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GUIDA ALL’AFFITTO: Tutto ciò che c’è da sapere per stare tranquilli

Gli affitti “fai da te” spesso possono nascondere brutte sorprese sia per l’inquilino che per il proprietario di casa. Ecco alcune regole da seguire per evitare le brutte sorprese.

Oggi chi cerca casa in affitto può trovare un’ampia scelta di soluzioni anche senza rivolgersi ad una agenzia immobiliare, ma con il rischio di imbattersi in brutte sorprese o addirittura in vere e proprie fregature.

Molti proprietari ormai mettono il loro annuncio sui maggiori portali web per cercare un inquilino, ma *la vasta offerta di immobili presenti online deve essere vagliata prestando molta attenzione agli annunci, in quanto bastano pochi e semplici indizi per individuare un’eventuale truffa.* Innanzi tutto è bene diffidare dai prezzi troppo bassi in zone di prestigio o zone molto richieste e soprattutto insospettitevi nel caso in cui per visitare l’immobile venga richiesta una caparra.

Naturalmente effettuare la ricerca attraverso portali specifici e affidabili abbassa il rischio di incappare in annunci truffa, ma la scelta migliore resta sempre quella di affidarsi ad agenti immobiliari professionisti in grado di offrire una guida e un supporto tecnico e legale dalla scelta dell’immobile fino alla sottoscrizione del contratto d’affitto. Anche il proprietario può trarre notevoli vantaggi affidandosi ad una agenzia immobiliare in grado di proporre inquilini affidabili ed in grado di occuparsi dei vari aspetti pratici e burocratici.

Anche rivolgendosi ad una agenzia immobiliare è necessario conoscere alcune informazioni fondamentali per smascherare eventuali agenti disonesti. Purtroppo non tutti i professionisti sono degni di questo nome, quindi è bene sapere che la provvigione richiesta dal mediatore in genere oscilla tra il 10% e il 15% sul primo anno d’affitto, e nessuna agenzia può richiedere il pagamento per visionare l’immobile, ma il compenso viene richiesto solamente dopo la sottoscrizione del contratto di locazione.

Prima della sottoscrizione del contratto il futuro inquilino deve assicurarsi che sull’immobile non gravino ipoteche, pignoramenti o cartelle esattoriali. Inoltre è importante verificare che l’appartamento sia realmente funzionale, provvisto di impianti a norma ed eventuali elettrodomestici funzionanti.

Ogni proprietario richiede all’inquilino una caparra che non può mai superare le tre mensilità rilasciando la relativa ricevuta. La somma corrisposta come caparra va inserita nel contratto di locazione e dovrà essere restituita al termine con gli interessi legali.

Al momento della firma del contratto, inutile dire che quest’ultimo va letto attentamente in ogni sua parte, vagliando tutte le clausole presenti e controllando che siano riportate le condizioni per il diritto di recesso. Il contratto deve riportare la descrizione dello stato in cui vertono i vani dell’immobile, ed è consigliabile allegare una lista dettagliata di tutti i mobili e degli elettrodomestici ed eventuali danni o malfunzionamenti già presenti, con eventuali fotografie come prova, onde evitare che vengano poi considerati di nostra responsabilità.

Chi si accingere ad andare a vivere in affitto deve sapere che le spese condominiali straordinarie sono a carico del proprietario di casa, e nessuno potrà chiedergli di sostenere le eventuali spese insolute relative alle utenze dell’inquilino precedente. Onde evitare disguidi con le società fornitrici di luce, gas e acqua è bene annotarsi i numeri dei contatori ed effettuare la voltura delle utenze.

Per quanto riguarda il pagamento del canone d’affitto è necessario sapere che recentemente la legge di stabilità ha introdotto l’obbligo di pagamento attraverso modalità rintracciabili, quindi non si potranno utilizzare contanti ma assegni, bonifici, carte di credito, e vaglia postali.
Mentre per negozi, uffici, capannoni, garage e alloggi di edilizia pubblica residenziale sarà ancora possibile effettuare il pagamento in contanti.

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