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Ecologia & Risparmio

Energie Rinnovabili: gli industriali scrivono al governo

Con una lettera aperta le più importanti associazioni in materia di energie rinnovabili si rivolgono al Governo per ottenere una politica di promozione, in linea con le normative europee. In palio il clima e oltre 100.000 posti di lavoro

Con una lettera aperta  APER (Associazione Produttori Energia da Fonti Rinnovabili), Assoelettrica e Assosolare (Associazione dell’Industria Solare Fotovoltaica) si rivolgono al Governo Italiano auspicando l’adesione alle politiche europee per l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.

Dopo aver ricordato che l’Associazione rappresenta 1.000 aziende con un numero di addetti di oltre 15.000 unità, e che il settore delle energie rinnovabili è destinato a crescere in maniera esponenziale come è già accaduto nei paesi Ue a più forte sviluppo tecnologico APER chiede al Governo di:


• Aderire in maniera costruttiva agli obiettivi che saranno deliberati in sede europea avviando una più incisiva politica di promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, per combattere la volatilità dei prezzi petroliferi, la nostra vulnerabilità strategica in campo energetico e i cambiamenti climatici.

• Inserire negli annunciati nuovi indirizzi della politica energetica nazionale un obiettivo realistico e coerente con i target convenuti a livello europeo, ma soprattutto concordato, in piena corresponsabilizzazione con le Regioni, sulla base delle effettive potenzialità.

• Dare pronta attuazione ai provvedimenti legislativi di sostegno allo sviluppo delle fonti rinnovabili rimasti finora incompiuti, anche redigendo un “Testo Unico per le fonti rinnovabili” in grado di armonizzare in maniera chiara e duratura una realtà normativa attualmente confusa.

• Rendere semplici, affidabili e trasparenti i processi autorizzativi dei nuovi impianti in un quadro di armonizzazione delle differenti procedure attualmente vigenti nelle diverse Regioni.

• Promuovere un più organico sviluppo della rete elettrica al fine di facilitare l’accesso e il collegamento del maggior numero di impianti, anche di piccola taglia, nel minor tempo possibile.

• Diffondere una cultura delle fonti rinnovabili solida e referenziata, volta a promuovere l’accettabilità sociale degli impianti correttamente integrati nel territorio.

• Stimolare l’ulteriore crescita dell’industria nazionale di settore e degli investimenti in ricerca e innovazione facilitando quindi lo sviluppo di tecnologie sempre più avanzate.

Carlo Durante, commentando l’iniziativa delle tre Associazioni come amministratore delegato della società eolica milanese Maestrale Green Energy e membro del Consiglio direttivo per l’eolico di Aper, osserva: «Al di là degli obiettivi presi in sede comunitaria e dei temi ambientali, questa continua indecisione e mancanza di chiarezza politica su ciò che si vuole fare sta distruggendo un potenziale di ricchezza. Soprattutto in questo momento di grande incertezza sui mercati, un segnale positivo e chiaro del Governo è dovuto.»

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