Dopo 90 giorni di incubazione, il 31 Maggio scorso è entrato in vigore il Conto Termico 2.0, con la nuova veste approvata dal DM del 16 Febbraio 2016, che comprende semplificazione delle procedure, quindi tempi più rapidi per l’erogazione, e l’inserimento di nuove agevolazioni per gli interventi sugli edifici. La risorsa messa a disposizione di privati e Pubblica Amministrazione (PA), ammonta a 900 milioni di euro l’anno, così suddivisi: 200 milioni per la PA e 700 per privati e imprese, fondi destinati ad incentivare interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Dal 31 Maggio è anche attivo la nuova applicazione web, Portaltermico, utilizzabile direttamente per richiedere gli incentivi ad accesso diretto, mentre per l’accesso a prenotazione, utilizzabile solo dalle Pubbliche Amministrazioni, bisognerà aspettare ancora un po’ per l’attivazione.
Tra i nuovi vantaggi portati dal Conto Termico 2.0 spicca il fatto che l’incentivo non abbia scadenza e non possa subire modifiche o proroghe, ma anche, e soprattutto, che possa essere richiesto da chi ha effettuato interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica: l’incentivo viene, infatti, calcolato in base all’energia termica prodotta e non in base alle spese sostenute per la sostituzione dell’impianto in questione. Infine va sottolineato che, nonostante venga spalmato, di norma, in un periodo che varia tra i 2 e i 5 anni, se l’incentivo supera i 5.000 euro verrà corrisposto in un’unica rata, accelerando così molto i tempi di rientro.
Interventi incentivabili.
Prima di entrare nel merito di quali siano gli interventi per i quali si può usufruire dell’incentivo Conto Termico 2.0, ampliati rispetto alla precedente versione prevista dal DM 28 Dicembre 2012, vediamo a chi è rivolto l’incentivo, per beneficiario dell’incentivo si intende il “soggetto responsabile”, ovvero chi ha sostenuto la spesa per gli interventi:
- Le Amministrazioni Pubbliche, che possono richiedere l’incentivo sia per interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza sia per interventi di incremento dell’efficienza energetica;
- I soggetti privati (persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario), che possono accedere al Conto termico solo per interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza
Vediamo ora quali siano, effettivamente, gli interventi incentivabili più importanti e i soggetti che ne posso fruire, tenendo presente che tutti gli interventi ammessi agli incentivi riguardano unicamente edifici esistenti dotati di impianto di climatizzazione annuale.
Interventi di incremento dell’efficienza energetica, solo per le PA:
- Isolamento di edifici, sostituzione di infissi, di sistemi di schermatura e d’illuminazione;
- Sostituzione di impianti esistenti di climatizzazione con impianti che utilizzano caldaie a condensazione;
- Trasformazione di edifici esistenti in edifici nZEB, a energia quasi zero;
- Installazione di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici dell’edificio.
Interventi di piccole dimensioni, relativi a impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza, sia per privati, che per le PA:
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento di serre e fabbricati rurali già esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentato a biomassa;
- Installazione di collettori solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale;
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.
Per accedere ad un elenco completo e dettagliato degli interventi incentivabili si rimanda alla lettura dell’articolo 4, “Tipologie di interventi incentivabili”, del DM 16 Febbraio 2016.

Altre, interessanti, novità.
Le novità, però, non si limitano al tipo di lavori per i quali è possibile richiedere l’incentivo, ma riguardano anche altri aspetti dei quali va sempre tenuto conto:
- La taglia massima degli impianti per la produzione di energia termica da rinnovabili passa da 1 MW a 2 MW;
- Si alza al 50% l’incentivo per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e, se l’isolamento è accompagnato dall’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione invernale, sale addirittura al 55% per entrambi gli interventi;
- L’incentivo è pari al 65% in caso di trasformazione in edificio a energia quasi zero e di sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti;
- Incentivabili al 100% per le PA e al 50% per i privati, sono le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica.
Semplificazioni per la richiesta e l’erogazione.
Uno degli obiettivi principali del nuovo Conto Termico 2.0 era proprio quello di semplificare il procedimento per la richiesta e per l’erogazione dell’incentivo e, per questo, sono state introdotte, rispetto al vecchio meccanismo, numerose novità, tra cui:
- L’eliminazione dell’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW;
- La predisposizione da parte del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, ovvero l’ente predisposto all’erogazione del servizio, di una modulistica predeterminata e semplificata per la presentazione della domanda d’incentivo;
- La compilazione di una lista di prodotti idonei, con potenza termica fino a 35 kW e 50 mq per i collettori solari, per i quali, successivamente al loro acquisto, sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica e semplificata per la compilazione della scheda domanda, in cui non è necessario indicare i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio;
- Saranno ammesse modalità di pagamento online e tramite carta di credito, per attestare le spese sostenute.