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Ecologia & Risparmio

NUOVA SCALA ENERGETICA UE PER PICCOLI E GRANDI ELETTRODOMESTICI

La nuova classificazione dice addio alla A+ e alle classi superiori: si torna ad una suddivisione compresa tra A e G, con l’adeguamento dei parametri alle nuove tecnologie del settore.

Quando si parla di classi di consumo, anche dette classi di efficienza energetica, si intende una suddivisione della scala dei consumi degli elettrodomestici di ogni misura, dai frigoriferi alle lampadine, normata dall’Unione Europea, e basata sui consumi annuali espressi in kWh. La scala finora utilizzata, indicava i vari ordini di consumo con una lettera compresa, inizialmente, tra la A, la migliore, e la G, la peggiore, che rappresentava elettrodomestici obsoleti dal grande consumo energetico; nel corso degli anni la fascia più alta, quella indicata con la lettera A, è stata ulteriormente suddivisa in A+, A++ e A+++, per valorizzare gli elettrodomestici dal bassissimo consumo energetico. Ovviamente le fasce di consumo corrispondenti a una classe variano a seconda del tipo di elettrodomestico.

Mercoledì 6 Luglio scorso, gli eurodeputati del Parlamento Europeo hanno rimesso mano alla normativa, approvando una nuova scala di classi per l’efficienza energetica degli elettrodomestici, ridefinendo i parametri delle classi, riportandole in una scala da A a G: in sostanza è una sorta di aggiornamento della scala esistente, adeguata al nuovo livello tecnologico raggiunto, che consente di realizzare elettrodomestici del sempre minore consumo energetico e impatto ambientale.

La proposta di aggiornamento è stata approvata dal Parlamento Europeo con 580 voti favorevoli, 52 contrari e 79 astensioni. Ora, il testo, è stato rinviato alla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia per un’ulteriore considerazione degli emendamenti approvati, dopodiché verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.

Gli obiettivi della nuova scala.

L’obiettivo dichiarato della nuova scala di classi energetiche è quello di spingere l’industria a tenere il passo con il progresso tecnologico. Attualmente, la stragrande maggioranza degli elettrodomestici prodotti e disponibili sul mercato è conforme ai requisiti della “classe A”, ed è proprio per questo che sono aggiunte le classi A+, A++ e A+++; ridefinendo, però, i parametri di classe, adeguandoli alle nuove tecnologie, un elettrodomestico precedentemente di classe A, verrà inevitabilmente declassato a B o C, se non addirittura a D: inevitabilmente, lo stesso elettrodomestico apparirà, a primo impatto, meno competitivo sul mercato e molto meno appetibile agli occhi del consumatore medio.

Secondo gli eurodeputati, fissare nuovi requisiti energetici più severi fornirà incentivi alle aziende per un ulteriore miglioramento dell’efficienza energetica. Dario Tamburrano, deputato italiano al Parlamento Europeo, ha così commentato dopo l’approvazione della nuova norma: “Il voto ha dato nuova linfa alle etichette di efficienza energetica, rendendo il sistema di etichettatura più forte, più sicuro, più chiaro e orientato al futuro. Innovazioni come la base di dati, il codice “Quick Response” e soprattutto il riferimento a elettrodomestici intelligenti, vanno verso un sistema di etichettatura energetica 2.0. Sono sicuro che i negoziati con il Consiglio miglioreranno ulteriormente la capacità di servire al meglio gli interessi dei cittadini europei e diventare uno dei più potenti strumenti per raggiungere i nostri obiettivi di efficienza energetica nell’UE.”

La normativa.

Nel nuovo testo modificato si legge che le etichette con le scale di classi aggiornate dovrebbe essere introdotte tra i 21 mesi e i 6 anni, in base al tipo di prodotto, dall’entrata in vigore della normativa, con l’obiettivo, l’abbiamo detto, di garantire una scala A-G omogenea. I nuovi requisiti per le etichetta avranno validità di 10 anni e ogni successiva risistemazione della scala delle etichette sarà avviato solo quando almeno il 25% dei prodotti venduti sul mercato dell’Unione Europea rientrerà nella classe di efficienza massima, ovvero classe A, oppure se il 50% degli elettrodomestici venduti sarà di classe A e B.

Le nuove etichette, inoltre, dovranno contenere tutte le informazioni necessarie sulla classe di efficienza energetica del modello del prodotto sul mercato e, soprattutto, il consumo di energia assoluto in kWh, indicato per anno o “per qualsiasi periodo di tempo pertinente”.

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Trasparenza della classificazione.

Si è, infine, sostenuto, in sede di discussione, della necessità di* creare una banca dati dei prodotti,* mediante la realizzazione di un sito web contenente le informazioni su ogni prodotto e un’interfaccia sulla conformità degli stessi, ovvero una piattaforma elettronica per sostenere il lavoro delle autorità nazionali di sorveglianza del mercato, disponibile nelle lingue del paese, e consultabile dagli utenti.

I test energetici, realizzati dai fornitori e delle autorità di vigilanza del mercato, dovranno riflettere il più possibile l’utilizzo effettivo di un determinato prodotto, basandosi sull’utilizzo previsto che ne potrebbe fare il consumatore medio. Nel testo, i deputati chiedono alla Commissione di pubblicare nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea i metodi provvisori di misurazione e calcolo, in relazione ai suddetti requisiti specifici di prodotto.

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