La crisi che sta attraversando tutto il mercato immobiliare ha messo a dura prova anche le aziende reggiane più solide. Tra queste troviamo la cooperativa Betulla, che nel 2012 ha venduto solamente 24 immobili, e che per far fronte a questo particolare momento economico ha studiato un progetto di risalita attuabile anche grazie ai suoi 12.000 soci. Si tratta di un piano che, anche attraverso la cessione di aree non strategiche, permetterà di tagliare i costi e contemporaneamente rilanciare le vendite.
La crisi del mercato delle compravendite e la contrazione del prestito sociale che nel giro di due anni è passato da 33 a 13 milioni di euro, ha messo in seria difficoltà* La Betulla che è dovuta ricorrere a scelte drastiche, come la vendita della sede di via Gandhi per chiudere il bilancio 2012 in pareggio.*
In questa situazione difficile, la Betulla ha ottenuto una rinegoziazione degli affidamenti bancari, grazie al fatto di poter contare su un patrimonio che supera i 20 milioni di euro. Ma un fattore ancora più importante per rendere davvero possibile la futura ripresa è il supporto di altre tre cooperative che si sono impegnate ad assicurare liquidità alla Betulla in caso di necessità. Coop, Ccpl e Ccfs hanno acquisito il 12% delle quote della società, costituendo La Betulla Link una società a responsabilità limitata a cui è stato conferito un patrimonio immobiliare valutato 14 milioni di euro.
La bella notizia è che per il 2013 la situazione della Betulla è migliorata, anche grazie all’arresto della contrazione del credito, e le vendite hanno già raggiunto il numero di quelle effettuate durante tutto il 2012. Nell’imminente futuro La Betulla concentrerà i propri progetti sul territorio di Canali, cedendo nei prossimi anni le aree non strategiche di Reggio Emilia, Montecchio e Parma.
In questo momento per puntare alla risalita è necessario un progetto che non lasci niente al caso, e le decisioni prese dalla cooperativa hanno permesso l’arresto della spirale negativa risollevando le aspettative per il futuro.