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Edilizia

E’ guerra a case fantasma ed abusi edilizi

La Manovra 2010 cerca di porre fine al “vizio” di evadere il fisco in materia di ristrutturazioni e modifiche agli immobili. Dal 1° luglio entrano in vigore nuove norme volte ad impedire la commercializzazione di unità immobiliari non in regola.

Tra le varie misure adottate dalla Manovra 2010 nel contrasto all’evasione fiscale e contributiva spicca l’articolo 19, comma 14, del Decreto Legge n. 78/2010 che introduce una serie di ostacoli alla commerciabilità dei fabbricati non in regola, vale a dire gli immobili mai denunciate al catasto o quelli che con il tempo hanno subito variazioni mai comunicate.
Una provvedimento che dal prossimo mese stravolgerà le procedure di compravendita e gli adempimenti fiscali in caso di locazione delle case fantasma.


Dal 1° luglio, infatti, diventa obbligatoria una clausola di nullità per gli atti con cui si concede ipoteca o di cui si richiede la trascrizione e che non esplicitino chiaramente la corrispondenza tra la situazione di fatto degli immobili e i relativi dati desumibili dal catasto e dalla conservatoria dei registri immobiliari.
In altre parole se l’immobile da vendere è stato, ma non è in regola dal punto urbanistico, l’atto non è più fattibile, neppure con l’accordo tra le parti.
Il notaio, infatti, prima della stipula è tenuto a verificare se la piantina catastale presentata dal proprietario di casa corrisponda realmente a quella in possesso dell’Anagrafe Immobiliare Integrata gestita dall’Agenzia del Territorio Catasto.

Mentre gli intestatari al rogito dovranno allegare ai documenti una dichiarazione con cui affermano che lo stato di fatto è conforme ai dati catastali e alle planimetrie.
Ma per le case nelle quali sono state fatte ristrutturazioni mai dichiarate al catasto da luglio non solo scatta il divieto di vendita, ma anche quello di locazione.
In questo caso e’ il comma 13 dell’art. 19 del Dl 78/2010 a precisare che tutti i contratti d’affitto per i quali si chiede la registrazione dovranno riportare i dati catastali. Così, chi decidesse di affittare casa dovrà obbligatoriamente mettersi in regola con il fisco.
Ricordando che la mancata o errata indicazione di questi dati sarà punita con una sanzione fino a tre volte l’imposta dovuta.
Per mettersi in regola ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2010. Dovranno andare in cassa, pagando tributi catastali speciali, interessi e sanzioni, i titolari di diritti reali su un immobile non dichiarato al catasto o chi non ha comunicato all’ufficio eventuali variazioni nei volumi, facendolo cioè accatastare correttamente.

Intanto la battaglia dell’Agenzia del Territorio alle case fantasma è già iniziata. Secondo i dati dal direttore Gabriella Alemanno nel corso di un’audizione sulla manovra in commissione Finanze del Senato, sugli oltre 2 milioni di case fantasma ne sono già state accatastate 530mila unità, con un aumento di rendita catastale pari a circa 257 milioni di euro.

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