È stata approvata in Assemblea legislativa la nuova legge sui rifiuti urbani che si fonda sul modello della circular economy (ovvero, non ci sono prodotti di scarto e le materie prime vengono riutilizzate).
Che obiettivi si pone la Regione?
Lo scopo dell’Emilia-Romagna è la promozione del riciclaggio e la prevenzione, quindi consegnare alle generazioni future un territorio più pulito, sano e stabile dal punto di vista economico.
Si punta ad una raccolta differenziata al 73%, alla riduzione del 25% della produzione pro-capite dei rifiuti urbani, al riciclaggio al 70%, al contenimento delle discariche, alla autosufficienza regionale.
Com’è strutturato il progetto?
Si tratta di un piano quinquennale a cui si arriverà tramite diversi strumenti, quali: la tariffazione puntuale, termine che sta ad indicare un’equità contributiva, ovvero si pagherà in relazione all’effettivo servizio erogato e non in base ai metri quadri o al numero dei componenti della famiglia, e si applicherà il principio “chi inquina paga”; eco-incentivi per i Comuni più virtuosi e premi alle imprese che smaltiscono meglio.
La Regione Emilia-Romagna aspira un modello economico in cui – per dirlo in parole semplici – non si butti via nulla: un’economia che si basi sul riuso delle risorse naturali.
Circular economy significa, inoltre, bloccare le risorse sul territorio a favore dell’occupazione, dello sviluppo economico e della sosteniblità locale.
In merito al progetto, Paola Gazzolo, assessore regionale alle Politiche ambientali, ha commentato: “Grazie a questa Legge, costruita con un ruolo determinante della società regionale e di consigli Comunali e provinciali, l’attenzione si sposta sulla parte a monte del filiera del rifiuto e non quella terminale, affrontando i temi del contrasto allo spreco, della riduzione del rifiuto, della raccolta e dell’industrializzazione del riciclo, del passaggio a un’economia circolare in cui il rifiuto diventa realmente risorsa”.
“Questa Legge è per noi un impegno concreto, un contributo tra i più avanzati del Paese in quest’ambito che proviene da una regione, la nostra, tra le pochissime in Italia a non essere mai andata in emergenza rifiuti grazie a politiche serie”. È così che ha spiegato soddisfatto il presidente della Regione, Stefano Bonaccioni. “Ora, il nostro futuro parla di superamento della maggior parte delle discariche nel 2020, come chiede l’Unione europea, di politiche che permettano di raggiungere risultati inediti in termini di qualità della vita e dell’ambiente. Virtuosità che nel 2020 ci porteranno anche a cominciare a spegnere qualche inceneritore”.
Ora, la Legge è stata approvata e ben presto inizieranno a fornirci le istruzioni e gli strumenti necessari a realizzare questo grandioso progetto. Loro l’han pensata, formata e servita, ma tocca a noi metterla in pratica, senza alcuna pigrizia. È ora di agire!