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Edilizia

DEFISCALIZZARE LA CASA PER RILANCIARE IL MERCATO IMMOBILIARE

Assoedilizia lancia un appello alle istituzioni: la diminuzione delle tasse sugli immobili faciliterebbe la ripresa del mercato immobiliare, settore trainante per la ripresa economica generale del Paese.

La ripresa economica generale del nostro Paese è strettamente legata all’economia del settore immobiliare, attualmente protagonista di una fiscalità soffocante che, schiacciando i piccoli proprietari, ostacola e rallenta la tanto attesa fine della crisi.

A porre l’attenzione sul problema della fiscalità legata all’immobiliare è la sede milanese di Assoedilizia che lo scorso 26 giugno ha eletto il nuovo Consiglio direttivo per il periodo 2014-2016. Come spiega l’associazione:“La stabilità anche nei rapporti con la Ue può assicurarsi solamente con la crescita economica, a sua volta generata dalla diminuzione della pressione fiscale, che viceversa produce sull’economia un effetto depressivo. Non ci sarà ripresa dell’economia se non si risolve la crisi del settore immobiliare nel suo complesso. E’, infatti, ormai convinzione diffusa che la soluzione della crisi economica generale passi attraverso la ripresa dell’immobiliare, vero motore diretto ed immediato per il traino dell’economia: lo affermano tutti, dall’Abi alla Confindustria”.

La situazione è allarmante e il tanto atteso rilancio delle compravendite stenta ad assumere toni più decisi, con un conseguente calo dei prezzi degli immobili. Continua Assoedilizia “se vogliamo l’auspicata ripresa dell’economia immobiliare occorre puntare non solo sulle infrastrutture (grandi appalti edilizi), ma anche su un alleggerimento del carico fiscale che non deve riguardare solo il settore dell’attività di produzione edilizia o costruttiva in generale, oppure gli investimenti dei gestori intermediari del risparmio; ma deve estendersi all’intero universo degli investitori del risparmio diffuso, con particolare attenzione alla locazione che va defiscalizzata non solo nella forma del contratto, a canone concordato, per gli usi abitativi, ma soprattutto nella forma della locazione abitativa libera e per usi diversi. Tutto ciò al fine di suscitare nel nostro Paese una risposta di sistema per la ripresa edilizia e non una risposta di nicchia. Mentre invece, tra misure fiscali già adottate ed altre in itinere (una fra le altre la riforma del Catasto) la prospettiva è quella comunque di una grande incertezza nella fiscalità immobiliare (causa peraltro di sfiducia nel mercato da parte degli investitori) ed in ogni caso di un appesantimento del carico fiscale”.

“Troppe tasse sulle case”, è l’appello del presidente di Assoedilizia, Achille Colombo Clerici, al Governo che deve puntare al rilancio del mercato immobiliare per risollevare l’economia italiana. “Abbiamo approvato un ordine del giorno che ci impegna per i prossimi tre anni a sensibilizzare politica e opinione pubblica sulla situazione drammatica che stiamo vivendo” spiega Clerici “il mondo dell’edilizia è in crisi, ma mentre sul fronte della costruzione qualche agevolazione c‘è, i piccoli proprietari immobiliari sono schiacciati dalle tasse. Sono persone che hanno usato i risparmi di una vita per acquistare un secondo immobile da mettere in affitto, ma dallo Stato vengono trattate alla stregua di chi ha i villoni al mare. Serve una fiscalità più equa, che non blocchi il mercato degli affitti e della compravendita”.

L’appello lanciato dal presidente a tutela degli 8.000 proprietari di immobili iscritti ad Assoedilizia prosegue: “Ci rivolgiamo alla politica, al Governo, alle istituzioni locali. Chiediamo di mettere ordine tra le tipologie di proprietari e di trattarli nel giusto modo. L’acquisto di un immobile da dedicare alla locazione è una forma di risparmio, annullarla con troppe tasse significa bloccare la ripresa del settore”.

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