È innegabile che terrazzi e balconi sono spazi esterni che donano alle abitazioni che ne sono provvisti un qualcosa in più. Proprio perché poter passare del tempo all’aria aperta è un godimento che tutti vorrebbero avere, la cura e la manutenzione di terrazzi e balconi è importante tanto quella dell’interno dell’immobile. In particolare perché questi elementi sono inevitabilmente esposti alle intemperie e agli agenti atmosferici.
Tra i principali interventi di manutenzione da mettere in programma, vi è l’impermeabilizzazione delle superfici di questi spazi. Scopriamo per quale motivo è così importante impermeabilizzare a regola d’arte e quali sono le soluzioni più efficaci.
Perché è importante l’impermeabilizzazione.
Impermeabilizzare
i pavimenti di terrazzi e balconi è fondamentale per evitare le loro nemiche principali, ovvero le infiltrazioni d’acqua piovana. Soprattutto se prolungate, infatti, queste possono provocare danni strutturali anche gravi. Oltre che, ovviamente, un drastico calo del comfort ambientale interno ed esterno.
In base al livello di incuria, l’esposizione alla pioggia, alla neve e all’umidità, può provocare:
- Antiestetiche macchie e aloni;
- La proliferazione incontrollata di muffe, funghi e anche licheni;
- La disgregazione dello strato di intonaco;
- Fino ad arrivare a problemi più gravi e complessi da risolvere, come il dissesto delle superfici (muri e pavimenti).
A lungo andare, infatti, l’acqua piovana trova la via per infiltrarsi all’interno del calcestruzzo, compromettendone drammaticamente resistenza e stabilità. Nei casi più grazie, orizzonti di debolezza e corrosioni, possono provocare persino il crollo della struttura degradata.
Come proteggere le superfici di terrazzi e balconi?
In primo luogo, come spesso accade, prevenire e meglio che curare. Dunque, fondamentale è mantenere in perfetta efficienza il sistema di smaltimento delle acque piovane. Il modo più semplice e sicuro per limitare gli effetti negativi dell’esposizione agli agenti atmosferici. Soluzione che, inevitabilmente, non può essere definitiva.
Per una protezione più efficace e duratura nel tempo, occorre quindi impermeabilizzare le strutture in cemento armato a vista. In commercio esistono prodotti, sia per superfici orizzontali, che verticali, applicabili senza che sia necessaria la demolizione delle preesistenti coperture. Contestualmente, esistono soluzioni sono altrettanto efficienti anche su materiali differenti, come tufo, mattoni e arenaria. Questi ultimi sono pensati per non alterare l’aspetto della superficie, evitando quell’antiestetico effetto bagnato tipico dei comuni prodotti protettivi idrorepellenti.
Impermeabilizzare senza demolizione.
Premettiamo che non sempre l’impermeabilizzazione risolve tutti i problemi, soprattutto se il degrado delle superfici è molto profondo. Ma in molti casi, è possibile evitare lavori lunghi e costosi, operando senza demolizione alcuna.
Per le coperture piane esiste una soluzione semplice ed efficace. Si tratta di sovrapporre una guaina bituminosa direttamente su quella preesistente, se questa non è oltremodo danneggiata. Prima di agire in questo modo però, sono necessarie alcune accortezze:
- In primo luogo occorre verificare che la superficie da impermeabilizzare sia ricoperta da una sola guaina. Sovrapporre troppi strati, infatti, potrebbe provocare il distacco dal supporto, producendo l’effetto opposto, ovvero favorendo le infiltrazioni d’acqua;
- In seguito, è necessario accertarsi che la guaina esistente non sia screpolata e non presenti bolle, rigonfiamenti, distacchi o bordi taglienti. Tutti questi, infatti, potrebbero infatti danneggiare il nuovo strato bituminoso;
- Controllare lo stato di conservazione del massetto di pendenza, che non deve favorire in alcun modo il ristagno d’acqua;
- Scegliere la guaina corazzata adeguata. Per una perfetta copertura, quest’ultima dev’essere costituita da due strati sovrapposti di, almeno, 3 o 4 millimetri. A questi è aggiunta una reticella di rinforzo in poliestere o in fibra di vetro.

Permeabilizzare le strutture esterne di casa senza demolire.
La posa in opera.
Prima di passare all’applicazione del nuovo strato di guaina, occorre eseguire un paio di operazioni. Come prima cosa, è necessario pulire alla perfezione la guaina preesistente. Dopodiché bisogna ammorbidire tal strato alla fiamma di un cannello, per farla aderire perfettamente al supporto. In seguito si può lavorare in questo modo:
- Risvoltare la guaina sotto le soglie di porte e porte finestre;
- Farla risalire per circa 15-20 cm su parapetti in muratura, comignoli e muri di eventuali;
- Sovrapporre i vari teli per altrettanta lunghezza in senso orizzontale e verticale;
- Attenzione in particolare a non perforare la guaina con viti o chiodi.
Guaine adesive.
Ancor più semplici da posare, sono le guaine adesive. Esse sono formate da strati sovrapposti di bitume modificato con polimeri elastomerici, un’armatura in poliestere con tessuto di vetro e uno di ardesia per la protezione dall’azione degli agenti atmosferici. L’applicazione è talmente semplice da sembrare irreale. Basta rimuovere lo strato protettivo, posare la guaina sul supporto e praticare una forte pressione per evitare bolle o rigonfiamenti.
Guaine liquide.
Per balconi, terrazzi e lastrici solari, invece, occorre una superficie più rigida, perché deve essere calpestabile e difficilmente perforabile da, ad esempio, elementi d’arredo. Il tutto senza dimenticare l’aspetto estetico. In questi casi, sono un’ottima soluzione le guaine liquide, soluzioni a base di resine impermeabilizzanti mono o bi-componenti. Esse possono essere già pronte all’uso o da miscelare al momento e se necessario possono essere armate con un tessuto di vetro polidirezionale.
Le guaine liquide, in quanto autolivellanti, sono perfette per pareggiare eventuali irregolarità della superficie interessata. Nonostante questo, è sempre, sempre consigliato affidarsi ad un esperto per la sua posa, per evitare di fare più danni che altro. La copertura, una volta conclusa la posa, apparirà lucida e perfettamente liscia.