È inutile continuare a raccontarcela, anche quest’anno l’odiato gelo invernale è arrivato. C’è chi ricorrere ai maglioni di lana, chi a copertine di flanella e plaid e chi gira tutto il giorno con il giaccone invernale indosso. Ma c’è una cosa che fanno davvero tutti, ossia accendere il riscaldamento domestico. Con l’attivazione delle varie tipologie di caldaia, dove più, dove meno, arriva anche l’aumento delle bollette energetiche.
Ma non disperate! Enea ha raccolto i migliori consigli da seguire proprio per risparmiare sul
riscaldamento domestico
. Ciò che è emerso è che è decisamente più semplice di quel che si possa credere! Ecco il decalogo dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
1. L’importanza della manutenzione.
Fondamentale prima di ogni stagione fredda, è la manutenzione degli impianti. Questa regola, che vale anche per i sistemi di raffrescamento estivi, è la più importante: solo la corretta conservazione degli apparecchi può assicurarci totale sicurezza nell’utilizzo. E il risparmio vien da sé: un impianto pulito, senza incrostazioni e ben tarato consuma e inquina meno.
2. Temperatura sotto controllo.
Evitate di creare in casa microclimi desertici: in primo luogo perché l’aria calda e secca fa male alla salute; secondo perché è uno spreco, soprattutto se poi ci si ritrova a girare per casa in canottiera; e terzo perché è contro la legge: la normativa a riguardo, infatti, stabilisce che la temperatura indoor non superi i 22 gradi, quando 19 sono più che sufficienti a garantire il giusto comfort. Quando accendete il riscaldamento domestico, ricordate che ogni grado in più comporta consumi maggiori e maggior inquinamento ambientale.
3. Quando accendere il riscaldamento domestico?
Valutate con attenzione quando accendere il riscaldamento domestico, programmandolo in base ai vostri ritmi quotidiani. In linea di massima, durante la mattina, se non si è casa per motivi di lavoro o studio, è inutile tenerlo acceso; mentre di notte, quando si è sotto le coperte, può essere tranquillamente spento. In particolare le abitazioni di recente costruzione sono in grado di conservare e accumulare il calore, garantendo la giusta temperatura anche durante le ore di spegnimento.

Come risparmiare sul costo del riscaldamento domestico.
4. Schermare le finestre.
Sembra sciocco, ma alle volte le cose più semplici sono quelle che ci sfuggono. Durante le ore di assenza da casa e soprattutto di notte, è importante chiudere persiane, tapparelle o scuri alle finestre. Anche pesanti tendaggi aiutano a ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno.
5. Libertà a termosifoni e caloriferi.
Qualora sia possibile, buona norma è evitare di coprire le fonti di riscaldamento domestico. Tende, mobili e schermi estetici, così come l’utilizzo dei caloriferi come stendi panni, ostacolano la diffusione del calore in casa. Di conseguenza sarà necessari più potenza per scaldare l’abitazione, producendo grandi sprechi e facendo schizzare le bollette delle utenze domestiche.
Al contrario, un’ottima mossa può essere quella di inserire un pannello riflettente – anche un foglio di carta stagnola è sufficiente – tra parete e calorifero, soprattutto quando sono incassati nella parete. In questo modo si aumenterà il grado di isolamento del calorifero stesso, limitando la dispersione del calore.
6. Diagnosi energetica.
Un modo certo per ottimizzare l’efficienza energetica della nostra casa è quello di affidarsi alla valutazione di un tecnico abilitato. Sarà così possibile misurare oggettivamente quali sono i consumi per il riscaldamento domestico e calcolarne i costi. Ma soprattutto sarà possibile determinare eventuali miglioramenti per risparmiare energia e per pesare meno sull’ambiente.
Diagnosi energetica e attestato di prestazione energetica (APE) sono elaborati che hanno un costo alla portata di tutti e possono portare ad un notevole risparmio. Inoltre, sono documenti obbligatori per legge in caso di ristrutturazione o vendita/affitto dell’abitazione. Adeguare la propria casa tramite interventi di efficientamento energetico, infine, è oggi ancor più conveniente, grazie al supporto dell’Ecobonus.

Come risparmiare sul costo del riscaldamento domestico.
7. Impianti di ultima generazione.
Soprattutto quando in casa sono installati impianti vecchiotti, è anche opportuno valutare se sostituire o meno il sistema di riscaldamento domestico. Ad oggi, in commercio, sono disponibili soluzioni tecniche e sistemi di controllo che assicurano rendimenti decisamente elevati. Spesso e volentieri più efficienti di quelli installati in molte case italiane.
Gli ultimi studi tecnici, infatti, consigliano di installare sistemi ibridi di caldaie a condensazione e pompe di calore. A maggior ragione se in connessione con collettori solari per la produzione di acqua calda e/o fotovoltaici per l’energia elettrica.
8. Tecnologie per la regolazione del riscaldamento domestico.
Per mantenere la giusta temperatura indoor, una soluzione è rappresentata dalle centraline di regolazione automatica della temperatura degli ambienti. Questi strumenti ottimizzano i consumi, rilasciando nelle stanze di casa solo la giusta quantità di calore necessaria ed evitando inutili picchi o sbalzi di potenza.
9. Valvole termostatiche.
Già obbligatorie in condominio, le valvole termostatiche sono apparecchiature che consentono di regolare il flusso di acqua calda nei caloriferi. In questo modo non verrà mai superata la temperatura impostata per l’abitazione, mantenendo più contenuti anche i costi per il riscaldamento domestico.
10. Contabilizzatori del calore.
Vanno in coppia con le valvole termostatiche e sono fondamentali, in particolare, negli appartamenti in condomini con utenze centralizzate di teleriscaldamento o caldaie condominiali. Grazie a questi impianti, infatti, sarà possibile gestire in autonomia il proprio riscaldamento domestico e, di conseguenza, si pagherà solo in base al proprio consumo e non secondo una quota forfettaria derivante dai consumi dell’intero palazzo.