Il tempo delle vacanze estive è ormai giunto, ma purtroppo anche quello dei furti nelle case rimaste incustodite. Chi non vede l’ora di partire per godersi il meritato riposo, è anche consapevole che, senza le dovute precauzioni, al rientro potrebbe trovare la casa svaligiata. Le abitazioni più a rischio sono, ovviamente, quelle isolate e quelle al piano terra senza inferriate o sistemi d’allarme.
Se, per effetto della crisi, negli ultimi anni i reati contro il patrimonio sono aumentati, i furti in abitazione sono quelli che hanno visto una vera e propria impennata. Per godersi appieno le vacanze senza preoccuparsi di trovare brutte sorprese al rientro, è fondamentale adottare tutte le precauzioni necessarie per tutelare la propria casa attraverso sistemi di protezione passiva e attiva.
Sistemi di protezione passiva.
I sistemi di protezione passiva consistono nell’installazione di strutture antiscasso contro i
furti
. Nella scelta della porta d’ingresso blindata, per un appartamento sarebbe bene optare per una classe di antieffrazione 3, che ha un costo che si aggira attorno ai 1.500 euro; per villette, case e abitazioni signorili, invece, è preferibile una classe 4, che costa circa 2.000 euro. Installando serrature a cilindro, più facilmente sostituibili rispetto a quelle a doppia mappa, è possibile aumentare il livello di sicurezza nel tempo.
Un altro sistema di protezione passiva consiste nell’installazione di finestre rinforzate e inferriate fisse. Se i punti d’attacco degli infissi sono i meccanismi di movimentazione e i vetri, è possibile tutelarsi installando “funghi” antieffrazione. Sono sostanzialmente agganci interni che assicurano le ante, doppi vetri stratificati e maniglie a chiave o pulsante.
Questi vanno integrati con sistemi di protezione attiva, vale a dire sistemi d’allarme antintrusione in grado di rilevare e annullare un potenziale pericolo. In commercio è possibile trovare impianti d’allarme di varie tipologie e per tutte le esigenze. È quindi necessario conoscere alcune nozioni per poter scegliere il sistema d’allarme migliore per la nostra abitazione.
Sistemi di protezione attiva: sistemi d’allarme.
Prima di tutto dobbiamo sapere che i sistemi d’allarme contro i furti si dividono in perimetrali, che difendono la casa dall’esterno, e volumetrici, che agiscono internamente. Ogni sistema, inoltre, può essere cablato oppure wireless. In genere, un impianto d’allarme è costituito da tre componenti: la centrale, che comprende un accumulatore e una batteria in grado di far funzionare l’impianto anche in assenza di elettricità; i rilevatori e i dispositivi d’allarme, che possono essere locali, come le sirene, remoti, o combinatori telefonici, che permettono il collegamento con istituti di vigilanza.
Perimetrali.
Gli impianti d’allarme perimetrali vengono installati lungo le pareti esterne della casa e creano una vera e propria cintura difensiva dell’abitazione. Questo sistema è il più adatto per la protezione notturna e per chi vive con animali domestici, in quanto scatta nel momento in cui si aprono gli infissi esterni, ma permette di muoversi liberamente all’interno dell’abitazione. Inoltre, è possibile attivare il funzionamento solo per alcune zone della casa.
Volumetrici.
Gli impianti d’allarme volumetrici invece bloccano l’intruso una volta che è già entrato in casa. Operano attraverso una serie di sensori volumetrici in grado di registrare i movimenti e le variazioni di temperatura. Questa tipologia di sistema antintrusione presenta vantaggi e limiti in quanto può essere attivata anche con le finestre aperte, ma allo stesso tempo gli abitanti non devono essere in casa.

Scopriamo come proteggere la nostra casa dai furti e dalle intrusioni.
Cablati.
Gli impianti d’allarme cablati hanno tutti i componenti collegati da cavi elettrici incassati nei muri ed alimentati da un circuito a bassa tensione. Dato che l’allarme scatta appena un filo viene tagliato, sono i sistemi più sicuri. L’installazione e le opere murarie, però, comportano costi più elevati, soprattutto se non è possibile ricorrere a canaline esterne per i cavi. Naturalmente questi cavi possono essere integrati con l’esistente impianto elettrico. Quindi, sicuramente, si tratta della scelta migliore soprattutto nel caso in cui si stia acquistando una casa in costruzione.
Wireless.
Nei sistemi d’allarme wireless, invece, i componenti sono collegati solamente via etere da onde elettromagnetiche e questa tipologia presenta indubbi vantaggi. Prima di tutto può funzionare anche in assenza di energia elettrica, in quanto ogni elemento è alimentato dalle sue batterie a lunga durata. In secondo luogo, la facilità di installazione, che non comporta opere murarie e permette di risparmiare sui costi di manodopera. Infine, in caso di trasloco, può facilmente essere trasportato ed installato in una nuova abitazione.
Impianti misti.
Contro i furti, esistono anche impianti misti, che presentano una parte cablata, in genere costituita dalla centrale e dalle sirene, e da una parte wireless, in genere i sensori. Questo sistema rappresenta la soluzione migliore nel momento in cui si vuole ampliare un impianto d’allarme esistente, senza interventi sui muri della casa. L’impianto è integrato, invece, quando i sistemi di protezione passiva e attiva sono collegati. Ad esempio, la serratura elettronica della porta blindata potrebbe essere collegata con l’antifurto.
Esigenze domestiche.
Ogni casa e ogni famiglia ha le sue particolarità ed esigenze, quindi non è possibile stabilire a priori quale sia l’impianto migliore in assoluto contro i possibili furti in una determinata abitazione. La cosa fondamentale è affidarsi a ditte qualificate in grado di guidarci nella scelta del sistema più adatto alla nostra situazione, installarlo correttamente e rilasciare un certificato di conformità al termine dei lavori.
Fondamentale è lo studio della planimetria dell’abitazione, degli ambienti, del numero di aperture e di eventuali punti critici, che possono essere facilmente soggetti ad effrazione, per effettuare una accurata progettazione. Ogni componente del sistema d’allarme deve essere conforme alle norme CEI e certificato da IMQ. Una volta che il sistema è installato, è bene effettuare un breve periodo di prova per imparare ad usare i comandi e verificare che tutto funzioni correttamente. Inoltre, è importante stipulare un contratto di manutenzione che preveda periodici controlli per controllare il funzionamento e per eventuali aggiornamenti.