La fornitura Enel può essere disattivata secondo modalità differenti. A prescindere dal canale che si decide di utilizzare, però, è fondamentale sapere che è solo il cliente titolare del contratto di fornitura che può effettuare la richiesta di disattivazione. L’intera procedura può essere eseguita al telefono, ad esempio: basta chiamare il numero verde gratuito 800 900 860 se si telefona dall’Italia o il numero 06 64511012 se si telefona dall’estero, con costo che dipende dalle tariffe applicate dal proprio operatore telefonico. In alternativa, ci si può recare anche in uno Spazio Enel, oppure si può procedere direttamente online. Basta andare sul sito di Enel ed effettuare il login all’area riservata usando il form di autenticazione che viene proposto.
Chi può richiedere la disattivazione di una fornitura.
La disattivazione di una fornitura può essere richiesta solo dai titolari di forniture a uso domestico. Online è possibile cessare tutte le forniture; ad eccezione di quelle che non possono essere disalimentate, come ad esempio nel caso di apparecchi elettromedicali utilizzati per il mantenimento in vita. Non si può disattivare la fornitura neppure se occorre provvedere alla rimozione del contatore.
In che cosa consiste la disattivazione della fornitura.
In concreto, la disattivazione della fornitura prevede che il contatore venga chiuso: si parla, a tal proposito, di disdetta con suggello. Il modus operandi è molto semplice, nel senso che si deve sigillare il contatore così che questo non possa più essere adoperato fino a quando un nuovo contratto non viene avviato.
Attraverso la richiesta di disattivazione della fornitura si comunica anche la propria volontà di interrompere il contratto di fornitura Enel. Se si decide di disattivare la propria fornitura a uso abitativo dal sito, attraverso l’area riservata, si può ottenere un bonus pari a 25 euro di cui usufruire stipulando un contratto nuovo con Enel Energia. Con le uniche condizioni che ciò avvenga nei 12 mesi successivi e sempre e solo online.
Come sfruttare il bonus.
Con un messaggio di posta elettronica viene inviato un codice che dà la possibilità di impiegare il bonus. La sua validità è di un anno a partire dalla data in cui la fornitura è terminata. Se si rientra in Enel Energia, poi, si ha diritto a un credito di 25 euro, con l’importo che verrà spalmato nelle prime bollette. Il bonus non può essere abbinato a eventuali altre promozioni in corso e non è valido per le offerte di Enel Energia denominate “Sempre con te”, “E-Light”, “Sempre con te Gas” ed “E-Light gas”.

Tutto quello che è necessario sapere per disattivare la fornitura di Enel Energia
La disdetta con Disdetteonline.it.
Volendo, si può interrompere la fornitura anche attraverso il sito Disdetteonline.it, che dimostra come disdire Enel Energia sia davvero facile. Grazie a questo portale, a dir la verità, si possono inviare disdette a centinaia di aziende! Non solo per il settore luce e gas (e quindi, oltre che a Enel anche ad Agsm, ad Eni o ad Acea, giusto per citare alcuni dei nomi più importanti); ma anche nei campi della telefonia, delle pay tv, di Internet, delle polizze assicurative, dei centri fitness, delle banche, delle donazioni regolari, dei servizi online come Spotify e Aruba, e così via…
Quanto tempo è necessario per la disattivazione della fornitura.
Sono sufficienti pochi giorni per far sì che la richiesta del cliente venga evasa. Entrando più nel dettaglio, nel caso della luce i tempi massimi per l’evasione sono pari a 7 giorni feriali; mentre nel caso del gas si può arrivare al massimo a 9 giorni feriali. In ogni caso, entro i 30 giorni successivi alla data in cui è stata presentata la richiesta sarà efficace il recesso dal contratto.
Per quel che riguarda la prenotazione di una data di disattivazione, è utile tenere conto del fatto che il servizio di prenotazione viene fornito per qualsiasi tipo di fornitura elettrica, a prescindere dal venditore, dal distributore e-distribuzione. Basta dare uno sguardo all’ultima bolletta che è stata ricevuta per verificare il proprio distributore.
Quanto si spende.
I costi da sostenere per la disattivazione della fornitura sono decisamente bassi. La spesa, infatti, è di 23 euro più Iva, anche se poi si deve tenere conto dei costi fissi che potrebbero essere applicati dal distributore. L’importo totale viene addebitato nell’ultima bolletta.