A causa dell’usura del tempo e dei movimenti del sottosuolo, risulta normale che si vengano a formare delle crepe sui muri, siano essi interni o esterni. Si analizzeranno qui di seguito quali possano essere le cause e quali rimedi applicare a riguardo.
Le cause delle crepe sui muri.
Come avviene il processo di formazione delle
crepe sui muri
? Quali sono le cause scatenanti?
Il tempo.
Il terreno di fondazione viene studiato sulla base di dati rilevati in un determinato momento. Col passare del tempo e con l’aumento del carico strutturale (in particolare, in determinati punti più sensibili), possono esservi dei piccoli cedimenti che genereranno in seguito delle crepe sui muri, interni o esterni. Anche se non sembra, un po’ tutti gli edifici soffrono di questa problematica, solo che non sempre è evidente.
Cedimento del terreno.
Dipende da numerosi fattori, come eventi climatici particolari o semplici smottamenti. Le conseguenze, però, possono essere molto gravi. Anche l’alternare delle stagioni può avere conseguenze importanti: se d’inverno il sottosuolo aumenta il suo volume grazie all’acqua raccolta, d’estate, a causa dello svuotamento del terreno, vi è una condizione totalmente opposta. Con la possibilità che si verifichino cedimenti nel terreno sottostante, anche leggeri.
Cedimento delle fondamenta.
Può capitare che una crepa sul muro derivi da un cedimento delle fondamenta, le quali vanno subito monitorate per evitare di peggiorare la situazione. Infatti, sono troppe le variabili che, inevitabilmente, porteranno ad assestamenti del terreno, così come ad assestamenti delle fondamenta e dei muri degli edifici. Magari queste crepe possono essere nascoste bene, o semplicemente sono troppo piccole per essere notate. Il problema sorge quando le crepe sui muri cominciano ad ampliarsi, con dimensioni sempre maggiori.
Dilatazione termica.
Il differente coefficiente di dilatazione termica di vari materiali, porterà, a lungo andare, a delle crepe. Per questo motivo è bene controllare il materiale di costruzione di ogni elemento dell’edificio. Inoltre, eventuali incendi (piccoli o grandi che siano) o calcoli errati in fase di costruzione, porteranno, inevitabilmente, a problematiche di questo tipo. Lo stesso vale per le infiltrazioni d’acqua e l’eventuale umidità.
Corrosione delle armature interne del calcestruzzo.
Una delle principali cause e anche una delle più pericolose per la stabilità dell’edificio.
Materiali edili.
Un’altra causa di cedimenti strutturali o semplici crepe sui muri, può essere attribuita ai materiali edili. Quest’ultimi possono, infatti, risultare di scarsa qualità (le aziende tendono a risparmiare troppo talvolta) o gestiti male. Un problema che si presenta già dalla nascita dell’edificio, non potrà far altro che peggiorare col tempo.
Continue vibrazioni.
Talvolta possono essere le continue piccole vibrazioni del terreno a causare delle crepe, come avviene nel caso di edifici che si trovano in zone molto trafficate o in cui circolano grossi camion.
Intonaco da cambiare.
Anche se sembra assurdo, talvolta, l’intonaco ormai arrivato a fine vita può essere scambiato per una crepa importante. In quel caso si tirerà un bel respiro di sollievo.
Mai sottovalutare le crepe sui muri.
Qualunque sia la causa, è sempre bene non sottovalutare la crepa, piccola o grande che sia, poiché, a lungo andare, può causare l’infiltrazione di umidità e altri problemi. È importante, quindi, controllare l’edificio sia esternamente che internamente, per evitare di mancare eventuali crepe che possono causare grossi danni in futuro.

Crepe sui muri di casa: le migliori soluzioni.
La formazione delle crepe sui muri trova terreno fertile dove vi è congiunzione di materiali con un differente coefficiente di dilatazione termica (ad esempio, in travi di cemento armato o legno che incontrano altro materiale).
Fortunatamente, però, le crepe si formano solitamente in edifici di vecchia costruzione, la cui riparazione è anche più semplice.
Le soluzioni alle crepe.
Fra le soluzioni da adottare, è inevitabile citare il consolidamento dei terreni di fondazione e delle fondazioni. Bisogna infatti permettere, alle strutture create in origine, di potersi riadattare a quelle che sono le necessità attuali. Modificando e potenziando quindi le caratteristiche tecniche, con l’ausilio delle nuove tecnologie.
In questo caso, i tecnici del settore effettueranno prima una valutazione delle condizioni del terreno e delle eventuali modifiche in posizione rispetto al terreno d’origine. Così come valuteranno altezza, inclinazione e modificazioni delle fessure nel tempo (grazie ad un fessurimetro, sarà possibile valutare se le modificazioni delle fessure sono in continuo aggiornamento o se si sono ormai stabilizzate), in modo da inserire tutte le variabili del caso. In questo modo sarà possibile valutare l’effettiva stabilità del terreno.
Resine espandenti.
Conclusi questi primi step, si agisce attraverso l’utilizzo di resine espandenti, utili a stabilizzare sia il sottosuolo, sia l’interfaccia terreno-fondazione. Queste resine espandenti permettono di chiudere eventuali pertugi formatisi col tempo, agendo in maniera molto semplice ma efficace.
Micro pali.
Si possono però anche usare dei micro pali, che servono a dare stabilità sia al terreno (in quanto inseriti in profondità), sia agli edifici interessati. Si tratta di tecniche abbastanza recenti, ma in ogni caso molto efficaci.
Giunti e compensatori di dilatazione.
Un’altra tecnica consiste nell’uso di giunti di dilatazione e dei compensatori di dilatazione. Questi permetteranno di bloccare le continue dilatazioni dovute al mutare delle temperature. Ovviamente, questa tecnica costituisce più una forma di prevenzione per future crepe sui muri. Per le attuali, sarà necessario intervenire compensando eventuali danni nelle fondamenta o, al limite, agendo in sostituzione di parti di esse.
Affidarsi a professionisti.
In ogni caso, è consigliabile diffidare da preventivi troppo bassi: si tratta di interventi molto costosi e su cui è meglio non risparmiare. Pagare meno oggi vorrà dire pagare il doppio domani, perché le crepe verranno semplicemente tamponate. Se si punta al risparmio, quando ci sarà da intervenire seriamente i costi saranno enormi. Allo stesso modo è da evitare il fai-da-te, pratica molto usata per risparmiare, ma anche molto pericolosa. Con le crepe sui muri non bisogna scherzare, perché potrebbero nascondere problematiche gravi. È bene, quindi, affidarsi ad esperti del settore, senza indugiare.
Un’altra fra le possibili soluzioni può essere basata sull’utilizzo del marmoresina di coprimuro.net.
Grazie all’applicazione di elementi in marmoresina, è possibile evitare numerose problematiche, come le infiltrazioni d’acqua e vari fenomeni climatici, eccessivo calore incluso (e, di conseguenza, vi sarà una minore dilatazione termica). Si tratta di materiali la cui manutenzione è praticamente inesistente. Risulta essere anche abbastanza economico, e questo favorisce il suo utilizzo qualora il budget non sia elevato.
Ma attenzione: non si tratta di un materiale in grado di agire su crepe importanti, in quanto lì bisogna procedere con tecniche più specializzate, ma può evitare la formazione di eventuali piccole crepe in futuro che, se non trattate, possono sfociare in crepe sui muri di grandi dimensioni, pericolose per la stabilità strutturale dell’intero edificio.