La buona nuova: da Aprile le bollette saranno più leggere.
Arriva direttamente dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, la notizia dell’alleggerimento delle bollette, a partire proprio da questo aprile, e dunque della riduzione degli importi da pagare sia sulla bolletta dell’elettricità, circa il 5 % in meno, che su quella del gas, che avrà un ribasso del 9,8 %. Questo risparmio va a sommarsi al calo dei costi delle forniture già registrato nel primo trimestre dell’anno in corso, ed è dovuto principalmente al calo del costo delle materie prime, in particolare del petrolio, e al raggiungimento di alcuni accordi più vantaggiosi e contratti a breve termine per la fornitura di gas metano.
Secondo una stima della stessa Autorità per l’Energia, una famiglia-tipo, con consumi stagionali nella media, arriverebbe a risparmiare intorno agli 8 € annui sulla bolletta dell’energia elettrica e circa 59 € all’anno su quella del gas: dunque un risparmio totale annuo di circa 67 €. Non male come “alleggerimento”, anche se lascia perplesse le associazioni dei consumatori il fatto che queste riduzioni siano in qualche modo legate a fattori esterni e indipendenti dalla volontà tanto del governo, quanto delle aziende fornitrici dell’energia.
Termovalvole e contabilizzatori, facciamo chiarezza: cosa sono e a cosa servono?
Tecnicamente la termoregolazione consiste nell’aggiunta di specifiche valvole, da montarsi su ogni termosifone, che è in grado di dosare il flusso di acqua calda nel radiatore, ma anche di interromperlo qualora fosse superata la temperatura limite, impostata dall’inquilino, e quindi di spegnere il radiatore stesso, evitando inutili sprechi. In questo modo lo stesso inquilino ha la possibilità di controllare la temperatura, non solo in tutta la casa, ma addirittura in ogni ambiente, agendo direttamente sul singolo termosifone: è facile intuire che, se ben utilizzata, è una tecnologia che consente importanti risparmi. Inoltre, ad accompagnare le termovalvole, è necessario installare uno, o più, contabilizzatori, in base alla struttura dell’immobile nel quale viene installato, e serve a misurare i consumi delle diverse unità immobiliari. L’installazione di valvole e contabilizzatori non richiede comunque lavori di muratura, ma il tempo per adeguarsi è comunque stretto, perché i lavori di adeguamento vanno fatti a impianto spento, dunque nel periodo compreso tra aprile e ottobre.

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Chi ha l’obbligo di installazione.
L’obbligo è da rispettare entro il 1° gennaio 2017, come prescrive il Dlgs 102/2014, di recepimento della direttiva 2012/27/Ue, e riguarda tutti i condomini con riscaldamento centralizzato: chi disattenderà i termini di legge rischia sanzioni da 500 a 2.500 €. La scarsa informazione relativa ha portato a casi di aumento spropositato delle bollette, ma anche ad una forte svalutazione dell’immobile, perché?
Attenzione alla casistica:
- Se l’impianto è a distribuzione orizzontale il decreto impone che siano le imprese che forniscono il carburante a installare i singoli contatori e ad assumersi il costo dell’installazione;
- Se l’impianto è a distribuzione verticale l’installazione e il costo per la stessa sarà a carico del cliente, che potrà rivolgersi anche ad un operatore diverso dall’azienda di fornitura.
Inoltre la Confedilizia ha attivato uno sportello consultabile gratuitamente, chiamato “Sportello calore”, proprio per ovviare al problema della disinformazione riguardo al decreto, che prevede due casi nei quali l’obbligo di installazione decade:
- Se il costo dell’installazione non è proporzionato rispetto ai risparmi energetici;
- Se la stessa installazione non garantisce efficienza in termini di costi.
Il consiglio di Confedilizia è dunque quello di far valutare ad un ingegnere termotecnico abilitato, che deve essere nominato dalle assemblee condominiali e che proprio Confedilizia mette a disposizione gratuitamente ai clienti, per una valutazione preventiva sulla sussistenza o meno dell’obbligo in questione, così che termovalvole e contabilizzatori non vengano installati dove non necessari, non obbligatori e soprattutto non convenienti: anche perché una ricerca svolta nelle principali città italiane ha evidenziato che il costo medio per valvola è compreso tra i 70 e 100 €, una spesa immediata che può essere, anch’essa, risparmiata.