La scelta della cappa da cucina rappresenta un momento cruciale nell’ambito della corretta progettazione di questo ambiente. Il quale, per sua essenza, è al centro della vita domestica e ospita sia i momenti creativi che quelli conviviali. All’interno della cucina occorre muoversi in tutta sicurezza e respirando aria di buona qualità, pulita dai fumi e dai vapori tipici della cottura di cibi. L’obiettivo dichiarato della cappa da cucina è quello di aspirare, filtrare e, infine, eliminare i grassi e gli odori che sempre si sprigionano dal piano di cottura.
Si tratta di un elettrodomestico che bisogna scegliere con cura, analizzandone sia le caratteristiche operative che quelle di design.
I criteri essenziali e le regole dell’home design.
Ci sono alcuni criteri essenziali in base ai quali viene generalmente fatta la scelta. Bisogna tenere conto della portata d’aria, che si lega al volume della cucina; si devono valutare le modalità attraverso le quali avviene l’aspirazione, che potrà vedere o meno la presenza di un condotto collegato all’esterno per l’evacuazione; occorre scegliere la tipologia di cappa in relazione a quelli che sono i vincoli esistenti per l’installazione e i gusti personali; e bisogna tener conto delle dimensioni dell’apparecchio, per evitare sproporzioni.
Naturalmente le regole dell’home design non vanno dimenticate! La scelta finale dovrà essere orientata non soltanto dalle peculiarità operative della cappa, ma anche dal corretto abbinamento con il resto dei mobili e lo stile della casa. Tra l’altro, un utilizzo costante della cappa consentirà di ottenere anche benefici in relazione alla salvaguardia di mobili e complementi, che dureranno più a lungo. Se le sostanze sprigionate durante le operazioni di cottura si andassero a depositare sui mobili potrebbero, infatti, comparire sulle superfici delle antiestetiche macchie.
Come funziona la cappa da cucina: la modalità aspirante.
Dobbiamo distinguere due modalità di funzionamento delle cappe da cucina: 1) la modalità aspirante (la più efficace, in grado di garantire una buona qualità dell’aria); 2) quella filtrante (il cui punto di forza è la praticità di installazione). La caratteristica principale delle cappe aspiranti si lega alla presenza di un sistema per l’aspirazione di vapori e fumi, che vengono evacuati fuori dall’abitazione. Un condotto ad hoc manda questi residui di cottura all’interno di una canna fumaria deputata all’espulsione all’esterno. È sempre bene fare in modo che tale condotto non sia troppo lungo, né eccessivamente articolato, per non compromettere il corretto funzionamento del sistema aspirante.
Come funziona la cappa da cucina: la modalità filtrante.
Nei modelli filtranti, i più diffusi nelle cucine moderne, la cappa presenta al suo interno dei filtri deputati a catturare vapori e fumi di cottura. Il loro compito è ripulire l’aria dagli scarti, dall’odore sgradevole e degli inquinanti, per poi restituirla all’ambiente domestico rimettendola in circolo. La presenza di un elettroventilatore, in questo senso, potrà risultare utile anche per agevolare il ricambio d’aria. Il sistema filtrante è ampiamente diffuso, poiché spesso risulta complesso inserire nel progetto della cucina la realizzazione di una canna fumaria (come avviene nel caso della cappa aspirante). L’installazione è più agevole e non richiede alcun intervento in relazione alle mura domestiche. I modelli di cappa filtrante di ultima generazione funzionano con filtri a carboni attivi – abbinati in genere a filtri antigrasso – in grado di purificare efficacemente l’aria (richiedono maggiori costi di manutenzione).
Come calcolare la portata d’aria.
Abbiamo accennato al fatto che per scegliere la cappa da cucina – e ottenere sempre una buona qualità dell’aria che si respira – bisogna tenere conto della portata d’aria, ovvero della potenza di aspirazione della cappa stessa (che si esprime in metri cubi/ora). La regola aurea è questa: la cappa in un’ora deve essere in grado di aspirare dieci volte tutta l’aria presente in cucina.
