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Curiosità

L’EVOLUZIONE DELLA PROFESSIONE DI AGENTE IMMOBILIARE

Il mercato immobiliare è in continua evoluzione e gli agenti immobiliari devono mantenersi aggiornati su tutti gli strumenti a disposizione per svolgere al meglio la professione. I migliori risultati da internet e vetrina.

Raffaele Racioppi, amministratore della pagina Facebook “Sei un agente immobiliare se…”, ha condotto il sondaggio 2015 sulla categoria degli agenti immobiliari “Agenti immobiliari allo specchio”, al fine di esplorare gli strumenti e le metodologie che portano a concludere il maggior numero di vendite.

Dal sondaggio emerge che le attività di promozione degli annunci immobiliari in grado di procurare maggiori vendite sono i portali specifici e il portafoglio richieste. Un po’ meno utilizzati i portali delle associazioni di categoria, il volantinaggio, gli annunci sui quotidiani o strumenti cartacei, il mail marketing e le attività di open house. Per chi non lo conoscesse, quest’ultimo metodo comporta, da parte dei proprietari, “l’apertura della casa” da vendere ai potenziali acquirenti che possono visitare l’immobile in un unico incontro, evitando di fissare singoli appuntamenti per ogni visitatore; naturalmente, tutta la visita “collettiva” si svolge sotto la supervisione di un consulente immobiliare.

Il maggior ritorno pubblicitario deriva dagli annunci sui portali immobiliari, dal sito web dell’agenzia, dal passaparola e dalla cura dell’immagine dell’agenzia. Per quanto riguarda l’utilizzo del web, dal sondaggio emerge che l’88% delle agenzie è presente sui social network, con un netto dominio di Facebook sugli altri strumenti social.

Un altro aspetto esplorato dallo studio è quello dell’orientamento delle agenzie immobiliari ad offrire servizi integrati alla vendita dell’immobile. Il 79% del campione intervistato ritiene il modello di agenzia “multiservizi” pienamente proponibile sul mercato italiano, soprattutto nel settore della consulenza al credito; mentre i servizi di fornitura utenze e di trasloco vengono ritenuti poco compatibili con l’attività di mediazione immobiliare.

Nel settore immobiliare si sente parlare sempre di più di* “collaborazione”, “condivisione” e “MLS”,* ovvero un metodo operativo attivo fra gli operatori immobiliari che prevede la condivisione e la pubblicizzazione delle liste degli immobili, al fine di consentire un’ampia collaborazione fra le parti a favore sia delle agenzie sia dei clienti. La ricerca ha voluto sondare la reale messa in pratica di questi concetti che oggi sembrano rappresentare l’imprescindibile futuro dell’agente immobiliare. Il 61% degli operatori del settore intervistati ritiene che la categoria non sia ancora mentalmente pronta ad accettare questo cambiamento del modo di lavorare. Allo stesso tempo, però, l’86% degli agenti ha effettuato delle collaborazioni con i colleghi raggiungendo risultati positivi concreti, mentre riguardo allo sviluppo dell’MLS in Italia, il 72% degli agenti reputa indispensabile la realizzazione di un regolamento etico e comportamentale unico e condiviso. Sempre in tema di collaborazione tra professionisti, l’82% degli agenti troverebbe utile un sistema di rating, simile a quello di Trip Advisor, per valutare i colleghi che non si conoscono sulla base dei pareri forniti da altri agenti che hanno già avuto modo di collaborare con loro.

Anche se l’attività di mediazione immobiliare si evolve sempre più verso la digitalizzazione, in Italia vengono ancora mantenute caratteristiche tipiche della professione e per il 65% degli intervistati la vetrina su strada continua ad essere un valore aggiunto per l’immagine della propria attività.

Riguardo al futuro del mercato immobiliare, le maggiori potenzialità di sviluppo sono riservate al Rent to Buy, mentre per i Non Performing Loan non si vedono grandi possibilità. Solamente il 35% degli agenti immobiliari accetta l’ingresso delle banche nel mondo della mediazione immobiliare e solo se regolamentato, mentre il 34% sostiene che tale ingresso sia assolutamente da evitare.

Il 67% degli agenti esercita in maniera indipendente e il 66% risulta iscritto ad una associazione di categoria. FIAIP e FIMAA, con il 40% delle preferenze ognuna, si guadagnano il primato tra le associazioni di categoria, ma l’87% degli agenti vorrebbe vedere tutte le associazioni confluire in un’unica associazione con l’obiettivo di tutelare gli interessi professionali dell’intera categoria, in particolar modo dal punto di vista legislativo.

In conclusione, l’agente immobiliare nel 2015 non potrà in alcun modo trascurare il mondo del web, largamente utilizzato soprattutto da chi ha poco tempo per guardarsi intorno, ma non dovrà dimenticarsi di curare l’immagine dell’agenzia. E’ vero, infatti, che ancora una fetta consistente di possibili clienti prestano attenzione alla vetrina e alle riviste immobiliari, specialmente se patinate e distribuite con cura in appositi espositori ordinati e posizionati nei punti di alto passaggio della città. Ogni strumento, utilizzato nel modo giusto, può portare contatti o prestigio al nome dell’agenzia.

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