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Ecologia & Risparmio

ENERGIE RINNOVABILI, NASCE #ENERGIENOVE: 9 MILIARDI DI EURO IN 20 ANNI

È stato ufficialmente firmato il decreto che stanzierà quasi 9 miliardi di euro (435 milioni all’anno) in 20 anni per l’edificazione, lo sviluppo e l’efficientamento di energie rinnovabili, diverse dal fotovoltaico.

Lo scorso 24 Giugno, è stato annunciato dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dai Ministri Gian Luca Galletti e Carlo Calenda, rispettivamente dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, il nuovo piano che il Governo attuerà per finanziare gli investimenti nelle fonti energetiche alternative, le rinnovabili per intenderci, non fotovoltaiche. La nuova strategia green è stata presentata all’interno di una conferenza in cui erano presenti, tra gli altri, i dirigenti di Eni, Enel e Terna. Matteo Renzi ha così lanciato l’hashtag #Energienove, commentando: “L’Italia non è soltanto il Paese più bello del mondo, è il Paese che può essere più rinnovabile. Puntiamo ad “energienove”, con 9 miliardi di euro in 20 anni”.

Ed è, infatti, questo che prevede il nuovo provvedimento, ormai ribattezzato proprio “energienove”, ovvero lo stanziamento di più di 400 milioni di euro all’anno, per 20 anni, che verranno suddivisi, lo vedremo meglio in seguito, tra 8 differenti tipi di energie rinnovabili, puntando in particolare sulle tecnologie già mature, che possono garantire quindi una maggiore efficienza.

La distribuzione delle risorse.

Nel corso della conferenza, il Ministro Calenda ha firmato il decreto: 400 milioni di euro, per la precisione 435, all’anno, per 20 anni, che andranno a finanziare i nuovi impianti di produzione di energia, che saranno selezionati nel corso dell’anno corrente, mentre i finanziamenti partiranno dal 2017.

Il decreto garantisce incentivi specifici per ognuna delle 8 fonti prese in esame: alle tecnologie più efficienti con tecnologie ad alto potenziale, con forti prospettive di sviluppo e penetrazione sui mercati esteri, ovvero l’eolico on-shore, le biomasse e il solare-termodinamico, verranno riservati più della metà dei fondi, 288 milioni di euro; il restante sarà suddiviso tra energia idroelettrica, eolica off-shore, geotermica, rifiuti e 29 milioni di euro saranno, infine, destinati ai rifacimenti, ovvero il mantenimento in efficienza della potenza esistente, cioè quella degli impianti già attivi sul territorio italiano, con l’obiettivo di modernizzarli, senza un ulteriore impatto ambientale, e saranno utilizzati anche per incentivare le bonifiche e le riqualificazioni di vecchie centrali.

Precisiamo che da questo provvedimento è escluso il fotovoltaico, in quanto sono già attivi finanziamenti ad hoc per questo tipo di energia rinnovabile, che ha, inoltre, già raggiunto, in Italia, un livello di sviluppo tecnologico e un numero di impianti attivi, tali da non necessitare ulteriori fondi.

Nella tabella seguente (Tab. 1) riportiamo le cifre esatte dei fondi destinati ad ognuna delle 7+1 (i rifacimenti) energie prese in esame, con il prospetto in MegaWatt della quantità di energia che si punta a ricavare da ognuna di esse.

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Complessivamente, il settore con uno stanziamento di incentivi maggiori sarà quello delle biomasse, con 105 milioni di euro per la valorizzazione energetica di scarti e dei residui dell’agricoltura. Il solare termodinamico potrà contare su 98 milioni di euro per lo sviluppo di tecnologie innovative, l’eolico conterà su 85 milioni per l’on-shore e su 10 milioni per l’off-shore. All’idroelettrico andranno 61 milioni di euro, al geotermico 37 milioni. 29 milioni di euro, come detto, saranno messi a disposizione dei rifacimenti.

Tutte gli altri finanziamenti.

Se si considerano anche gli altri finanziamenti già attivi sul territorio nazionale il totale dei fondi destinati all’efficienza energetica supera i 10 miliardi di euro, ha così infatti commentato Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente, dichiarandosi estremamente soddisfatto del risultato raggiunto. Gli altri finanziamenti, che vanno a sommarsi con #energienove sono:

  • Il conto termico 2.0, con 900 milioni di euro di contributi ai privati e agli enti pubblici che vogliono potenziare l’efficienza dei propri edifici;
  • L’Ecobonus al 65%, di cui vi abbiamo parlato tempo fa in questo articolo
  • Il bando da 250 milioni di euro per l’efficientamento delle scuole, aperto un mese e mezzo fa circa;
  • Il finanziamento da 90 milioni di euro sulla mobilità sostenibile, in parte sull’economia verde e in parte sui percorsi casa-scuola e casa-lavoro.

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