Il calcolo può essere effettuato anche in autonomia, moltiplicando le misure della stanza (superficie e altezza) per poi moltiplicarle ancora per 10. Nel caso in cui ci si trovi spesso a cucinare fritti, cibi e carne sulla piastra, pesce o comunque alimenti in grado di generare molto fumo e sprigionare odori, è bene orientarsi verso cappe caratterizzate da una portata d’aria anche maggiore. In merito alle dimensioni del piano di cottura, sarà utile poi sottolineare che la cappa non dovrà essere di larghezza inferiore a quest’ultimo (ma almeno uguale o superiore): solitamente le cappe misurano 60 o 120 cm.

Come scegliere la cappa da cucina migliore per la tua casa
I modelli di cappa da cucina in commercio.
Sono davvero tante le tipologie di cappa da cucina tra le quali è possibile scegliere, comprese quelle spiccatamente decorative e dalle forme di design che strizzano l’occhio allo stile della casa. Le più diffuse sono:
- Le cappe con il condotto di aspirazione dei fumi che rimane a vista, da valorizzare al meglio per un surplus di armonia nell’ambiente. Una categoria ampia, nella quale rientrano i modelli di cappe a parete (spesso fatte in acciaio inox o bronzo e fissate sulla parete, replicando la classica forma del camino); i modelli ad angolo capaci di interpretare le necessità di cucine dalle dimensioni ridotte; e i modelli a isola che si appendono al soffitto e “guardano” il piano di cottura;
- Quelle da incasso, caratterizzate da forme lineari e piatte che si amalgamano perfettamente con il resto della cucina e il suo stile. Tra le cappe da incasso in vendita su Adriatica Elettrodomestici è presente la gamma completa di questi modelli, il cui tubo d’aspirazione resta coperto in tutto o in parte dal mobile che ospita l’elettrodomestico. Si parla di incasso totale quando la cappa non in funzione scompare del tutto nel mobile; mentre si avrà un incasso parziale se la cappa è stata installata sotto il mobile;
- Le cappe a braccio, tipiche di contesti professionali dove l’elettrodomestico viene fissato a un braccio mobile e movimentato sopra il piano di cottura. Sono perfette quando sopra quest’ultimo non vi è lo spazio utile a procedere con l’incasso.
I vantaggi di scegliere correttamente la cappa da cucina.
La scelta della cappa da cucina mette insieme la valutazione degli aspetti tecnici/pratici e i canoni dell’home design. Tra le caratteristiche più considerate dai consumatori nel momento della scelta, c’è senza dubbio il livello di rumorosità della cappa. Si punta sempre a un disturbo il meno impattante possibile, sia durante le fasi creative in cucina che in quelle conviviali con gli ospiti mentre è in corso la cottura dei cibi (il sistema aspirante è quello meno rumoroso, nella maggior parte dei casi). Ovviamente il vantaggio più importante che si ottiene scegliendo la miglior cappa da cucina è riuscire a tenere lontani dall’ambiente domestico i cattivi odori e le sostanze inquinanti, mantenendo l’aria sempre pulita e salubre (si riduce l’impatto dei batteri nei fumi di cottura).
Cosa dice la normativa.
Il discriminante, in termini di legge, è la tipologia di piano cottura installato in casa. La legge 46/90, infatti, stabilisce che se in cucina è presente un piano di cottura alimentato a gas la tipologia della cappa deve essere necessariamente aspirante. Se invece il piano di cottura è di tipo a induzione oppure elettrico, allora la presenza della cappa aspirante non è obbligatoria. Mentre per quanto riguarda l’installazione della cappa – sia aspirante che filtrante – la UNI 7129 del 2008 stabilisce che debba essere chiamato un tecnico qualificato (un elettricista iscritto all’albo oppure l’operatore di un centro assistenza specializzato) a fare un sopralluogo per orientare la scelta.