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Edilizia

CON LA RIFORMA IL CATASTO SARA’ ALLA PORTATA DEI CONTRIBUENTI

Con la riforma del Catasto, che andrà di pari passo con la riforma dell’Imu, la determinazione del valore patrimoniale e della rendita degli immobili terrà in considerazione i prezzi del mercato immobiliare.

Fino ad ora nella maggior parte dei casi le valutazioni del valore patrimoniale e della rendita di un immobile non tenevano minimamente conto dell’oscillazione dei prezzi del mercato immobiliare in base alle congiunture economiche del periodo.
Il Catasto va contestualizzato nell’attuale mercato immobiliare per renderlo più alla portata dei contribuenti, che con la nuova riforma potranno contestare le eventuali valutazioni errate da parte del fisco.

Inoltre oggi, con un’inesorabile discesa dei prezzi delle case, la riforma del Catasto, rappresenta una priorità in quanto determinante per l’autonomia fiscale degli Enti Locali e per l’Imu, che dipendono strettamente dal valore attribuito agli immobili.

Alla riforma del Catasto manca ancora l’approvazione del Parlamento, che dovrà avvenire in tempi brevi per affiancarsi alla riforma dell’imposta sugli immobili, per cui è già stato stabilito un sistema di calcolo transitorio.

LA NOVITA

Anche se permangono due diversi dati, un valore patrimoniale e una rendita catastale, la novità riguarda il coinvolgimento dei Comuni in una specie di “Federalismo Catastale” che permetterà di superare le difficoltà che comportava la vecchia legge secondo cui doveva essere l’Agenzia del Territorio a modificare il criterio per stabilire il valore patrimoniale nel passaggio dal numero di vani ai metri quadrati. Per l’Agenzia del Territorio, che non ha a disposizione tutta una serie di dati che i Comuni possono facilmente reperire grazie ai progetti edilizi, intervenire su 60 milioni di unità immobiliari avrebbe un costo molto ingente in termini di tempo e di risorse.

I Comuni saranno in grado di dare precise informazioni riguardanti gli immobili di categoria A, B e C come esposizione, affaccio, stato di manutenzione e altri parametri che verranno utilizzati nel calcolo del valore patrimoniale. Per la rendita catastale verranno utilizzati come criteri i redditi di locazione medi, le caratteristiche di costruzione e l’ubicazione, tenendo conto degli “ambiti territoriali del mercato immobiliare di riferimento”.

Un’altra novità riguarda l’inserimento nelle commissioni censuarie che dovranno validare le nuove rendite catastali, di rappresentanti della categoria del settore immobiliare e di enti locali.

La determinazione dei valori catastali seguirà criteri di trasparenza e pubblicità, in ogni caso i proprietari degli immobili potranno opporsi da decisioni che ritengano inadeguate, attraverso l’autotutela o il ricorso in commissione tributaria o al Tar.

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