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Edilizia

IL NUOVO MATTONE VESTIRA’ ECO-BLAC?

L’indifferenziata, in genere destinata all’inceneritore e poi dispersa in discarica, ad oggi viene recuperata per realizzare mattoni eco-sostenibili.

Il riciclo si pone l’obbiettivo di trasformare un oggetto vecchio (o gli scarti) in un nuovo prodotto utile. Tuttavia, è la prima volta che si riescono a riciclare scarti industriali inquinanti per realizzare nuovi prodotti utili in sé e che aiutano a combattere l’inquinamento.

Il mattone del futuro sarà ecologico, economico e di colore nero, riciclato dai rifiuti; si chiama Black Brick ed è stato progettato da un gruppo di studenti del MIT. La sua realizzazione consente di riciclare e riutilizzare i rifiuti di carta e cartone con l’aggiunta di calce e argilla.

Questo progetto ha le sue origini nel 2012, quando, con il supporto della fondazione TATA è stato fondato dal MIT il Tata Center For Technology And Design. Il Centro ha l’obbiettivo di risolvere i problemi ambientali in tutto il mondo e, tra il 40 progetti attualmente in corso, vi è il mattone eco-blac. Estremamente recente, si propone di riciclare le ceneri prodotte dalle aziende dell’India rurale che, non avendo accesso alla rete elettrica, risolvono il problema bruciando in caldaie alcuni tra i combustibili più inquinanti che si trovano sul mercato.

L’esposizione agli inquinanti atmosferici produce un ampio spettro di effetti sulla salute, in particolare dei più poveri, e provocano milioni di morti premature. Si producono centinaia di milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, molti dei quali non biodegradabili: rifiuti domestici e commerciali, detriti di demolizioni, rifiuti clinici, elettronici o industriali, rifiuti altamente tossici e radioattivi.
La maggior parte della carta che si produce viene gettata e non riciclata; stentiamo a riconoscere che il funzionamento degli ecosistemi naturali è esemplare.

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La trasformazione delle ceneri in mattoni, previene questo genere di inquinamento; inoltre la trasformazione avviene per via chimica (le ceneri vengono sciolte da un attivatore alcalino e ridotte ad un gel plasmabile, che viene a sua volta pressato in mattoni resistenti e dalla lunga durata nel tempo): in questo modo si evita di cuocere i mattoni fino a 1000°C.
Infatti una volta assemblato si asciuga e si indurisce a temperatura ambiente, senza il rilascio di emissioni di gas serra in atmosfera.

Oltre a creare un mattone eco-sostenibile, gli studenti del MIT hanno pensato di creare un mattone economico, adatto a costruire edifici a basso costo e destinati alle famiglie con reddito minimo.
Attualmente è ancora in fase di sperimentazione, in collaborazione con una cartiera in Muzaffarnagar: l’area ospita decine di discariche di cenere e 200 mattonifici.
Il prodotto è più conveniente di un mattone convenzionale, ma deve dimostrare la sua durata nel tempo.

Se i mattoni ECOBLAC avranno successo, sarebbe un bene per la qualità dell’aria, così come la sicurezza alimentare, in quanto per la realizzazione si utilizza una minima parte di argilla, e la restante gioverebbe ai contadini per rendere la terra coltivabile.

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