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Edilizia

Terre e proprietà private cosa farne, catasto sotto gli occhi

Il catasto è un archivio in cui vengono conservate tutte le informazioni relative a terreni e fabbricati, sia pubblici che privati. È attraverso il catasto che si può scoprire se è possibile modificare, ampliare o effettuare un cambio d’uso di una propria proprietà.

Catasto

Con terre e proprietà private, a seconda delle misure e dove sono ubicate, si possono fare tante cose. Se piace la vita da campagna, si può sfruttare il proprio fazzoletto di terra per curare il proprio orticello. Oppure avviare la produzione di olio e vino, coltivando da sé un oliveto o qualche filare di vigna. In un giardino ci potrebbe essere giusto un angolo dove installare un gazebo dove sorseggiare una birra nelle sere d’estate. Oppure, per i più fortunati, spazio in abbondanza per progettare un garage, magari con lavanderia annessa.

Un appartamento o una casa si può vendere, affittare, comprare oppure demolire, ricostruire, ampliare o rimodernare. Le possibilità che possono derivare da un terreno o da un’abitazione sono infinite. Prima di sceglierne una, però, è sempre meglio controllare al catasto se si può, non si può, se è possibile o no.

Catasto: cos’è e come funziona.

Il catasto, in due parole, è un archivio. Un archivio che raccoglie tutti i dati inerenti le proprietà private, i terreni e le proprietà immobiliari di un comune.

Al catasto è conservato l’intero elenco di terreni e abitazioni di cui è composto un comune o un centro urbano. Qui, inoltre, si può trovare tutto quello che bisogna sapere su misure, indirizzi e ubicazione, valore, proprietà e modalità d’uso di ogni opera urbanistica.

Il catasto svolge, in primo luogo, un servizio di censimento e di raccolta dei dati inerenti i terreni e le proprietà private. Servizio e archiviazione che sono gestiti dall’Agenzia del Territorio e si suddivide in due tipologie:

catasto

dei terreni e catasto dei fabbricati. Che a loro volta comprendono diverse categorie che vanno a definire le destinazioni di ogni proprietà (uso abitativo, uso pubblico-amministrativo, uso commerciale) e gli oneri da assumersi in ogni singolo caso (Imu, Tasi, Tari, Iuc).

A cosa serve il catasto.

Il catasto serve per avere una panoramica su tutto quello che c’è da sapere su un terreno o un’abitazione. È ai suoi servizi che figure professionali come geometri, notai o privati cittadini si rivolgono per capire se è possibile cambiare i confini o modificare la planimetria della propria proprietà. Ma anche gli utilizzi e quanto verrebbe a costare. Per tutte le eventuali modifiche che si desiderano applicare, come per esempio il cambio di destinazione d’uso, l’allargamento dei confini, la ristrutturazione di una casa, o anche il semplice cambio di titolarità della proprietà, è necessario avviare le cosiddette pratiche catastali.

Catasto

Il catasto è un archivio delle proprietà private, che contiene informazioni su ogni terreno e fabbricato.

Le pratiche catastali più frequentemente richieste comprendono, tra le molteplici esistenti, quelle di:

  • Voltura;
  • Variazione;
  • Conformità;
  • Nuovo accatastamento;
  • Accorpamento o frazionamento.

Quindi, se si desidera avviare una piccola produzione di olio o di vino fatto in casa, ad esempio, bisogna rivolgersi al catasto se si vuole sapere se il terreno scelto per il progetto è coltivabile. Così come è tramite il catasto che si scopre se, in giardino, si può realizzare un garage o installare un gazebo. Ed eventualmente procedere con le pratiche necessarie per trasformare la volontà in realtà.

La stessa cosa vale anche per il cambio d’uso di uno spazio o per ampliare, comprare e acquistare una casa o un appartamento. Il catasto serve per informarsi se è possibile e quali sono costi e vantaggi.

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