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Ecologia & Risparmio

Fornitura luce domestica: mercato libero vs mercato tutelato, ultimi mesi per scegliere

Poco più di 5 mesi ci separano dal 1° gennaio 2020, data in cui andrà in pensione il mercato tutelato per la fornitura della luce domestica, a favore del nuovo mercato libero. Come funziona questa nuova modalità? Quali novità porta? Ma soprattutto, quali sono le opportunità che offre? Scopriamolo insieme.

Mercato libero

Uno degli argomenti oggetto di recente riflessione è il prossimo termine delle tariffe a maggior tutela per la fornitura di luce domestica e gas. Per la precisione, dal 1 gennaio 2020 non sarà più possibile avvalersi di questo servizio; pertanto, i cittadini dovranno scegliere quali tariffe a mercato libero sottoscrivere per le proprie utenze domestiche di energia elettrica.

Il mercato tutelato nella fornitura di luce domestica: cosa significa?

Ad oggi, due sono le modalità tariffarie per la fornitura di luce domestica: maggior tutela e mercato libero. Con riferimento alla prima, il livello dei prezzi è determinato in larga parte dall’Autorità per l’Energia Elettrica e per il Gas, che rileva, ogni tre mesi, il costo delle materie prime. Le quote hanno un tetto massimo, che i fornitori di energia non possono superare.

Il mercato tutelato è applicabile sia a clienti privati che ad aziende. Il suo principale vantaggio sta nel fatto che i livelli dei prezzi non possono salire al di sopra di determinate soglie. Questo dovrebbe teoricamente consentire agli utenti di risparmiare sul costo della bolletta dell’energia elettrica.

Uno svantaggio della fornitura di luce domestica con tariffe di mercato tutelato risiede nel fatto che non è possibile sceglierla, con lo stesso operatore, per luce e gas. Un altro elemento, non proprio a favore del mercato tutelato, sta proprio nel fatto che, con cadenza trimestrale, le tariffe vengono rielaborate, sulla base di fattori quali il costo della commercializzazione all’ingrosso e gli equilibri geopolitici dei Paesi esportatori di materie prime.

Pertanto, i costi possono volgere al ribasso, ma ben più verosimilmente al rialzo. Dunque, quella che, nelle migliori intenzioni, poteva essere una fonte di risparmio, in realtà si rivela una continua tendenza all’incremento.

La fornitura di energia elettrica a mercato libero: caratteristiche.

Con il Decreto del 16/06/1999 (noto come Decreto Bersani), in Italia ha avuto luogo la liberalizzazione del mercato dell’energia. Ciò ha implicato una progressiva deregolamentazione del settore, a cominciare dalla produzione, fino alla distribuzione dell’energia. A partire dal 2007, il processo di liberalizzazione è stato definitivamente completato. Qualsiasi distributore, quindi, può operare sul mercato.

Premesso che il risparmio in bolletta dovrebbe essere calibrato valutando con attenzione i propri consumi, le tariffe a mercato libero consentono, in molti casi, un risparmio economico più alto di quanto si possa inizialmente credere, in base al basso costo kwh mercato libero. Ad esempio, una grossa fonte di risparmio è data dagli sconti applicati da taluni operatori. Soprattutto nel caso in cui venissero scelti sia per la fornitura di energia elettrica, che per il gas.

Inoltre, il regime di concorrenza per la fornitura di luce domestica consente l’offerta di prezzi competitivi da parte delle aziende fornitrici, che fanno il possibile per elaborare tariffe convenienti, al fine di conquistare sempre nuovi clienti ed evitare passaggi ad altri gestori di quelli già esistenti. A beneficiare di queste condizioni particolarmente vantaggiose è sicuramente il cliente finale. Egli infatti ha la possibilità di scegliere tra una moltitudine di fornitori di energia elettrica ed optare per il prezzo più conveniente.

Energia elettrica a libero mercato: quale scelta effettuare?

