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Edilizia

ANCI: STOP AL CONSUMO DEL SUOLO, INCENTIVIAMO IL RECUPERO DEL PATROMONIO EDILIZIO

L’Anci approva la legge quadro sulle aree agricole per contenere la cementificazione e valorizzare aree non edificate e prodotti, coinvolgendo regioni ed enti locali per garantire un’agricoltura ecosostenibile.

La situazione attuale vede una contrazione del mercato delle compravendite immobiliari (che colpisce in particolar modo le nuove costruzioni) e città occupate da una notevole quantità di edifici fatiscenti che necessiterebbero di una radicale riqualificazione.
La legge quadro sulle aree agricole, già approvata in via preliminare dal CdM del 15 giugno scorso ed esaminata dalla Conferenza Unificata, si pone l’importante obiettivo di contenere il consumo del suolo dovuto all’eccessiva cementificazione e valorizzare le aree non edificate e i prodotti, coinvolgendo le regioni e gli enti locali per garantire un’agricoltura ecosostenibile.

Il provvedimento ha trovato l’approvazione dell’ANCI che ha però avanzato alcune osservazioni riguardo al fatto che il disegno di legge contiene “norme vecchie, nessun incentivo per le buone pratiche e assenza di un piano nazionale”. E’ necessario predisporre incentivi per un migliore e minore utilizzo del suolo a favore dei Comuni. Umberto Di Primio, delegato Anci in Conferenza Unificata, invita a prendere ad esempio Berlino “che ancora continua ad abbattere interi quartieri per costruire nuovi e moderni edifici”, e insiste sulla necessità di maggiori incentivi fiscali per il recupero del patrimonio edilizio esistente e sulle opere per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e “la standardizzazione a livelli elevati dei metodi di edificazione”.

Puntando alla ricostruzione di interi quartieri fatiscenti anziché perpetuare l’eccessivo consumo del suolo attraverso nuove costruzioni, si raggiungeranno importanti obiettivi di sviluppo, tra i quali la riqualificazione energetica, funzionale ed estetica delle nostre città creando importanti occasioni di lavoro per le imprese edili.

E proprio quest’ultime, in nostra opinione, dovrebbero maggiormente far sentire la propria voce anche attraverso l’ANCE. La riqualificazione urbana è un obiettivo concretizzabile già nel breve periodo e servirà a rilanciare un settore in crisi che ha bisogno di modellarsi e abbandonare gli stereotipi di sviluppo che lo hanno caratterizzato sino a pochi anni fa.

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