È stata presentata a Piacenza, nell’ambieto del laboratorio sulla rigenerazione urbana Rebus (Renovation of public buildings and urban space), la Guida “Rigenerare la città con la natura”, nata dalla collaborazione tra la Regione Emilia Romagna e il dipartimento di Architettura e studi urbani del Politecnico di Milano (che proprio nella città emiliana ha la sede di facoltà) che raccoglie, spiega e presenta tante piccole e grandi azioni di progettazione degli spazi urbani proiettate verso città più verdi e sicure.
Città più verdi e vivibili: istruzioni per l’uso. È questo lo slogan e il diktat che si sono imposti gli oltre 100 professionisti del settore, tra cui architetti, urbanisti, agronomi, paesaggisti, ingegneri e tecnici dell’amministrazione, che hanno pensato e prodotto questa guida, che contiene buone pratiche e interventi urbani pensati per contribuire all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, volti a favorire la vita di chi abita nelle aree urbane della Regione, perché capaci di ridurre il rischio di allagamenti, migliorare la qualità e la vivibilità delle città aumentando il comfort termico delle persone e contranstando l’inquinamento.
I principali interventi.
La Guida, come detto, espone come realizzare l’obiettivo di rendere le città più verdi e vivibili, mettendo sul piatto alcuni, importanti interventi necessari, tra cui, solo per fare qualche esempio:
- Messa a dimora di alberi nel cuore delle città, nelle piazze, nei parcheggi o lungo le strade, per costruire infrastrutture verdi urbane;
- Sostituzione di superfici d’asfalto con altre permeabili per favorire la raccolta dell’acqua piovana e accrescere la sicurezza del territorio;
- Realizzazione di fossati e aree inondabili per la gestione di precipitazioni abbondanti in caso di eventi meteo intensi;
- Utilizzo di materiali più adeguati al contesto climatico negli interventi di riqualificazione urbana.
La presentazione del progetto.
Presente alla conferenza stampa e soddisfatta del lavoro svolto è l’assessore regionale all’ambiente Paola Gazzolo, che ha così commentato il documento appena presentato: “Negli ultimi 25 anni, in Emilia-Romagna si sono registrati aumenti delle temperature medie stagionali pari a 1,1 gradi rispetto al trentennio 1961-1990, le precipitazioni annuali sono diminuite del 2% e si sono sviluppati notevoli cambiamenti stagionali: a periodi estivi siccitosi si sono alternati autunni più piovosi. Si tratta delle conseguenze del cambiamento climatico, che nelle città espongono le persone agli effetti delle isole di calore o ai pericoli derivanti da precipitazioni abbondanti: da qui la necessità di ripensare e rigenerare il tessuto urbano con azioni capaci di renderlo sempre più resiliente, favorendo l’adattamento e la mitigazione ad un clima che muta”.

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La Guida si propone come raccolta di buone pratiche a disposizione di amministrazioni locali, progettisti pubblici e privati. Ad elaborarle, oltre 100 tra architetti, urbanisti, agronomi, paesaggisti, ingegneri e tecnici dell’amministrazione che hanno lavorato fianco a fianco per individuare misure concrete e sostenibili.
Ha poi concluso l’assessore Gazzolo: “Serve una strategia complessiva per le città che, oltre ad assicurare l’accessibilità e la qualità sociale a ciascun quartiere, si concentri anche sulla qualità ecologica e ambientale. Una sfida che richiede di mettere in gioco tutte le nostre capacità e le nostre conoscenze: la Regione Emilia-Romagna vuole giocare questa partita, a fianco delle sue comunità”.