Abbiamo esaminato gli elementi distintivi della fornitura di energia elettrica con le tariffe di maggior tutela e quelle a mercato libero. Dal momento che tra qualche mese la prima non ci sarà più, è opportuno documentarsi per tempo, e consapevolmente, sulla scelta da effettuare. Soprattutto per coloro che si approcciano per la prima volta al mercato libero.

Mercato libero

Scopriamo tutte le novità del mercato libero per la fornitura dell’energia elettrica domestica.

La compresenza di una pluralità di operatori, nel panorama dei fornitori di energia elettrica, permette ai clienti di avere più opzioni tra cui scegliere. Alcuni, tuttavia, hanno ipotizzato che con il termine del regime tariffario a mercato libero, le aziende che operano nella fornitura di luce domestica avranno un potere decisionale sui prezzi molto più alto, a scapito dei consumatori. Si tratta di un’eventualità possibile, anche se il regime di libera concorrenza avrebbe l’effetto, in realtà molto più probabile, di stimolare il ribasso dei prezzi. In questo modo il singolo operatore risulterebbe più concorrenziale rispetto agli altri, accaparrandosi così una più consistente fetta di mercato.

Attenzione ai rischi.

A questo punto, occorre valutare quali potrebbero essere le possibili conseguenze per i consumatori, che hanno a disposizione qualche mese per informarsi sull’argomento ed evitare di arrivare impreparati alla fatidica data del 1 gennaio 2020. Il rischio più grande, infatti, è quello di sottovalutare e rinviare l’argomento e di arrivare a cavallo della scadenza con l’acqua alla gola. Rischiando, dunque, di optare per il primo operatore che capita, senza valutare con attenzione se la tariffa proposta sia adatta alle proprie esigenze.

Non solo, potrebbe anche verificarsi una doppia fatturazione, che riguarda il vecchio operatore per i consumi fino al 31 dicembre 2019 e quello nuovo, per il periodo successivo. Le problematiche inerenti alla scelta tardiva o, peggio ancora, alla mancata opzione, non finiscono qui. Infatti, la norma prevede che tutti coloro che per il 1 gennaio 2020 non avranno ancora deciso l’operatore per la fornitura di luce domestica, saranno indirizzati automaticamente al cosiddetto Servizio di Salvaguardia, che in precedenza era previsto unicamente per le aziende. Esso è caratterizzato da una tariffa maggiorata da un fattore chiamato parametro omega. Esso costituisce una specie di penale per tutti quelli che non hanno effettuato un’opzione al termine del mercato tutelato.

Iniziare a scegliere l’operatore: non temere i cambiamenti.

Con queste premesse, il passaggio, dal prossimo anno, alla tariffa a mercato libero potrebbe essere l’occasione giusta per mettersi a tavolino, con la propria bolletta in mano, e imparare un po’ di più sui propri consumi. In particolare, confrontando le tariffe e valutare il cambio di operatore con serenità e cognizione di causa.

Purtroppo, però, la maggior parte degli utenti non ha ben chiaro quali siano gli elementi che compongono i costi della bolletta dell’energia elettrica. Ad una quota per la materia prima, infatti, se ne aggiungono altre, relative alla rete di distribuzione, alle imposte, agli oneri accessori. Pertanto, nella scelta delle tariffe più adatte ai propri consumi, bisogna considerare che non tutte le voci in fattura riguardano il prezzo del fattore energia.

La cosa giusta da fare è iniziare, già in questo periodo, a confrontare le tariffe dei diversi fornitori di energia elettrica a mercato libero. In questo modo, quando si viene contattati per le offerte commerciali, non si avrà un ruolo passivo. Anzi, l’occasione è adatta per porre domande, chiedere chiarimenti sull’offerta proposta e interessarsi a quelli che sono, in definitiva, i propri soldi.

Il consiglio è, quindi, quello di approfittare del prossimo cambiamento per valutare, con calma ed autonomia, le tariffe di fornitura di luce domestica adatte alle proprie esigenze, ai propri consumi e che consentano un risparmio nella bolletta dell’energia elettrica.

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