Tema caldo che ci accompagna da tutta l’estate è il famigerato Canone RAI, e con esso le varie difficoltà e i numerosi problemi legati alla dichiarazione di non possesso, ma soprattutto agli errori e alle anomalie che molti utenti si sono ritrovati in bolletta: in particolari sono numerosi coloro che, pur essendo formalmente esenti dal pagamento del Canone, in seguito alla dichiarazione di non possesso o simili, si sono trovati i fatidici 70,00€ del primo acconto, fissato per Luglio 2016.
In questo caso, e solo dopo aver controllato di aver eseguito con successo tutti gli step necessari per arrivare alla tanto sospirata esenzione – nella seconda parte di questo nostro articolo è descritto in modo dettagliato chi ha diritto all’esonero e come fare per richiederlo – è comunque possibile inoltrare all’Agenzia delle Entrare una richiesta di rimborso della prima rata del Canone RAI.
Il modello per il rimborso.
La modulistica per accedere al rimborso del Canone RAI si compone di un unico documento dove, sostanzialmente, si inseriscono i propri dati anagrafici e si allega una motivazione valida per richiedere il rimborso stesso. I moduli s trovano online sia sul sito della RAI, che su quello dell’Agenzia delle Entrate: vediamoli nel dettaglio.
Il primo quadro è dedicato ai dati anagrafici del richiedente, che possono essere anche compilati in qualità di erede, ma in ogni caso è necessario che sia il titolare della fornitura di energia elettrica a presentare la domanda. La seconda parte del modulo è quella specifica per la richiesta di rimborso: dopo aver inserito l’anno di imposta, quindi in questo caso il 2016, e l’importo totale del rimborso richiesto, a tal proposito precisiamo che la rata di 70,00€ è esclusiva di quest’anno relativamente ai primi 7 mesi dell’anno, infatti da Agosto 2016 in poi il pagamento dei 100,00€ sarà rateizzato in 10 mensilità da 10,00€ l’una, si arriva al primo ostacolo: il Codice POD.
Il Codice POD.
Il codice POD è la specifica relativa al punto di prelievo che si trova indicata in bolletta. Se la richiesta di rimborso riguarda più di una fattura, ma il POD è lo stesso, si indica una volta sola nella prima riga, altrimenti è necessario segnalare ulteriori codici. Di seguito al codice si richiedono il numero identificativo della fattura o bolletta con cui è stato effettuato il pagamento, e l’importo da rimborsare per ciascuna fattura.
Nel campo motivo della richiesta, si inserisce il codice appropriato fra i seguenti:
- Codice 1: il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione relativo ai cittadini ultra75enni con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro (articolo 1, comma 132, legge 244/2007) e ha presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva;
- Codice 2: il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione per effetto di convenzioni internazionali (ad esempio, diplomatici e militari stranieri) ed è stata presentata l’apposita dichiarazione sostitutiva;
- Codice 3: il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato anche con altre modalità, ad esempio mediante addebito sulla pensione;
- Codice 4: il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso canone è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative a un’utenza elettrica intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica;
- Codice 5: il richiedente ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi da parte propria e dei componenti della sua famiglia anagrafica. Perché questa motivazione sia valida è necessario che la domanda di esenzione deve essere stata presentata entro il 16 Maggio 2016. Chi ha presentato domanda successivamente a tale data, se comunque lo ha fatto entro il 30 Giugno 2016 ha diritto all’esenzione per un semestre (pagherà in tutto 51,03 euro);
- Codice 6: altri motivi diversi dai precedenti, da riassumere sinteticamente nell’apposito spazio del modello.

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Solo nel caso in cui la casista di riferimento è quella del Codice 4, allora bisogna anche compilare i campi successivi del modulo, inserendo il codice fiscale del familiare che ha pagato il Canone RAI e il periodo per cui sussistono i presupposti della richiesta: è necessario indicare la data di inizio e, solo nel caso in cui i presupposti attestati non sono più validi, anche la data di fine periodo.
Se invece il richiedente, quando chiede il rimborso, non appartiene più alla famiglia anagrafica che versa il canone, deve segnare la data a partire dalla quale non ha più diritto al rimborso.
A chi rivolgersi.
La domanda di rimborso va inviata telematicamente, ma l’Agenzia delle Entrate ha già dichiarato che il servizio web per effettuare l’operazione sarà attivo solo dopo il 15 Settembre 2016, oppure in forma cartacea, via raccomandata, al seguente indirizzo: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino – Ufficio Torino 1 – Sportello abbonamenti TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.