Lo scorso 22 aprile 2018 è entrato in vigore, dopo essere stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n° 81 del 7 aprile 2018), il “Glossario dell’edilizia libera”, ovvero un elenco di tutte quelle opere e i lavori che si possono realizzare in casa senza la necessità di acquisire documenti aggiuntivi come la SCIA o la CILA.
Questo documento contiene sostanzialmente una tabella in cui sono specificati gli interventi di manutenzione di un immobile residenziale che si possono realizzare in regime di
edilizia libera
, senza alcun titolo abilitativo, con l’unico requisito di rispettare le prescrizioni urbanistiche comunali e le normative del settore. Tra esse ricordiamo le norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igenico-sanitarie, di efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio.
Il Glossario dell’edilizia libera.
Il primo grande risultato raggiunto con questo documento è quello di aver unificato e reso omogeneo, su tutto il territorio nazionale, il regime giuridico a riguardo. All’interno del glossario sono state individuate 58 tipologie di opere che rientrano nell’edilizia libera. Per tutte queste non sono richieste comunicazioni al comune, né documenti abilitativi da esso rilasciati.
Lo strumento, inoltre, punta a sfoltire, burocraticamente parlando, le richieste e le domande di informazioni fatte al comune. Inoltre, viene messo in mano al contribuente un documento fisico, impugnabile in caso di contestazione, consultabile in caso di dubbio circa un determinato intervento.
Edilizia libera e Bonus Fiscali.
Il documento, l’abbiamo detto, elenca gli interventi di manutenzione per le singole unità immobiliari, rientranti nel regime di edilizia libera. Tra di essi sono compresi anche quelli attuabili sull’esterno dell’edificio o in giardino. Per molti di questi interventi, inoltre, i contribuenti possono beneficiare dei Bonus Fiscali sulla casa introdotti o confermati dalla Legge di Stabilità 2018. Vediamo nel dettaglio quali.
Infissi e serramenti.
Cambio di serramenti e infissi, sia esterni che interni. Questo tipo di intervento di edilizia libera rientra nella casistica sia del Bonus Ristrutturazione al 50% (fino ad un massimo di spesa agevolabile di 96.000 euro), ma solo per le parti comuni degli edifici condominiali, che dell’Ecobonus al 65% (con spese fino a 60.000 euro), sia per le singole unità immobiliari, che per i condomini: per poter fruire di quest’ultima agevolazione, però, è necessario che l’intervento porti un determinato miglioramento delle prestazioni di isolamento termico dell’immobile.
Inferriate e grate di sicurezza.
Installazione, riparazione e sostituzione di inferriate o di grate di sicurezza. Dal 28 aprile (novità introdotta proprio dal “Glossario dell’edilizia libera”) per l’esecuzione di questi lavori non è più richiesta alcuna comunicazione al comune. Essendo un intervento atto a prevenire illeciti da parte di terzi, inoltre, gode del Bonus Ristrutturazione al 50%, con spesa fino a 96.000 euro. Valido per le singole unità immobiliare, che per i condomini.
Ascensore interno.
L’installazione, la riparazione o la messa a norma di ascensori interni fanno parte degli interventi di edilizia libera, purché non si vada ad intaccare o modificare le strutture portanti dell’edificio. Poiché si configura come intervento atto ad abbattere le barriere architettoniche domestiche, anch’esso rientra nella casistica del Bonus Ristrutturazione al 50%, ma solo per le parti comuni degli edifici condominiali. Rientra in questa categoria anche l’installazione del servoscala.

Edilizia libera e bonus fiscali sulla casa
Pompe di calore aria-aria.
In questo caso rientra nell’edilizia libera unicamente l’installazione di pompe di calore aria-aria con potenza termica inferiore ai 12 Kw. Per questo tipo di lavoro, si può beneficiare sia dell’Ecobonus, che del Conto Termico: il calcolo della spesa agevolabile varia in base ai parametri di efficienza energetica raggiunti in seguito all’intervento, ma si può arrivare a recuperare fino al 65% della spesa sostenuta. In particolare, se la somma agevolata non supera i 5.000 euro, essa vi verrà restituita direttamente a rimborso sul conto corrente, in un’unica soluzione.
Tinteggiatura condominio.
Il “Glossario dell’edilizia libera” comprende anche interventi per i condomini, un esempio è il rifacimento e la tinteggiatura delle facciate esterne, comprensive di opere correlate. Per questo tipo di lavori che non richiedono autorizzazioni, né comunicazione al comune, si può usufruire del Bonus Ristrutturazione al 50%. Il massimo di spesa agevolabile è di 96.000 euro, che deve però essere rapportato alla singola unità immobiliare.
Lavori in giardino.
Anche alcuni lavori per il giardino di casa rientrano nei 58 del Glossario, come ad esempio:
- Installazione di gazebo e pergolati di dimensioni limitate e non stabilmente infissi al suolo;
- Edificazione di ripostigli per attrezzi;
- Montaggio di elementi divisori verticali non in muratura;
- Utilizzo di manufatti accessori di dimensioni limitate e non stabilmente infissi al suolo;
- Acquisto e posa di fontane, fioriere e panchine.
Per quanto non ancora specificato nel dettaglio, studiando la normativa possiamo dire che questi interventi rientrano nella casistica del nuovo Bonus Verde, che permette di detrarre il 36% delle spese sostenute, fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro, per risistemare giardini, balconi, coperture e terrazzi.