice superficiale. Per i parquet cerati, invece, ricerare di tanto in tanto i pavimenti darebbe ad essi quella lucentezza che, in mancanza di qualsiasi intervento, andrebbe via via a svanire. Per i legni con finitura ad olio, infine, ogni 90 giorni bisogna stendere un velo di olio protettivo, seguendo con il pennello le venature.