Le case cantoniere, per chi non lo sapesse, sono degli immobili, di proprietà demaniale e gestiti dall’ANAS, l’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade, caratterizzati dal tipico colore rosso pompeiano: esse prendono il nome dai “cantonieri”, ovvero gli operai addetti alla manutenzione delle strade, che per esigenze lavorative, avevano necessità di alloggiare sul luogo di lavoro.
Questi immobili, disseminati lungo le strade italiane e per la maggior parte ormai in disuso, verranno ristrutturati e adibiti a nuove funzionalità quali, ad esempio, alberghi, ristoranti o punti di informazione a sostegno degli automobilisti. È questo il progetto presentato proprio da ANAS, per la riqualificazione di tali immobili, lo scorso 20 Luglio, tramite un bando di gara atto ad assegnare in concessione le prime 30 case cantoniere scelte per la prima fase di questo ambizioso progetto: esse sono situate lungo le strade di Valle d’Aosta, Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Puglia, dunque viene presa in considerazione l’intera Penisola. Sono state scelte quelle case che, anche grazie alla collocazione geografica, hanno potenzialità per sviluppare servizi sinergici con i piani di valorizzazione turistico-culturale del territorio.
Il progetto di riqualificazione degli immobili è il frutto della collaborazione tra ANAS, Ministero per i Beni Culturali, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Agenzia del Demanio, che lo scorso Dicembre 2015 avevano già sottoscritto un Protocollo d’intesa per la valorizzazione delle case cantoniere.
L’obiettivo del progetto.
L’obiettivo dichiarato è quello di rivalorizzare un patrimonio lasciato cadere in disuso: le case cantoniere, nate nel 1830, torneranno ad essere un punto di riferimento importante a sostegno degli automobilisti, anche grazie a quel colore rosso che le ha rese celebri e riconoscibili nel tempo, diventando, come detto, alberghi, ristoranti, bar e punti di informazione.
Il progetto, in questa sua prima fase, è quello di* aumentare i servizi alla clientela stradale* da parte di ANAS, che, come si evince dalla presentazione del bando, intende legare il proprio brand ai concetti di autenticità, genuinità e legame con il territorio, con grande attenzione alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica, alla sicurezza e all’innovazione tecnologica delle infrastrutture.
E ancora: il bando serve a promuovere l’identità territoriale, tramite il coinvolgimento nella promozione e nella realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale di altre realtà esistenti sul territorio. La ristrutturazione degli immobili sarà a carico di ANAS, mentre il concessionario avrà il compito di sviluppare le attività imprenditoriali in coerenza con le linee guida del bando, garantendo i servizi di base definiti, come, ad esempio, il pernottamento, il bar o ristoro, free Wi-Fi, info point e tanti altri.
Il Manuale di Progettazione.
Per “contribuire alla rinascita di parte di quell’eccezionale patrimonio architettonico, sociale, culturale rappresentato dalle più di mille case cantoniere sparse sul territorio italiano”, parole ufficiali provenienti dai piano alti dell’ANAS, è stato pubblicato un cosiddetto “Manuale di Progettazione”, un testo ad hoc inteso per aiutare i progettisti nel recupero e riqualificazione proprio delle case cantoniere, indicando i requisiti che i progetti presentati dovranno avere per essere ammessi al bando.
Il principio chiave da seguire, da quanto si evince da questo Manuale, è quello della “conservazione attiva”: ovvero il fatto che il progetto dovrà, necessariamente, conservare le peculiarità storico-stilistiche della casa, dandole una nuova funzionalità, che costituisca un sorta di lancio per lo sviluppo locale, tenendo sempre conto dell’ecosostenibilità e dell’efficienza energetica.

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Il bando di gara.
Il bando di gara è rivolto a start-up, singoli imprenditori, consorzi, aziende, associazioni, cooperative: per aggiudicarsi il bando sarà tenuto conto, in primo luogo, della capacità di sviluppare un progetto economicamente sostenibile e coerente con le finalità del modello proposto dall’ANAS stessa.
La ristrutturazione degli immobili sarà totalmente a carico dell’ANAS, mentre il concessionario corrisponderà un canone di concessione, oltre che un contributo variabile in funzione del fatturato generato dall’attività imprenditoriale particolare. Le concessioni avranno validità di 10 anni, allo scadere dei quali si terrà un nuovo bando di gara.
Il bando di gara per la “Concessione della gestione e valorizzazione di trenta Case Cantoniere” è stato pubblicato Venerdì 15 Luglio 2016 sulla Gazzetta Ufficiale n° 81. Le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, dovranno pervenire sul Portale Acquisti di ANAS, entro le ore 12.00 del 31 ottobre 2016. L’obiettivo è quello di aprire la prima casa cantoniera nel Giugno 2017.