Il salvavita è un dispositivo che, in caso di necessità, interromper il flusso di corrente elettrica in casa, per salvaguardare la sicurezza delle persone che ci vivono: ecco quali sono le cause che possono farlo scattare, anche per errore.
Il salvavita è un dispositivo di sicurezza che arresta immediatamente il flusso di energia elettrica all’interno di un’abitazione, ad esempio in casi di dispersione elettrica o di folgorazione, causati da un guasto improvviso o da un malfunzionamento dell’impianto. È noto anche come interruttore differenziale, poiché agisce in base alla differenza di corrente tra l’entrata e l’uscita del dispositivo. Le diverse soluzioni di salvavita su Cozzolino srl sono pensate proprio per aiutarti a mettere in tutta sicurezza la tua casa.
Tuttavia, può capitare che il salvavita scatti senza un reale motivo: scopriamo cosa fare in casi come questi!
Come funziona il salvavita.
Il salvavita è formato a sua volta da due apparecchi: l’interruttore magnetotermico e il relè differenziale. Il primo ha l’obiettivo di interrompere il flusso di energia elettrica in caso di corto circuito o se si entra accidentalmente in contatto con delle parti in tensione. Inoltre, l’interruttore magnetotermico limita l’energia in caso di sovraccarico del contatore, ad esempio quando vengono utilizzati più elettrodomestici contemporaneamente. Il relè differenziale evita che vi sia dispersione elettrica, mantenendo un certo equilibrio tra la quantità di energia in entrata nel contatore e quella in uscita. In caso di squilibrio tra le due, il salvavita si attiva facendo scattare il contatore.
Cosa fare quando il salvavita scatta di continuo.
Possono essere diverse le cause che fanno scattare il salvavita, anche durante le ore notturne, quando si presume che tutti gli elettrodomestici siano spenti. Infatti, l’azione del salvavita potrebbe essere causata proprio da un elettrodomestico non isolato. Per accertarsi che il motivo sia questo, bisognerebbe utilizzare un misuratore d’isolamento, staccare uno alla volta gli elettrodomestici e misurare l’assenza di dispersione tra conduttori e masse metalliche dell’apparecchio, oppure tra il conduttore di fase e neutro e il conduttore di terra.
Le motivazioni possono essere anche altre, come la rottura del salvavita, disturbi della rete elettrica comune oppure una potenza non sufficiente del contatore. Nel primo caso, sarà sufficiente premere il pulsante test (indicato con una “T”) che troverete in alto a destra sul quadro elettrico. Questo test andrebbe eseguito almeno una volta al mese per verificare il corretto funzionamento del dispositivo. Se il pulsante non scatta o impiega troppo tempo ad interrompere la corrente, significa che è arrivato il momento di sostituire il salvavita elettrico.
I disturbi della rete elettrica possono essere causati anche da fenomeni metereologici particolarmente intensi, che spingono l’interruttore a scattare senza un apparente motivo. In casi come questo, rientrano anche le sovratensioni, transitorie o di manovra. Per quanto riguarda la potenza del contatore, basta controllare il valore sulla bolletta della luce. Può capitare che questa non sia sufficiente a soddisfare le diverse esigenze quotidiane. Infatti, se si supera il valore permesso dal contatore (valore che si trova sulla bolletta alla sezione “Dati di fornitura” o “Tipologia contratto”), il salvavita scatta lasciando la casa senza energia elettrica.
Salvavita che scatta: cosa fare e perché
Contattare un elettricista.
Dopo esservi assicurati che non ci siano indizi di corto circuito (ad esempio, l’inconfondibile odore di bruciato) e dopo aver staccato tutti gli elettrodomestici, provato a spegnere e riaccendere l’interruttore e collegato nuovamente tutti gli elettrodomestici, solo allora sarà opportuno contattare un elettricista esperto. Per far sì che l’impianto elettrico sia affidabile e sicuro, è quindi fondamentale che il salvavita sia sempre attivo e funzionante.
Come installare correttamente un salvavita.
Per qualsiasi operazione che richiede la corrente elettrica, occorre disattivare l’interruttore elettrico generale posizionando la levetta su “OFF” e poi rimuovere il coperchio del quadro elettrico. Prima di procedere con l’installazione del salvavita, verificate con un cercafase che non vi sia alcun cavo ancora in tensione. Dopo aver fatto ciò, bisogna smontare il salvavita danneggiato e fissare quello nuovo. Fate attenzione che abbia lo stesso potere di interruzione di quello sostituito, nell’apposito spazio predisposto nel quadro elettrico. Si procede poi richiudendo il coperchio del quadro elettrico e riattivando l’interruttore generale posizionando la levetta su “ON”. L’ultimo step è quello di eseguire un test di funzionamento premendo l’apposito pulsante “T” che interromperà la corrente elettrica a tutto l’impianto, da ripetere una volta al mese.