“Il costruito per gli uomini del domani. Osservatorio sulla sostenibilità ambientale – Focus sull’efficienza energetica e sulla sicurezza”, è questo il titolo di una interessante indagine, condotta da Scenari Immobiliari in collaborazione con Johnson Controls, che getta luce sul mercato dell’immobiliare residenziale sostenibile. Negli ultimi anni, in Italia, si stanno scoprendo nuove tecniche e si sta puntando forte sulle tante soluzioni che si basano sull’edilizia sostenibile: meno inquinante e, anche se più costosa in fase di costruzione o ristrutturazione, nel lungo termine porta grandi benefici sia in termini di risparmio economico, che di incremento del valore dell’immobile stesso. Secondo il report appena citato, infatti, l’incremento del costo stostenuto per lavori di costruzione o ristrutturazione sostenibili, viene ampiamente compensato dall’incremento del valore dell’immobile stimato tra il 2 e il 10%, senza considerare che i tempi medi per un eventuale vendita si accorciano da 8 a 4 mesi e che le abitazioni ecosostenibili in affitto rendono canoni maggiori del 2-8%.
Immobili sostenibili.
In sostanza c‘è un motivo in più per comprare o costruire in direzione sostenibile: le statistiche parlano chiaro – e anche noi vi avevamo parlato, in questo video, di tutti i vantaggi derivanti dal possesso si un’abitazione di classe energetica alta – gli immobili ecosostenibili valgono di più rispetto a quelli con consumi, e quindi con livelli di inquinamento, più elevati.
Lo stesso discorso vale anche per le ristrutturazioni e le riqualificazioni edilizie: le famiglie, che in questo senso sono gli attori più interessanti alla sostenibilità della propria casa, stanno recependo attivamente questi consigli, fortemente indirizzati in questa direzione dai vantaggi costituti dal Bonus Ristrutturazione e dall’Ecobonus.
- La prima delle due detrazioni si rivolge a tutti coloro che intendono ristrutturare la propria abitazione, permettendo un risparmio sui costi del 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 96.000 euro;
- La seconda, invece, è riservata agli interventi di riqualificazione edilizia che portano un reale efficientamento delle prestazioni energetiche del proprio immobile, garantendo un risparmio sui costi fino al 75% delle spese effettuate (fino ad un massimo variabile a seconda del tipo di intervento realizzato).
Entrambe le agevolazioni fiscali sono attualmente al vaglio per una molto probabile proroga anche per il 2018.
Costi e benefici.
Nel report “Il costruito per gli uomini del domani” si dipanano alcuni dubbi circa il reale guadagno futuro che interventi ecosostenibili porterebbero in termini di valore degli immobili green: “In caso di ristrutturazione, il costo di interventi green è, di media, di 40 euro al metro quadro. Nelle città italiane, che evidenziano un patrimonio immobiliare di 18 milioni di abitazioni costruite dopo il 1946, fare interventi di ristrutturazione green comporterebbe un investimento aggiuntivo da 40 miliardi di euro con un incremento del valore immobiliare non inferiore a 100 miliardi di euro”.

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Ma l’edilizia sostenibile non porta benefici solo dal punto di vista economico, gli immobili green, ovvero quelli che sono stati progettati o riqualificati per ridurre al minimo l’impatto con l’ambiente circostante, hanno un forte impatto anche sul benessere di chi abita l’immobile e sulla zona in cui sorge. Un alto numero di edifici ecosostenibili, se locati in una zona in cui è in atto un piano di riqualificazione sostenibile urbana, ad esempio tramite l’aumento delle aree verdi circostanti e tramite l’utilizzo di energie rinnovabili durante la costruzione dei nuovi immobili di zona, aiuta a migliorare la vita e l’aspettativa di vita degli abitanti di quell’area.
Secondo Scenari Immobiliari, inoltre: “Una casa che presenti un’efficace coibentazione avrà un fabbisogno termico basso, dunque presenterà un risparmio notevole di energia e una maggiore qualità della vita. Stessa cosa per illuminazione, condizionamento d’aria, riscaldamento e ventilazione, tutte cose che rendono la casa più vivibile”.
La situazione italiana.
Studiando i dati analizzati e messi a disposizione dal report, ci si rende subito conto che in Italia il costruito obsoleto occupa una fetta troppo ampia del patrimonio edilizio già esistente: oltre il 70% degli immobili con oltre 40 anni di vita, ovvero grossomodo quelli edificati prima del 1980, necessitano di interventi di manutenzione straordinaria: “Un investimento in un’operazione immobiliare sostenibile comporta costi iniziali maggiori rispetto a uno sviluppo tradizionale, ma i ritorni per un operatore che investe in edifici green, in termini di valore, canoni, tempi di assorbimento e immagine sono notevoli. La sequenza virtuosa investe poi ogni fase del ciclo di vita dell’immobile. Investire in edifici efficienti, prima ancora che sostenibili, consente di liberare risorse da destinare all’implementazione di soluzioni per il miglioramento del benessere all’interno degli edifici, offrendo ai propri inquilini soluzioni più competitive”.