Seguici sui social

Edilizia

DAL GOVERNO 500 MILIONI PER LA RIQUALIFICAZIONE E LA SICUREZZA DI AREE URBANE DEGRADATE

È stato approvato e pubblicato il Bando per l’assegnazione ai comuni italiani di fondi atti a finanziare progetti di riqualificazione urbana e di messa in sicurezza delle periferie.

Dopo una lunga attesa, in quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, è stato approvato, lo scorso 25 Maggio, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 27 del 1° Giugno, recante: “Approvazione del bando con il quale sono definiti le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta”. Il Decreto Ministeriale era atteso già dal 31 Gennaio, ma si è dovuto attendere il 14 Aprile per l’approvazione del Bando che definisce le modalità e le procedure di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle grandi città, con l’aggiunta dell’ultima ora della città di Aosta, e che permetterà la riqualificazione di aree urbane caratterizzate da situazioni di marginalità economica e sociale, degrado edilizio e carenza di servizi.

Gli obiettivi del decreto.

Il decreto, riguardante un piano straordinario di intervento per la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei capoluoghi di provincia e per la riqualificazione urbana, porta con sé lo stanziamento di 500 milioni di euro per l’anno 2016. I fondi saranno finalizzati alla realizzazione di interventi urgenti sul territorio: gli obiettivi di questa operazione possono essere schematizzati in 5 punti fondamentali, tra cui:

  • La rigenerazione delle aree urbane degradate, attraverso la programmazione e la promozione di progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano;
  • La manutenzione, il riuso e la rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti;
  • L’aumento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana;
  • Il potenziamento delle prestazioni urbane, con riferimento particolare alla mobilità sostenibile e allo sviluppo di pratiche per l’inclusione sociale;
  • La realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, ovvero interventi atti a garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini: nel dettaglio si parla di un adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, finanziando attività del settore promosse sia da soggetti pubblici, che privati.

Quali progetti possono essere ammessi al Bando?

Per usufruire dei fondi stanziati dal Consiglio dei Ministri è necessario presentare il proprio progetto entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi entro il 30 Agosto di quest’anno. Ai fini dell’individuazione degli interventi più indicati da finanziare, da attuare senza ulteriore consumo di suolo, avranno la precedenza quei progetti atti a favorire la più ampia partecipazione da parte di soggetti pubblici e privati. Ma sono molti e vari i criteri che si utilizzeranno per stilare una classifica a punti degli interventi più urgenti, realizzabili e meritevoli:

  • Tempestiva esecutività degli interventi (fino a 25 punti);
  • Capacità di attivare sinergie tra finanziamenti pubblici e privati, laddove il contributo finanziario di questi ultimi sia pari almeno al 25% dell’importo complessivo necessario alla realizzazione del progetto proposto (fino a 25 punti);
  • Fattibilità economica e finanziaria e coerenza interna del progetto (fino a 20 punti);
  • Qualità e innovatività del progetto sotto il profilo organizzativo, gestionale, ecologico ambientale e architettonico (fino a 20 punti);
  • Capacità di innescare un processo di rivitalizzazione economica, sociale e culturale del contesto urbano di riferimento (fino a 10 punti).

Al momento della firma della convenzione, o accordo di programma, il comune a cui è assegnato il finanziamento riceverà il 10% della cifra pattuita. Nella fase intermedia di realizzazione del progetto, riceverà il 30%, mentre la restante parte sarà assegnata a conclusione del progetto.

Il finanziamento e le sue cifre.

Il tetto massimo di finanziamento che ogni progetto potrà ricevere sarà di 40 milioni di euro, per i territori facenti parte di città metropolitane, o di massimo 18 milioni di euro, per i comuni capoluogo di provincia, per i comuni con il maggior numero di abitanti di ciascuna città metropolitana e per la città di Aosta.

I progetti dovranno indicare l’importo complessivo stimato dell’intervento e l’importo complessivo di finanziamento richiesto, i quali potranno coprire, oltre i costi per la realizzazione effettiva, anche quelli per la progettazione e per le procedure di gara e di affidamento dei lavori. Inoltre sarà opportuno specificare il limite di finanziamento pubblico al di sotto del quale il proponente è in grado di garantire comunque la fattibilità dell’intervento, facendo ricorso a risorse proprie o a finanziamenti privati, o ridimensionando l’iniziativa assicurando l’efficacia dei risultati parziali in questo modo conseguibili.

Infine è specificato che: il 5% delle risorse dell’investimento per ciascuna città può essere destinato alla predisposizione di piani urbanistici, piani della mobilità, studi di fattibilità e/o atti necessari per la costituzione di società pubblico e private e/o interventi in finanza di progetto e investimenti immateriali.

Commenti

Le notizie più lette