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Lavori in casa

Combattere il caldo in modo intelligente e sostenibile

Paradossalmente il riscaldamento globale viene alimentato dal raffrescamento dell’aria condizionata. Un circolo vizioso che deve essere interrotto al più presto attraverso strategie intelligenti volte al risparmio energetico, senza però lasciarci sopraffare dal caldo estivo.

Caldo

Il caldo soffocante, che negli ultimi anni ha registrato un costante aumento a livello globale, ha determinato un notevole incremento della richiesta di climatizzatori. Questi impianti, in primis, ci permettono il grande lusso di stare al fresco quando fuori fa

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. Ma non solo, rappresentano infatti strumenti di grande importanza per chi ha problemi di salute o è particolarmente sensibile agli effetti negativi delle alte temperature. Per questo, da quando sono stati introdotti nel 1920, hanno visto una crescita continua. Diventando oggi un elettrodomestico di uso comune ritenuto quasi indispensabile.

Il prezzo ambientale.

Se per molti diventa davvero difficile immaginare un’estate al caldo e senza climatizzatore. Il rovescio della medaglia è rappresentato dal caro prezzo dell’aria condizionata in termini energetici ed ambientali. In un momento in cui ci si pone l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra per combattere il riscaldamento globale, i sistemi di climatizzazione consumano troppa energia. In media una casa con il climatizzatore emette circa due tonnellate di anidride carbonica all’anno. Producendo, così, complessivamente centinaia di milioni di tonnellate di biossido di carbonio.

La cosa più grave è che il problema è destinato a peggiorare, in quanto negli anni a venire il consumo di aria condizionata salirà in maniera spropositata. In particolare nei Paesi in via di sviluppo, che presentano un clima particolarmente caldo. Lo sviluppo economico andrà di pari passo con un incremento esponenziale dei sistemi di aria condizionata e delle emissioni correlate.

Nel futuro prossimo, si prevede che più di un miliardo di persone nelle Nazioni in via di sviluppo acquisteranno un climatizzatore, con un conseguente aumento della domanda energetica. Da uno studio dell’Università di Yale è emerso che entro il 2050 il consumo di energia necessario per il raffreddamento sarà dieci volte superiore a quello attuale. Aggravando quindi notevolmente il problema del riscaldamento globale.

Come un cane che si morde la coda, il fatto che utilizziamo più condizionatori per non sentire caldo rende le nostre città ancora più calde. Un circolo vizioso responsabile dell’aumento di 1 grado della temperatura nei mesi estivi, all’anno.

Per chi ha a cuore il problema del riscaldamento globale e vorrebbe risparmiare sulla bolletta della luce senza rinunciare al fresco esistono, però, diverse soluzioni. Scopriamole insieme.

Le principali soluzioni: controllo intelligente.

Oggi è possibile ottimizzare il consumo energetico del proprio condizionatore grazie ad una tecnologia sempre più intelligente in grado di attivare il sistema di aria condizionata solo quando effettivamente se ne ha bisogno. Questo è possibile grazie alla localizzazione del proprio smartphone che permette di regolare il condizionatore in base alla posizione dell’utente rispetto alla casa. Si tratta di un controllo intelligente dei sistema di aria condizionata che permette di risparmiare fino al 40% sul consumo di energia. Riducendo, inoltre, l’impatto sul riscaldamento globale e sulle bollette, per un benessere davvero sostenibile.

Le principali soluzioni: energie rinnovabili.

Un’altra soluzione, ancora più radicale, è da ricercare nelle forme di energia rinnovabile. Secondo le previsioni di Bloomberg New Energy Finance, il costo degli impianti fotovoltaici è destinato a calare del 48% e nel 2040 le rinnovabili produrranno quasi la metà dell’elettricità mondiale. Il boom si avrà soprattutto per il fotovoltaico su tetto, che coprirà il 22% dei consumi energetici europei e il 13% di quelli mondiali.

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Come combattere il caldo estivo, rispettando l’ambiente.

 

L’installazione di un impianto fotovoltaico permette di abbassare il consumo energetico con grandi benefici per l’ambiente, per il clima e per le spese di gestione della casa. Osservando i tetti delle nostre città, si vedono sempre più impianti fotovoltaici, installati sopratutto sulle coperture di grandi magazzini e imprese, su edifici pubblici o sui tetti di case indipendenti e villette.

Installazione in condominio.

Purtroppo però, non è ancora abbastanza frequente l’installazione di pannelli solari nei condomini. Questo soprattutto a causa della mancanza di chiarezza che fino a pochi anni fa caratterizzava la normativa condominiale in materia di impianti da fonti rinnovabili. Oggi l’installazione di impianti fotovoltaici in condominio è sicuramente più semplice e regolamentata. In particolare, grazie alla riforma del condominio entrata in vigore nel 2013 che ha chiarito per la prima volta tale questione.

Per installare un impianto fotovoltaico condominiale ovviamente serve l’approvazione dell’assemblea condominiale. E poiché si tratta di un investimento a medio-lungo termine, non sempre l’idea viene apprezzata da tutti i condomini. Nel caso in cui l’impianto sia in condivisione, la ripartizione dei costi e dei benefici tra le varie famiglie, permette di abbattere la spesa da sostenere per la realizzazione e, dato che si avrà una buona quota di autoconsumo, sfruttando lo scambio sul posto, l’energia non immediatamente auto-consumata verrà comunque valorizzata. Anche se in alcuni casi l’impianto difficilmente non è in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico dell’edificio, è di certo in grado di ammortizzare le spese fisse condominiali.

Impianto personale.

Il fotovoltaico in condominio, però, non deve per forza essere in condivisione e pagato da tutti gli abitanti dell’edificio. Anche una sola famiglia può realizzare il proprio impianto ad uso privato, pur utilizzando uno spazio condiviso. Per installare l’impianto fotovoltaico personale sulla superficie condominiale, oggi non serve più il permesso dei condomini. Basta, infatti, una semplice comunicazione e solo nel caso in cui i vicini di casa ritengano lesi i propri diritti, hanno modo di bloccare i lavori, passando dall’assemblea di condominio. In pratica se nessuno è contrario procede tutto liscio, altrimenti tornano le controversie tra condomini.

In ogni caso, l’impianto fotovoltaico non può ledere la solidità strutturale del condominio né arrecare danni architettonici e paesaggistici. Inoltre, installare un impianto fotovoltaico sul tetto del condominio non va a modificare il valore catastale dell’immobile e non fa aumentare le imposte sulla casa.

No excuse…

Ora quindi non ci sono più scuse, le ampie possibilità di ricorrere alle fonti di energia rinnovabile sia in case indipendenti che in condominio e gli incentivi fiscali previsti per l’installazione di un impianto fotovoltaico, rappresentano l’opportunità di ridurre il consumo energetico e il problema del riscaldamento globale, senza dover per forza rinunciare all’utilizzo del condizionatore. Parallelamente è necessario un ripensamento in chiave intelligente e sostenibile degli impianti di aria condizionata.

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