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Edilizia

STANZIATI 800 MILIONI PER RISARCIRE DANNI DOVUTI A CALAMITÀ NATURALI

Sono stati resi disponibili dal Governo 800 milioni di euro atti a risarcire chi ha subito danni in seguito a 40 gravi eventi di natura meteo-idrogeologica dal Maggio 2013 a oggi, fondi che saranno stanziati in seguito a ricognizioni ed entro inizio 2017.

L’Italia negli ultimi anni è stata colpita da numerosi eventi catastrofici di natura meteo-idrogeologica, che hanno creato numerosi disagi, ma soprattutto danni, di diverse città in tutta la Penisola. In seguito all’aggravarsi di questa situazione, dal Maggio 2013 ad oggi sono stati 40 gli eventi di importante portata, è stato istituito ufficialmente un fondo per risarcire e aiutare economicamente chi ha avuto la casa, o la sede della propria attività economica, danneggiata da un evento calamitoso verificatosi a partire proprio dal succitato Maggio 2013.

È stato dunque pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 183 del 6 Agosto 2016, la Delibera del Consiglio dei Ministri 28 luglio 2016, n° 183 recante “Stanziamento di finanziamenti per la realizzazione degli interventi di cui all’articolo 5, comma 2, lettera d) della legge 24 febbraio 1992, n° 225 e successive modifiche ed integrazioni”. Con tale delibera in argomento viene avviata l’istruttoria finalizzata al riconoscimento di contributi per i danni subiti dalle abitazioni private e dalle attività economiche per situazioni di emergenza di protezione civile.

Sono stati previsti dal Governo 800 milioni di euro, da stanziare in due anni, a favore di chi ha subito danni in 40 eventi di natura meto-idrogeologica da Maggio 2013, verificatisi in 17 Regioni italiane e suddivisi come riportati nella tabella seguente: come si può notare, l’Emilia Romagna è stata colpita da ben 5 eventi calamitosi ed è preceduta solo dalla Toscana, che ha subito 7 catastrofi di questo tipo.

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In riferimento alla normativa di protezione civile di cui sopra, a seguito di un’emergenza viene nominato un Commissario con ordinanza della stessa protezione civile, con il compito di gestire la fase di prima emergenza ed è chiamato, inoltre, ad effettuare delle ricognizioni preliminari dei danni subiti dai vari settori: da quello pubblico all’abitativo privato, passando per il settore delle attività economiche produttive. Queste ricognizioni, si basano e vengono svolte mediante e in seguito alla raccolta di segnalazioni da parte dei soggetti interessati da danneggiamenti, che dovranno procurarsi e impegnarsi a compilare ed inviare una modulistica dettagliata dell’evento e dei danni subiti, modulistica che sarà unica per tutta Italia.

Dal Maggio 2013 ad oggi, sono state già avviate le ricognizioni su 49 situazioni di allarme ed emergenza segnalate e per 40 di esse è già stata completata e i dati raccolti sono stati trasmessi al Dipartimento della Protezione Civile, che si è impegnato ad analizzarle.

La nuova delibera del Consiglio dei Ministri, pubblicata in Gazzetta Ufficiale e quindi già pronta e attiva, dà attuazione ad una specifica disposizione contenuta nella Legge di Stabilità 2016, in particolare all’articolo 1, commi da 422 a 428: secondo la quale si rende necessario mettere a disposizione dei privati e degli enti pubblici le risorse necessarie per il supporto e la ricostruzione, tramite i meccanismi di finanziamento già sperimentati con successo seguito del sisma che nel Maggio 2012 colpì la Pianura Padana. Tali meccanismi prevedono un coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti e degli istituti di credito, senza oneri a carico dei soggetti danneggiati. La Delibera, inoltre, contiene i criteri, i limiti percentuali e i massimali, in base ai quali potranno essere riconosciuti i contributi da parte dello Stato.

Alla sua concreta attuazione si procederà, negli immediati giorni successivi al 6 Agosto, mediante ordinanze di protezione civile concertate con le Regioni interessate e con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che disciplineranno gli aspetti operativi e le misure di verifica e controllo.
La Delibera attiva, anche, il procedimento istruttorio sia per i contributi relativi ai danni subiti dal patrimonio edilizio privato, per i quali sono immediatamente disponibili 400 milioni di euro nel 2016, sia per quelli subiti dalle attività economiche per le quali il procedimento, più complesso dal punto di vista tecnico, si concluderà all’inizio del 2017.

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