Arriva dalla Russia e sembra essere il primo passo verso un futuro diverso per il real estate: si tratta della prima vera e propria casa edificata (anche se il termine giusto sarebbe stampata) tramite una stampante 3D. Il modulo abitativo è composto da una sala da pranzo con angolo cottura, una camera da letto e un bagno, il tutto in 38 metri quadrati perfettamente organizzati e per un costo, chiavi in mano, comprensivo di pavimento, tetto, pareti, rifiniture interne ed esterne, finestre, porte e impianto di riscaldamento, di appena 10.134 dollari, avete letto bene, meno di 275 $/mq.
Ciò che rende questa realizzazione un’innovazione straordinaria è che la struttura è un’unica unità, un unico blocco stampato direttamente in loco, in un unico momento, da una stampante 3D di piccole dimensioni, definita dagli esperti praticamente come “portatile”, un sistema compatto e leggero che, grazie a un braccio simile ad una gru, riesce a muoversi agevolmente sia all’esterno sia all’interno: è questa la principale differenza con le precedenti “stampe”, in cui i vari pezzi, come in un puzzle, venivano invece realizzati indipendentemente e poi assemblati in cantiere.

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Un’altro importante primato fatto segnare dall’azienda costruttrice, la Apis Cor, riguarda le tempistiche necessarie alla stampa: per realizzare il modulo abitativo ci sono volute, infatti, soltanto 24 ore. Pensate alle incredibili applicazioni e l’utilità di una realizzazione così veloce in varie e differenti situazioni di necessità; inoltre un costo così basso potrebbe effettivamente rendere la casa stampata in 3D una reale alternativa ad alcuni moduli edilizi tradizionali. Se, infatti, per delle vere e proprie abitazioni c‘è sicuramente ancora bisogno che la tecnologia faccia altri passi in avanti, stessa cosa non può dirsi per case temporanee utilizzate per l’accoglienza in caso di emergenza.
I precedenti.
Non è la prima volta che una stampante 3D viene utilizzata per costruire edifici anche se, come abbiamo detto, la grande differenza sta nelle tecniche utilizzate. A Suzhou, nella Cina orientale, infatti, nel 2015 è stata costruita una intera villa grazie all’utilizzo di una stampante in 3D: grazie ad essa è stato possibile produrre tutte le pareti in appena 24 ore, utilizzando una tecnica che permette di creare strati sovrapponibili di un materiale molto resistente e concepito appositamente per l’edilizia. Costruito in soli 17 giorni, invece, è il nuovo palazzo di uffici del campus del nuovo Dubai Museum, che è stato interamente stampato in 3D. Oltre 250 metri quadri su un unico piano sono stati stampati con uno speciale mix di cemento, plastica e fibra di vetro con gesso.
Tutto in 24 ore.
Non ha ancora un nome l’abitazione stampata a Stupino, a circa ottanta chilometri da Mosca, ma la casa stampata dalla Apis Cor sta già ottenendo un successo strepitoso, anche grazie al suo esterno dal colore particolarmente accattivante, alla forma circolare decisamente inconsueta, ma soprattutto grazie agli interni moderni e attenti al design.

La particolare dimora è stata costruita a partire dallo scheletro, disegnato precedentemente da un’equipe di ingegneri, tramite una miscela in gran parte costituita di cemento, quindi decisamente resistente. In seguito si è provveduto alla stampa del pavimento, delle mura e del soffitto: tutto alla modica cifra di circa 10 mila euro di materiale.
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