Tanto per chi ama vivere la cucinare e preparare infinite prelibatezze, quanto per chi non ha la vocazione da chef, la cucina è una stanza fondamentale di casa. Sono molte le caratteristiche che questo ambiente deve possedere. Tra queste vi sono la resistenza, la funzionalità, la praticità e la facilità di pulizia dei piani cucina. I “top”, come sempre più spesso vengono definiti, possono essere di svariati materiali: dai più classici come il legno e il marmo, a quelli più innovativi, come le resine.
L’evoluzione della tecnologia nella produzione di materiali “non naturali”, però, ha fatto negli ultimi anni passi da gigante. Ai prodotti appena elencati, infatti, oggi si affiancano nuovi, dalle caratteristiche molto interessanti e dai nomi stravaganti. Tra di essi, andiamo a scoprire le qualità, i pro e i contro del Viroc, del Paperstone, del Fenix, del Krion e del Laminam.
Sono tutti materiali pensati per soddisfare tutte le esigenze più comuni richieste ai
piani cucina
. È importante conoscerle, per compiere la scelta migliore nel momento in cui si decida di acquista una cucina nuova di pacca o di sostituirne alcune parti.
Viroc.
Tra i piani cucina più innovativi, il Viroc è sicuramente quello più economico ed è ottenuto attraverso una mescola di legno di pino e cemento. Il risultato è una amalgama molto compressa e disidratata, che si distingue per versatilità, può infatti essere utilizzata sia per spazi esterni, che interni.
Come spesso accade in questi casi, la fusione dei due materiale viene fatta per esaltare le migliori caratteristiche di uno e dell’altro materiale. Il Viroc, infatti, unisce la flessibilità e la durabilità del legno, alla resistenza del cemento. In genere, ha un aspetto del tutto naturale e una colorazione non omogenea che spazia dal nero al grigio. Si può, comunque, trovare anche in altre colorazioni più chiare, come il bianco, il giallo e il rosso.
Abbiamo detto che può essere utilizzato anche per l’esterno, perché è un materiale molto resistete ai raggi UV e all’azione degli agenti atmosferici. È, inoltre, inodore, opaco, ignifugo, atossico e non contiene componenti volatisi pericolosi per la salute degli abitanti di casa.
Unico contro comprovato: non è rinnovabile, né biodegradabile.
Paperstone.
Nel mondo dei piani cucina, sta guadagnando sempre più spazio il Paperstone, materiale ecologico fin dalle primissime fasi di produzione. È infatti un materiale composto nella sua totalità da carta da ufficio riciclata, alla quale vengono aggiunte resine a base d’acqua e oli di gusci di anacardi.
Dal punto di vista estetico, è un materiale piacevole tanto al tatto, quanto alla vista e richiama l’aspetto tipico della pietra naturale. È, inoltre, disponibile sul mercato in diverse colorazioni capaci di soddisfare ogni esigenza estetica.
Tecnicamente, invece, il Paperstone si distingue tra i piani cucina per l’alta resistenza ad urti, abrasioni e acidi. È antimacchia e idrorepellente, e pur derivando dalla carta ha un’altissima resistenza al fuoco e alle fiamme.
Come il Viroc, anche il Paperstone si può acquistare a prezzi decisamente abbordabili.

I più innovativi e interessanti materiali per piani cucina.
Fenix.
Il Fenix è forse il materiale tecnologicamente all’avanguardia, tanto per caratteristiche tecniche, che dal punto di vista estetico, risultando particolarmente gradito a chi ha optato per soluzioni moderne, raffinate e minimaliste. Per la sua produzione si impiegano nanotecnologie e resine acriliche di nuova generazione, rendendolo esternamente molto resistente all’usura e cromaticamente molto stabile.
I piani cucina in Fenix si presentano opachi, anti impronta, gradevoli al tatto sempre perfetti. Questo materiale, infatti, oltre ad essere molto semplice da manutenere e pulire, è capace di rigenerarsi da graffi e abrasioni grazie alla sua termoriparabilità. Basta un panno preriscaldato strofinato sulla parte danneggiata, per riportarlo all’antico splendore.
Krion.
Il Krion si affianca ai piani cucina in Paperstone come materiale ecologico e riciclabile al 100%, in quanto risultato della miscela di minerali naturali e resine ad alta resistenza. Il Krion si presenta caldo al tatto e simile alla pietra naturale alla vista. È molto malleabile, si può quindi adattare a forme e linee “inconsuete” per i piani cucina, e acquistare di differenti colori e spessori. Rispetto a molti materiale risulta più leggero e versatile, utilizzabile anche all’esterno e per piani in altri ambienti.
Il Krion è molto semplice da pulire, è resistente a macchie e usura e facilmente ripristinabile se danneggiato: per sanarlo, infatti, vi basterà infatti una spugnetta abrasiva. Infine, la superficie non presenta pori, né giunture, ed è antibatterica.
Laminam.
Nonostante lo spessore ridotto (le lastre sono in genere di appena 3mm), i piani cucina in Laminam sono molto resistenti tanto all’usura, quanto a solventi e detergenti. La miscela utilizzata per la sua produzione utilizza solo materie prime naturali: le sottilissime lastre vengono poi incollate su pannelli in multistrato o cemento.
Esteticamente i piani cucina in Lamina sono molto apprezzati, perché declinabile in varie soluzioni: colore e texture sono personalizzabili e si può optare per superficie lisce o irregolari, opache o samilucide.
Il suo unico “contro” è quello di essere, di base, il materiale decisamente più costoso tra quelli presentati oggi.