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Ecologia & Risparmio

SOLO IL 15% DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE ITALIANO PRESENTA UNA BUONA EFFICIENZA ENERGETICA

L’85% degli immobili italiani necessita di interventi di ristrutturazione o di riqualificazione energetica. L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la guida ai bonus fiscali che puntano ad incentivare la riqualificazione.

In occasione della presentazione della prossima edizione di Saie Smart House e di Sie, fiera dedicata all’edilizia della casa e alle innovative soluzioni di impiantistica degli edifici, Nomisma ha effettuato un’analisi dalla quale emerge un panorama immobiliare italiano inaccettabile dal punto di vista dell’efficienza energetica. L’83,6% degli immobili è stato costruito più di vent’anni fa e presenta un’efficienza energetica troppo distante da quella di immobili in classe energetica A, B o C che rappresentano solamente il 15% degli immobili italiani.

Il 55,4% delle case presenti sul suolo italiano risale a prima del 1971 e necessita di seri interventi di riqualificazione, mentre quelli costruiti tra il 1972 e il 1991 richiedono investimenti per migliorare l’efficienza energetica e rappresentano più di un quarto del totale, il 28,2%. Come ha commentato, Luca Dondi, direttore generale di Nomisma “la riqualificazione dell’esistente è l’opportunità per le imprese per uscire dalla crisi del settore secondo cui si registreranno segnali di ripresa anche osservando le stime di compravendite di immobili per il 2015”.

Per il 2015 si stima una crescita delle compravendite immobiliari del 16,7% rispetto al 2013, quest’anno il numero di compravendite salirà a quota 470.324, mentre nel 2017 supereranno le 517.200.

Per incentivare la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare del Paese ricordiamo la possibilità di usufruire di agevolazioni fiscali. A tal fine l’Agenzia delle Entrate ha aggiornato la guida “Agevolazioni fiscali per il risparmio energetico”, contenente tutte le informazioni utili per richiedere le detrazioni Irpef del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

All’interno della guida sono state inserite anche le ultime novità introdotte dalla Legge di Stabilità e dal decreto sulle semplificazioni fiscali. Con la Legge di Stabilità 2015, infatti, la detrazione del 65% sugli interventi di riqualificazione energetica degli immobili è stata prorogata per tutto il 2015. Inoltre, la percentuale di ritenuta di acconto sui bonifici che banche esposte hanno l’obbligo di operare all’impresa che effettua l’intervento è aumentata dal 4% all’8%. Infine, l’agevolazione è stata estesa anche alle schermature solari, con un tetto massimo di 60.000 euro di spesa; agli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, con un tetto massimo di spesa di 30.000 euro.

Con il decreto sulle semplificazioni fiscali, invece, è stato eliminato l’obbligo di inviare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate per interventi che proseguono per più periodi d’imposta; modificato il numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione, infatti, dal 2011 vige l’obbligo di una ripartizione di 10 rate annuali di pari importo; eliminato l’obbligo di presentazione dell’attestato di certificazione energetica per sostituire finestre, installare pannelli solari e sostituire impianti di climatizzazione invernale; infine, è stato eliminato l’obbligo di indicare il costo della manodopera separatamente nella fattura emessa dall’impresa esecutrice dei lavori.

Riqualificare gli immobili del nostro Paese, mostra quindi svariati vantaggi, sia dal punto di vista ambientale e di consumo energetico, sia dal punto di vista estetico ed economico. Ristrutturando e migliorando le prestazioni energetiche della propria abitazione si avrà il vantaggio di godere del bonus fiscale, di abbassare i costi di gestione domestica, salvaguardando l’ambiente.

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