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Ecologia & Risparmio

Stufe a pellet senza canna fumaria: riscaldamento ecologico e intelligente

Le stufe a pellet senza canna fumaria non necessitano di costosi e invasivi interventi strutturali sull’immobile e presentano numerosi vantaggi (e qualche svantaggio): ecco tutto ciò che c’è a sapere su questi sistemi di riscaldamento.

Stufe

Per chi vive in appartamento e non ha la possibilità di installare una canna fumaria in casa, esiste una soluzione più calda (dal punto di vista emozionale, ma non solo) e accogliente dei semplici caloriferi. Una soluzione di sicuro impatto estetico: le stufe a pellet senza canna fumaria.

Prima di addentrarci nel cuore della questione e di spiegarvi quali sono i vantaggi, quali le accortezze necessarie per l’installazione e quali i costi di una stufa di questo tipo, precisiamo subito che pur non essendo prevista una canna fumaria, i fumi prodotti dalla stufa stessa vengono espulsi all’esterno. Come? Tramite un sistema chiamato “di tiraggio forzato”: in sostanza i fumi vengono aspirati in un tubo di scarico grazie ad un ventilatore elettrico. È intuitivo, quindi, che pur non avendo bisogno di una canna fumaria, l’installazione di un tubo che sfoci all’esterno è necessaria. L’installazione di questo meccanismo è semplice e poco invasiva. Deve per legge essere eseguita da un tecnico professionista, che, inoltre, vi rilascerà anche una dichiarazione di conformità dell’impianto, che attesti il rispetto della normativa a riguardo.

Vantaggi delle stufe a pellet.

Le

stufe

a pellet senza canna fumaria, portano notevoli vantaggi nelle nostre case (e nei nostri portafogli), vediamoli insieme:

  • Hanno consumi minori rispetto, ad esempio, alle caldaie a metano;
  • Sono più ecologiche di molti tipi di caldaie. Immettono nell’atmosfera un minor quantitativo di CO2 e di polveri sottili, vantaggio sia per l’ambiente, che per noi, poiché l’aria che respiriamo sarà più pulita;
  • Non dipendendo da una canna fumaria già esistente e possono essere collocate con grande libertà (è infatti sufficiente un muro che dia verso l’esterno). In più non necessitano di invasivi interventi murari, che provocano disagi e hanno costi elevati.
  • Ormai tutti i modelli di stufe a pellet consentono di monitorare la temperatura della stanza in cui sono collocate. Abbassando il “regime di potenza”, ovvero l’intensità con cui scaldano, quando il riscaldamento dell’ambiente è sufficiente, eviteremo inutili sprechi;
  • La maggior parte dei modelli ha un sistema che permette di regolare e automatizzare accensione e spegnimento. Risultato? Un conseguente risparmio energetico, poiché la stufa verrà accesa solo quando necessario.

Di contro, le stufe a pellet senza canna fumaria hanno lo svantaggio di richiedere l’accesso all’elettricità, per alimentare il meccanismo di tiraggio forzato. Incidono, quindi, sulla bolletta della luce. Questo tipo di sistema di riscaldamento, inoltre, non è indicato per riscaldare ambienti molto ampi.

Cosa serve per l’installazione.

Come ripetuto più volte, le stufe a pellet senza canna fumaria non necessitano di lavori strutturali sull’immobile. È sufficiente un muro perimetrale e una presa elettrica vicina, necessaria per accendere la stufa stessa.

Sono invece necessarie due importanti autorizzazioni. La prima è quella per posizionare il tubo esterno a parete fino al tetto. La seconda, obbligatoria solo se si vive in condominio, è il nulla osta dei condomini i cui appartamenti si affacciano sulla medesima facciata dell’edificio.

Stufe

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Consigli utili.

Quando si gioca col fuoco, sempre meglio non dar nulla per scontato, quindi la prima, fondamentale accortezza da avere è quella di tenere la stufa lontana da elementi infiammabili. È inoltre consigliato posizionarla almeno a 5 centimetri di distanza dal muro, per permettere il passaggio di aria sul retro. Se appoggiata su un pavimento di legno, inoltre, è bene non appoggiarla direttamente a terra, ma interporci, ad esempio, una lastra di vetro. Questo per evitare danneggiamenti o bruciature alla pavimentazione.

Le stufe a pellet hanno il vantaggio di scaldare velocemente l’ambiente in cui sono poste, ma non sono adatte a riscaldare gli altri, neanche se adiacenti. Il consiglio, dunque, è di porle al centro della stanza se occorre riscaldare un singolo ambiente, mentre di realizzare un sistema canalizzato di tubi che veicoli il calore, se si vuole avere un riscaldamento più ampio e su stanze differenti.

Attenzione, perché le stufe a pellet possono provocare secchezza alla gola e alle vie respiratorie. Per evitare questo disagio, nella parte superiore, è posta una vaschetta nella quale versare acqua, che serve proprio a umidificare l’aria dell’ambiente in cui è installata.

Come ogni tipo di stufa o di sistema di riscaldamento in generale, anche le stufe a pellet senza canna fumaria necessitano di una manutenzione periodica e di frequenti pulizie.

Quanto costano le stufe a pellet?

In commercio vi sono tantissimi modelli di stufe a pellet senza canna fumaria, sul cui prezzo incidono numerosi fattori che vanno dalla tecnologia del meccanismo, ai materiali, al design. In genere, comunque, i costi vanno dai 700 ai 3.000 euro. I sacchi di pellet, a differenza dei sacchi di legna, non occupano molto spazio e possono essere acquistati anche a piccole dosi. Nei supermercati, ipermercati o nei punti vendita di materiali per la casa, così come nei negozi per il fai da te, sono in vendita in sacchetti da 15 chili il cui costo oscilla tra i 4,50 e i 6 euro.

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