Seguici sui social

Innovazione & Tecnologia

L’evoluzione in cucina, tutto sui piani cottura a induzione

Che siate masterchef o cuochi principianti, i piani cottura a induzione vi permetteranno di cuocere i vostri piatti in modo più preciso e veloce. Questa tecnologia presenta però anche degli svantaggi, per lo più legati ai costi di gestione. Scopriamo insieme tutti i segreti dell’induzione.

Induzione

È una tecnologia che sta lentamente (ma neanche così lentamente) invadendo le case degli italiani: stiamo parlando dei piani cottura ad induzione. Rispetto ai tradizionali piani cottura a fornelli presentano diversi vantaggi, ma anche alcuni svantaggi. Questi piani sono esteticamente impeccabili, di design e perfetti per le abitazioni dallo stile minimalista, sono facili da pulire, sicuri e altamente performanti. Ma necessitano di pentolame dalle caratteristiche precise e causano un consumo energetico superiore ai fornelli.

Scopriamone, dunque, tutti i dettagli e le caratteristiche di questi particolari piani cottura, analizzandone punti di forza e di debolezza.

Come funzionano i piano a induzione?

Il segreto delle cucine a

induzione

sono le correnti elettromagnetiche generate dalle bobine poste proprio sotto il piano cottura. Il piano cottura sfrutta queste correnti per scaldare le pentole, rimanendo però freddo, riducendo quindi il rischio di scottature: è per questo motivo, però, che questa tecnologia necessita di utensili specifici per la cottura a induzione.

Il piano, realizzato in vetroceramica, è infrangibile e non viene danneggiato neanche dalle più potenti sostanze corrosive. È, inoltre, realizzato per evitare dilatazioni termiche, anche se sottoposto ad alte temperature.

Tutti i vantaggi dei piani a induzione.

Oltre al già citato abbattimento del rischio di scottature, i piani a induzione presentano altri, numerosi vantaggi. Vediamo insieme quali:

  • Parlando ancora di sicurezza, l’assenza di fiamme e il fatto che non viene utilizzato gas combustibile annullano il rischio di incidenti domestici;
  • La qualità della cottura è, sicuramente, migliore: l’induzione, infatti, permette di cuocere le vostre pietanze più omogeneamente;
  • I tempi di cottura sono notevolmente ridotti. Il rapporto con i piani a cottura tradizionali è di 3 a 5: se i fornelli impiegano 5 minuti per porta a ebollizione un litro d’acqua, l’induzione ne impiega solo 3;
  • La pulizia dei piani a induzione è nettamente più semplice di quelli a fornelli, questo perché presenta un’unica superficie liscia. Di conseguenza, anche esteticamente, questi piani cottura risultano decisamente più belli.
I punti deboli dell’induzione.

Il primo punto nell’elenco degli svantaggi dei piani a induzione rispetto a quelli tradizionali è il consumo energetico. I primi, infatti, necessitano di un’alta quantità di energia elettrica per scaldare: prima di scegliere questa tecnologia è infatti fondamentale verificare che il proprio impianto elettrico possa sostenere l’alto consumo energetico richiesto. Di contro, va detto che non vi è praticamente dispersione di energia. A parità di energia impiegata, infatti, un piano a induzione offre un rendimento maggiore, superiore al 90%.

Per quanto riguarda il pentolame utilizzato, si diceva in apertura, deve avere caratteristiche tecniche precise. Perché queste ultime vengano scaldate dalle correnti elettromagnetiche, infatti, è necessario che esse siano a fondo piatto e realizzate con un materiale a base ferrosa. Se si passa dai fornelli all’induzione, tenete presente che esistono dei dischi adattatori dal costo di 10-15 euro l’uno. Questa però può essere solo una soluzione temporanea: il loro utilizzo, infatti, allungano i tempi di cottura e, di conseguenza, i costi di gestione. A lungo andare non sono convenienti, è infatti consigliabile spendere di più subito in un colpo solo, che per tutti gli anni di utilizzo.

Specifichiamo che tutto il pentolame non specifico, ovvero quello di rame, legno, vetro ecc… non attivano i campi elettromagnetici. Dunque nulla verrà cotto all’interno di queste pentole e padelle.

Induzione

Tutti i segreti dei piani cottura a induzione: tra pro e contro, convengono davvero?

Consumi e costi.

Partendo dal presupposto che i normai impianti elettrici installati nelle nostre case hanno potenza pari a 3,3 Kw, diciamo subito che non potrebbero bastarvi. Quando si installa un piano di cottura a induzione, infatti, è consigliabile aumentare la potenza contrattuale a 6 Kw: i picchi di assorbimento, infatti, possono raggiungere i 2,4-2,6 Kw. A maggior ragione, questa accortezza, si rende inevitabile perché spesso e volentieri, mentre si cucina, altri apparecchi elettrici sono in funzione. Prima di passare dai fornelli all’induzione, quindi, è necessario effettuare questo passaggio per evitare che il sovraccarico faccia scattare il salvavita in continuazione. Ovviamente, questo fattore può essere annoverato tra i punti deboli di questa tipologia di piani cottura, perché, logicamente, un contratto per una fornitura maggiore, costa di più.

I piani a induzione hanno prezzi variabili, che vanno da meno di 400 euro per 4 piastre a 1.000-1.500 euro per i modelli più sofisticati. In conclusione, comunque, possiamo affermare che l’acquisto di questi piani cottura di fascia media costa tra i 400 e i 600 euro.

Commenti

Le notizie più lette